Azzurrina

di nephylim88
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Sono seduta davanti a questo tavolo da ore. Ancora non riesco a credere che la mia piccola sia scomparsa. Sono passati 5 anni, e ora lei ne avrebbe 10. Li compirebbe giusto oggi. Non faccio altro che piangere. Mia piccola Guendalina...
Mio marito ritiene che ormai io abbia raggiunto la pazzia. Amava quella bambina, era stato lui stesso a fare in modo che venisse protetta dalle insidie della Chiesa. Una bambina con i capelli bianchi e gli occhi rossi poteva tranquillamente venire condannata per stregoneria. E la madre con lei. Ma quando è scomparsa, il mio Ugolinuccio è stato svelto nel dimenticarla. In fondo, si trattava di una bambina. Non portava certo avanti il nobile nome dei Malatesta. Vorrei tanto essere convinta di questo anch'io. Ma se penso a quel terribile giorno... le avevo detto che avevo mal di testa, che non volevo giocare con lei, e lei è sparita poco dopo... La mia Azzurrina! E' colpa mia, colpa mia, colpa mia...
Ricordo il suo dolce visetto, il suo sorriso... certe volte mi appare in sogno e fa male, tanto male... perché i sogni sono spietati, ti mettono davanti ai fatti completi, con tutti i particolari in evidenza... il suo sguardo truce quando le ho detto di non andare a giocare, perché era brutto tempo... il suo implorarmi di farle compagnia e il mio secco rifiuto... e lei, che se ne va con gli occhi colmi di lacrime di delusione...
Singhiozzo e ricomincio a piangere amaramente. Sono 5 anni che non riesco a fare altro. Mi stupisce che io abbia ancora così tante lacrime... E Ugolinuccio ha già chiamato il prete perché scacciasse il demone da dentro di me, molte volte. molte volte quell'uomo ha imposto le mani sulla mia testa pronunciando parole incomprensibili. Vorrei tanto che avesse funzionato. E ormai, Ugolinuccio si è convinto che la mia non sia possessione, ma pazzia. Credo stia addirittura pensando di annullare il nostro matrimonio, così da potersi sposare di nuovo, con una donna meno problematica. Ma non mi interessa. Non più. L'unica cosa che mi interessa è sapere dov'è mia figlia.
Mi risveglio nel mio letto. Non so come ci sono finita. Ultimamente mi capitano spesso episodi simili. Mi ritrovo in un posto e non so come ci sono finita. Forse sono i servi che, pietosi, mi raccolgono come se fossi un trovatello e mi portano al sicuro. Guardo il posto accanto a me. Vuoto, come sempre. Saranno almeno due anni che mio marito non si presenta nella mia stanza. Sospiro e guardo fuori dalla finestra. E' notte fonda, e la luna piena emana una luce argentea che illumina la mia stanza. Mi alzo e mi avvio verso il cortile. E' la prima volta che trovo il coraggio di farlo. Ma oggi sento qualcosa che mi spinge ad andare lì, dove tutto è cominciato. O finito...
Lentamente, mi avvio verso la ghiacciaia. Entro. L'oscurità permea ogni cosa, lì dentro. Accendo una torcia e guardo la stanza, con aria confusa. Non c'è nessuno. Eppure, percepisco una presenza. Il freddo mi attanaglia il cuore, tremo come una foglia... all'improvviso una voce terrorizzata... la SUA voce... "mamma..."




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