Autore: Ss904
(Sophrosouneh)
Fandom:
Angel Sanctuary
Personaggi:
Barbiel, Raphael
Set: Stati
d’animo
Prompt: Malessere
Storia partecipante alla Challenge
Think Angst di Simph8 e Vogue91
Per l’ennesima
volta.
E anche l’ennesima
paziente era uscita dallo studio del suo superiore con le vesti
scomposte, i capelli spettinati e l’aria affannata.
L’ennesima donna
era passata di fronte alla sua scrivania salutandola garbatamente,
tentando di sottarsi ai suoi occhi indagatori.
Per l’ennesima
volta aveva ricambiato il saluto con un gesto del capo e un sorriso.
Dietro quell’espressione felice e rilassata c’era
molto più di quanto Barbiel volesse far trapelare.
Tornò alla sua occupazione, inserendo dati nelle cartelle
dei relativi pazienti della giornata.
In fondo, non avrebbe dovuto interessarle il tipo di rapporto che il
suo superiore teneva con le giovani donne che si recavano lì
per il più minimale malessere.
Però era arrivata alla più assoluta certezza che,
in realtà, le malattie di cui ognuna di loro –a
loro dire- manifestava i sintomi, non fossero che una mal riuscita
montatura.
Sorrise tra sé e sé, meravigliandosi della fama
che ormai il suo capo pareva essersi guadagnato tra il gentil sesso.
E anche per quella sera il suo turno era finito, raccolse la giacca e
si affacciò alla porta del suo principale.
Lo trovò sepolto da cartelle cliniche che annegava i suoi
dispiaceri in una tazza di caffè.
“Farà gli straordinari anche questa
sera?” gli chiese, catalizzando l’attenzione del
medico.
Continuava a sorridere: erano temprate dalla consapevolezza le sue
labbra sottili.
Raphael si scostò appena i capelli dal viso, gettando uno
sguardo perso alla scrivania.
“Credo proprio di sì…”
“Allora buonanotte.”
“Buona notte… Barbiel”
sussurrò appena il nome della donna, mentre lei
già si negava alla vista.
L’infermiera si chiuse la pesante porta alle spalle,
lasciandolo a chissà quali impegni notturni, e desiderando
che, almeno per una volta, Raphael lasciasse lo studio con lei.
Si diede mentalmente della sciocca per aver elaborato simili pensieri, per l’ennesima volta.
NdA:
e questa
storia ha il suo perché!
Diciamo che
è uno spaccato della relazione tra Raphael e Barbiel,
presentata dal punto di
vista di lei. Il voler costantemente ribattere sulla parola ennesimo è voluto per
sottolineare la quotidianità
delle azioni, quel senso di appartenenza che è proprio solo
delle routine più
consumate. Ed è proprio questa abitudine quasi morbosa a
disturbare
particolarmente l’infermiera, tanto da portarla al punto di
desiderare di
spezzarla in qualche modo. Desiderio subito nascosto sì, ma
comunque presente
in lei.
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