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tutto
questo accadde un anno prima che quel strampalato mago rugoso, basso e giallo e
quel guerriero rosa e cicciottello arrivassero sulla
terra, cioè quando vegeta si era trasferito sulla terra da ormai sette anni.
Era un freddo pomeriggio di pieno inverno ai monti Paoz
e l'aria che tirava non era delle migliori, i piccoli Goten
e Trunks si divertivano a giocare insieme a Goku che era più bambino di loro, sua madre ,quella di Trunks intendo, aveva
concesso al figlio una notte dai Son, ma quella
giornata era strana, molto strana , soprattutto per il piccolo Trunks, di solito avrebbe fatto i salti di gioia per andare
dall'amichtto del cuore goten
, ma questa volta era diverso,la madre glie lo aveva proposto e lui questa
volta aveva accettato semplicemente con un 'va bene',trunks non sapeva cosa ci fosse nell'aria quella sera, ma
si sentiva strano e basta, cosìappena calate la sera:
-signor goku!...io
voglio andare a casa!
l'unico pensiero che aveva
in mente ora era quello di tornare a casa, forse quella preoccupazione che
aveva dentro poteva cessare:
-Cosa? vuoi tornare a casa? ...ma non eri venuto a dormire con goten?
-insomma mi teletrasporti subito a casa!
disse con uno sguard molto simile a quello ereditato dal padre
-ah..si come vuoi ...
-ei aspetta un momento Trunks!dai rimani qui
per la notte vedrai che ci divertiremo un mondo!
disse poi il il secondogenito del saiyan
identico al padre,ma trunks sembrava non averlo
sentito, anzi,sembrava averlo ignorato completamente, si girò verso l'uomo e
gli disse
-si sbrighi per favore!
-oh beh ... come vuoi tu -gli disse songoku di rimando
Trunks si attaccò alla tuta
dell'uomo per poter essere teletrasportato, e prima
che il suo amichetto potesse dire o fare quelcosa era
gia scomparso insieme al padre di quest'ultimo.
Così come erano scomparsi i due ricomparvero
al giardino della capsule corp.
-ora può andare
disse il ragazzino all'uomo
quasi avendo paura di portarlo dentro casa :
-sei sicuro ?non vuoi che ti accompagni dentro casa?
-no grazie! -poi entrando in casa gli disse:
-buona sera!e dica a goten che la prossima
volta mi fermerò tutta la notte.
ilsaiyan
lo saluto, e come era scomparso così ricomparve.
il bambino era felice di
ritornare a casa, si sentiva più al sicuro,ma nel suo viso ci fu un lampo di
delusione vedendo che al posto dei suoi genitori c'era sua nonna che si
affaccendava in cucina canticchiando uno strano motivetto mai sentito
-ciao nonna!
disse il bambino alla signora
brief's essendo sicuro che lei gli avrebbe risposto
con quella voce squillante di sempre, e cosi fu
-ooo ciao tesoro ma che ci
fai qui? non dovresti essere a casa di quel
graziosissimo bambino fratello di gohan?
-beh.. non me ne andava più di rimanere
la!,dov'è la mamma ?
-o beh.. aveva una cena con i colleghi di
lavoro e così..
trunks
sperava di avere appunto qualche speranza con il padre e così:
-e papà??
-o beh..bulma a malapena lo ha fatto parlare ...e lui ha detto che
andava a fare gli esercizi all'aria aperta lontano dalla città...moooolto lontano!a proposito vuoi essere il primo ad
assaggiare i mie deliziosi biscotti al cioccolato??
Trunks pensava a come era strana sua nonna, non la aveva mai visto una volta
triste,o arrabbiata o adirittura seria, il bambino
con lei poteva combinare tutti i guai di questo mondo che tanto lei non lo
sgridava,e quando stava con lei si sentiva anche lui più sereno
-no grazie gli rispose, ora ho solo voglia di andare a dormire !
gli rispose correndo verso
la sua stanzetta.
Quella notte non riusciva proprio a dornmire,
guardò l'orologio, erano le
11c'era silenzio assoluto , si sentiva solo il ticchettio dell'orologio, sotto
le coperte stringeva tra le braccia un dinosauro di peluches
da cui ci si era affezzionato da quando era un
bimbetti di tre anni.
Non sentiva ne l'aura di sua madre ne quella
di suo padre, e i nonni erano andati a dormire,aveva un'insolita paura,ed era
in mometi come questi che avrebbe desiderato avere
accanto sua madre, o meglio ancora , suo padre. Decise di accendere la tv,
forse le avrebe fatto compagnia,
cosi fece per alzarsi, ma appena fu in piedi....un'esposioneche proveniva dal giardino di casa sua fece
rompere tutti i vetri e lo fece cadere andando sopra i vetri che gli
tagliuzzarono tutte le ginocchia da bambino che aveva , perchè quella notte
aveva deciso di mettersi i pantaloncini corti.
Lui era ancora accacsiato a terra
-AAAAAAHHHHHHH
aveva urlato più che poteva
per dare forse un segnale ai genitori di ritornare ...all'improvviso una luce acceiecante gli aveva per istinto fatto proteggere gli
occhi con una mano...era una luce che emanava calore 'freddo' e intanti il rumore era assordante ...poi.....dopo un paio di
secondi tutto cessò.
non voleva muoversi trunks ...aveva paura che tutto fosse solo un brutto
incubo, ma provava un dolore laucinante alle ginocchi
,la prova che quella era la realtà.
Aprì gli occhi, fuori dalla finestra c'era una
sagoma , una sagoma che lui avrebbe riconosciuto fra mille, una sagoma che
credeva fosse tutta sua ....quando quella sagoma si avvicinò rimase stupito...quell'uomo ...era identico ad una persona per lui cara o
meglio la più cara di tutte ....quell'uomo, quell'uomo era identico a Vegeta...