DRAGON BALL © 1984Akira Toriyama/Shueisha. All Rights Reserved.
Ispirata
da Lory
La fatina delle puzzette
‘Mammina ho
paura!’. La piccola Bra si stringeva nel petto della madre al
fragore dei tuoni che serpeggiavano il cielo nero, osservato da una
finestra.
‘Avanti
piccola, non è nulla’. La rassicurava Bulma
accarezzandole i capelli azzurrini.
Il cielo cupo sulla
Capsule Corporation era illuminato da lampi e percorso da fulmini.
‘Io ho
paura!’. Bra scoppiò in lacrime, mentre la madre
tentava di rassicurarla. Poi le balenò un’idea in
mente.
‘Bra, ti
ricordi che aspetto hanno le fate?’. La strana idea si faceva
strada.
‘Le fate?
Sì, mi ricordo. Hanno le ali brillanti e vivono nei fiori e
nel cielo’. La bambina si asciugò le lacrime con
la manina destra e sollevò leggermente la testa per
osservare il volto sorridente della mamma.
‘Proprio
così! Quando hanno male al pancino, come qualche volta
succede a te, fanno delle puzzette ed essendo nel cielo, che
è coperto dalle nuvole, non le puoi
vedere…’. Persino Bulma s’imbarazzava a
raccontare una storiella di questo spessore, ma vedendo che la figlia
si stava calmando continuò nella sua spiegazione.
‘…perciò
sono le fatine, che tutte assieme, si liberano dal mal di
pancia’. La storia sembrò convincere la piccola
Bra, che con un’espressione di stupore osservò la
mamma e poi il cielo ancora bruno.
‘Quindi sono
le fate delle puzzette a fare questi rumori. Grazie mamma’.
Aggiunse prima di liberarsi dalle braccia della madre e correre via per
giocare con il fratello maggiore.
Bulma la
osservò serena, pensando di aver fatto un buon lavoro.
Qualche giorno dopo il
temporale e la spiegazione, la piccola Bra corse alla gonna della madre
con entusiasmo ed iniziò a strattonarla con gioia.
Bulma chiese con
espressione accigliata cosa volesse.
‘Ho scoperto
che anche a papà piacciono le fatine!’. Rispose
felice.
‘Ma che
dici? Impossibile’. Bulma alle parole della figlia sorrise di
gusto.
‘Guarda che
è vero mamma!’. La piccola strattonò
con più forza la gonna della madre.
‘E va bene,
allora andiamo da papà a chiedergli se gli piacciono le
fate’. Le due ragazze si presero per mano e
s’incamminarono in cerca di Vegeta, il quale aveva portato
Trunks con sé.
‘Ecco!
Papà e Trunks sono lì!’. La piccina
indicò la Gravity Room.
Le ragazze entrarono
nella stanza grazie alla determinazione di Bulma.
‘Trunks
riporta la gravità normale’. Ordinò la
madre e il piccolo obbedì.
‘Ehi donna!
Che ti salta in mente? Trunks, obbedisci così
facilmente?!’. Ringhiò il marito.
‘Vegeta
vieni un po’ qui!’.
‘Sparisci.
Non vedi che ci stiamo allenando?’. Disse
‘dolcemente’ Vegeta.
‘Vieni
subito qui o questa stanza verrà smantellata in meno di un
minuto!’. La minaccia ebbe efficacia.
‘Fa
presto’. Sbuffò il saiyan
‘Tua figlia
deve chiederti una cosa…’.
Vegeta si
avvicinò pazientemente alla piccola.
‘Dov’è
la fatina? Prima l’ho sentita! Ti piacciono le fate e ne
tieni una qui’. Alle ingenue parole della piccola
l’intera famiglia si stupì.
‘Fate? Che
cosa sono? Non sono alieni, perché non ne ho mai sentito
parlare’. Il principe seccato guardò la bambina.
‘Mentre vi
allenavate ho sentito le fatine!’. Disse in tono disperato.
‘Cosa stai
dicendo sorellina? Le fate non esistono’. La
informò Trunks che osservava la scena da lontano.
‘Invece
esistono, perché ho sentito i rumori del loro mal di
pancia’. La famiglia scrutava dubbiosa la bambina.
‘Ma era
papà a fare quei rumori nella stanza!’. Sorrise
Trunks.
‘Allora
papà è una fatina delle puzzette!’. Bra
sorrise gioiosa e stupefatta alla sua supposizione, mentre Bulma
imbarazzata guardava il marito attonito e il figlio maggiore che si
rotolava a terra ridendo.
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Achamo
& il suo inutile monologo…
Questa è una delle storie più imbarazzanti e
demenziale che abbia mai scritto! Spero non vi dispiaccia di averla
letta, ma al contrario e mi auguro di avervi strappato un sorriso.
Non lanciatemi delle maledizioni per questa One-shot >.<
Alla prossima, se ci sarà...
PURA
FINZIONE SCARLATTA J.
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