Just a little secret
Titolo: Just a
little secret
Autore: My
Pride
Fandom: One
Piece
Tipologia: Flash
Fiction [ 660 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Nami,
Monkey D. Rufy, Accenni ZoSan
Tabella/Prompt: Primavera
› 03. Petali
Genere: Generale,
Sentimentale,
Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: Heterosexual,
Slice of life, What if?
ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Raggiungimi in cambusa appena
cala la notte.
Era stata quella la frase che aveva letto sul biglietto che aveva
trovato, per quanto non avesse capito esattamente chi fosse stato a
scriverla.
La calligrafia era ordinata e composta,
e, avendo visto
unicamente quella di Robin, era certa che non fosse stata lei, anche
perché non avrebbe avuto nessun motivo per invitarla in
cambusa,
dormendo praticamente nella stessa stanza. Le era persino balenata
nella testa l'idea che fosse stato Franky a scriverlo proprio per la
bella archeologa, e al pensiero che tra loro ci fosse una storia
segreta, quasi aveva pensato di andare a dare realmente un'occhiata,
divertita. Però, qualche attimo dopo, si era vagamente
chiesta
se non fosse stato Rufy a scrivere una cosa del genere, e si era
ritrovata ad arrossire come una ragazzina. Era mai possibile che quello
scemo d'un Capitano avesse ideato uno stratagemma simile? Och, le
sarebbe davvero piaciuto che fosse realmente così.
Aveva dunque cercato di decifrare tutti
gli strani comportamenti
di Rufy e l'aveva tenuto d'occhio per tutto il giorno per giungere ad
una conclusione, e poco ci era mancato, una volta scesa la notte, che
si mettesse ad esultare come una stupida non appena aveva visto il
Capitano scomparire proprio in direzione della cambusa, mettendola in
agitazione. E quasi le era mancato il fiato quando, seguendolo, aveva
trovato il pavimento completamente cosparso di petali di rosa, cosa che
le aveva fatto battere il cuore all'impazzata.
Oh, accidenti... ogni tanto aveva delle
idee davvero romantiche,
quello scemo di Rufy. Con un sorriso a trantadue denti si era dunque
affrettata a percorrere tutta la zona disseminata di petali,
ritrovandosi davanti alla porta della cabina, lasciata socchiusa; dal
suo interno proveniva una luce aranciastra vagamente soffusa e un
profumo di rose e sake, che rendeva l'atmosfera stranamente sensuale ed
eccitante. Quando aveva spinto la porta, però, Nami era
rimasta
a dir poco paralizzata nel vedere distesa su un futon la figura di
Sanji, con addosso unicamente una coperta leggera.
«Ce ne hai messo di tempo,
marimo... ti eri perso?»
ridacchiò lui nel voltarsi verso la soglia, ma alla vista
della
navigatrice sbiancò, balbettando confuso.
«N-Nami-san?!» squittì colto dal panico,
e la
ragazza fu assolutamente certa che avesse anche deglutito sonoramente.
Anzi, quasi le sembrava di sentire il battito frenetico del suo cuore
contro la gabbia toracica.
«S-Scusa, Sanji-kun, non
volevo!» esclamò
immediatamente, affrettandosi ad indietreggiare; e sarebbe anche
scappata via se solo non fosse andata a sbattere contro qualcosa di
duro e massiccio, sollevando il viso solo per incontrare l'espressione
scettica di Zoro.
«Fine dello spettacolo,
Nami», ironizzò,
spingendola lui stesso fuori con tutta la delicatezza di cui disponeva,
chiudendosi poi la porta alle spalle sotto lo sguardo stralunato della
navigatrice. Forse quello avrebbe preferito non saperlo,
probabilmente...
Frastornata, fece dietro front e ripercorse passo dopo passo la strada
che la separava dal ponte, traendo un lungo sospiro una volta raggiunto
per respirare l'aria fresca della sera. Chi l'avrebbe mai detto che
Zoro e Sanji... beh, che loro due avessero quel tipo di feeling. In fin
dei conti litigavano sempre, dunque era alquanto difficile immaginarsi
una cosa del genere.
«Ohi, Nami?» La voce
di Rufy direttamente nel suo
orecchio la fece sussultare, e quasi ci mancò che si
lasciasse
sfuggire un grido sorpreso; si voltò rapida verso di lui e
lo
vide con un sopracciglio sollevato, come se non avesse compreso il
perché della sua reazione. «Tutto bene?»
le fu
chiesto, e lei, dopo un attimo d'esitazione, decise di annuire. Anche
se... non era poi così sicura di come stesse, stranuta
com'era
dalla scoperta appena fatta.
«Ti va di venire con me, Rufy?
Andiamo a mangiare
qualcosa», volle provare a scacciare quella strana sensazione
che
l'aveva assalita in quel modo, e dovette ammettere che l'espressione
luminosa di Rufy fu capace di farla sorridere.
«Sul serio?!
Andiamo!» l'afferrò lui stesso
per un polso con delicatezza prima di trascinarla verso la cucina,
allegro come un bambino.
Non c'era niente di meglio della
compagnia di Rufy per rasserenarla, certe volte.
_Note inconcludenti dell'autrice
Con
oggi è esattamente un anno che sono approdata nel fandom di
One
Piece, ed è stato un anno assolutamente fantastico, durante
il
quale ho anche conosciuto un sacco di persone meravigliose con le quali
sono tuttora a contatto sia dentro che fuori EFP
La voglia di scrivere mi aveva abbandonata, ma è stato
proprio
questo fandom a farmela tornare e a convincermi a riprendere a
scrivere, e devo dire di esserne davvero contenta, adesso,
perché non avevo ancora capito quanto maledettamente mi
mancasse
farlo
Per questo motivo voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno seguita
fino a questo momento e le meravigliose persone con cui ho fatto
amicizia, che a loro volta mi hanno invogliata a scrivere su qualunque
cosa, non solo fanfiction, ma anche un milione di storie originali che
mi hanno emozionata e hanno emozionato. A tutti voi, quindi, dico
grazie di cuore
Alla
prossima.
♥
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