Draco Malfoy era intento a fissare il
paesaggio fuori dal
finestrino di un'automobile babbana. Già questa poteva
essere considerata una
scena altamente improbabile. Se poi andiamo ad aggiungere che il
guidatore era
un uomo molto anziano, dalla lunga barba e dai capelli bianchi, vestito
con una
veste viola lunga fino ai piedi, che disturbava l'uso dei pedali,
beh… la scena
aveva un non so che di impossibile. Albus Silente scrutava attentamente
la
strada dai suoi occhiali a mezzaluna e stava guidando una Fiat 500
vecchia di
non si sa quanti anni.
- Signore, penso che questo coso
serva a qualcosa…- disse
Draco indicando la leva del cambio. Il vecchio uomo barbuto lo
osservò con un
dolce sorriso.
- Oh, signor Malfoy, tranquillo. Vedo
che lei è preoccupato,
ma non deve esserlo. Ho tutto sotto controllo. - rispose il preside,
mentre la
macchina "sfrecciava" in un incrocio, superando un semaforo rosso.
- Ma non penso che questo rumore sia
normale…- insistette
Draco, con un'espressione tutt'altro che tranquilla, mentre la macchina
chiedeva pietà e invocava inutilmente un cambiamento di
marcia.
- Siamo quasi arrivati,
comunque…- osservò Silente,
soddisfatto.
- Ma era necessario venire con
questa… cosa…?- chiese il
ragazzo, indicando la macchina.
- Era per non dare nell'occhio,
è pur sempre un quartiere
babbano. E poi ho sempre sognato di guidarne una.- rispose con voce
sognante.
- Ma… Signore, lei non
l'aveva mai guidata prima?- chiese
ancora Draco, cercando di nascondere il panico e tentando di tenersi
più forte
possibile al sedile.
- No, me l'ha gentilmente prestata
suo zio.-
Per un momento la mente di Draco
andò a suo zio Rodolphus
che prestava gentilmente un'automobile babbana a Silente.
- Ted Tonks…-
precisò il preside, notando la confusione del
ragazzo. - Mi ha spiegato quali sono i pedali e mi ha detto che devo
girare il
volante. Così si chiama questo. E mi ha anche detto la
funzionalità di quella
leva che lei mi ha gentilmente indicato prima, ma non me lo ricordo.
Però siamo
arrivati qui. E' questo che conta!- esultò in modo pacato,
prima di ritornare a
dare attenzione alla strada. Draco sbuffò, maledicendo i
suoi genitori per
averlo cacciato in quella storia.
Arrivarono in un quartiere babbano,
pieno di villette a
schiera, e il giovane Malfoy cominciò a fantasticare sulla
sua prossima dimora.
Doveva essere per forza un membro dell'Ordine della Fenice e viveva tra
i
babbani. Questo era quello che sapeva.
- Andrò a stare dai miei
zii? - chiese Draco, alludendo a
Ted e Andromeda Tonks. Silente scosse la testa.
- Ci avevo pensato, ma non li hai mai
frequentati. Così
pensavo che sarebbe stato più piacevole farti trascorrere
l'estate da una
persona che conosci meglio.- il preside sembrava ridere sotto i baffi e
questo
spaventava ancora di più il giovane Malfoy.
- Oh, eccoci qui… Dov'era
il freno? Eccolo!- senza preavviso
Albus Silente tirò il freno a mano, mentre la macchina era
ancora in movimento.
Draco andò a sbattere con la fronte sul finestrino, mentre
Silente sembrò
ricordarsi che doveva prima frenare con il pedale. Scesero entrambi
dall'automobile, ma furono spaventati da un suono acuto di clacson.
- Ehy, ma cosa pensate di fare?
Questa è una strada! Non un
parcheggio!- urlò un uomo da una vettura dietro la loro.
Silente aveva infatti
"parcheggiato" l'auto in mezzo alla strada e aveva creato una leggera
fila di macchine alle sue spalle.
- Scusate…-
gridò euforico il Preside, rientrando nell'auto.
La "parcheggiò" dentro il giardino di una casa. Draco lo
raggiunse,
prendendo nel portabagagli il suo baule. Si guardò intorno,
mentre Silente lo
raggiungeva soddisfatto del suo parcheggio. Vide in lontananza un
cartello con
scritto la via. "Privet Drive"… Privet Drive…
aveva già sentito
nominare questa…
- Non se ne parla nemmeno!-
sbottò improvvisamente Draco,
capendo cosa aveva intenzione di fare quell'uomo malvagio e subdolo (
come lo
aveva definito mentalmente ).
- Signor Malfoy, quale sarebbe il
problema?- chiese il
vecchio con innocenza.
- Io… io non ho intenzione
di trascorrere l'estate con lui!-
sbraitò il ragazzo, diventando rosso dalla rabbia. - Voglio
andare da mia zia
Andromeda! E' la mia parente più prossima! E' da lei che
devo andare!-
- Non si preoccupi, signor Malfoy.
Verso la fine di luglio,
si trasferirà con Harry alla Tana dai signori Weasley. Sono
sicuro che Arthur e
Molly saranno disponibilissimi ad una sua eventuale richiesta di
rivedere sua
zia Andromeda.- sorrise, incamminandosi verso la porta del numero 4 di
Privet
Drive. Bussò tre volte e fece un gesto a Draco per fargli
capire che si doveva
avvicinare. Il giovane Malfoy era troppo devastato per opporsi.
- Ora lascia parlare me…-
Silente gli fece l'occhiolino,
mentre la porta fu aperta da un ragazzo grassottello e dall'aria
piuttosto
stupida. Fissò stralunato prima Draco e poi Silente.
-
Papààààà! -
urlò quasi colto da una crisi di panico.
- Che c'è, Didino?- Vernon
Dursley raggiunse il figlio e
rimase qualche secondo a fissare Silente a bocca aperta.
- Salve, Signor Dursley. Sono Albus
Silente, preside della
scuola di Harry. Io e il ragazzo qui avremmo due cose da riferirle.-
disse
cordialmente Albus, attendendo pacatamente una risposta.
Dopo interminabili secondi, Silente
riprese parola.
- Facciamo finta che ci abbiate
accolto cordialmente e che
ci abbiate invitato ad entrare.- il preside scansò
elegantemente i due Dursley
e si accomodò in casa. Draco lo seguiva lentamente, un po'
per il peso del
baule, un po' per la scarsa volontà di fare quei passi. Si
sederono tutti e
quattro in soggiorno, distribuiti nei due divani.
- Suppongo che sia un'eresia
aspettare che mi offriate del
thè.- dal nulla fece comparire quattro tazzine, che
cominciarono a svolazzare
sulle loro teste. - Sono già zuccherate…-
aggiunse poi prendendo la sua e
sorseggiandone un po'. Anche Draco prese la sua e la bevve tutta d'un
sorso,
colto da un attacco di nervosismo. I Dursley invece rimasero attoniti a
fissare
prima i due ospiti e poi le tazzine. Dalla cucina fece capolino
Petunia, che
dallo spavento fece cadere uno dei piatti che stava lavando.
- Signora Dursley! Prego, ci
raggiunga! Abbiamo importanti
novità. E dov'è Harry? E' meglio che ci sia anche
lui.- constatò ancora Silente
nel suo monologo. In quel momento Vernon sembrò risvegliarsi
e divenne tutto
rosso.
- Ragazzo!!!- urlò a gran
voce, come un tuono. Pochi minuti
dopo Harry scese dalle scale con calma.
- Che c'è, zio Vernon?-
quando Harry entrò in soggiorno,
tutto si aspettava tranne che di trovare in un divano tutti i Dursley e
nell'altro Silente e Draco Malfoy che bevevano del thè.
Draco ghignò
dell'espressione del nemico. Lui almeno aveva avuto tempo di
rassegnarsi
all'idea.
- Vieni, Harry, siediti vicino al
signor Malfoy. E… ops… che
sbadato! Ecco del thè anche per te e tua zia.- con la
bacchetta fece comparire
altre due tazze di te. Harry prese la sua e bevve del thè,
non riuscendo a
togliere gli occhi di dosso da Draco.
- Allora, penso sia giunto il momento
di spiegare il motivo
della mia visita.- cominciò Silente con un largo sorriso. -
Questo giovane
ragazzo al mio fianco è Draco Malfoy, un compagno di scuola
di Harry. Non penso
che Harry vi abbia informato che Voldemort, il mago che ha ucciso James
e Lily
Potter, è tornato un anno fa, più potente di
prima. Ha richiamato i suoi vecchi
seguaci e sta formando un potente esercito. Durante il suo ultimo
attacco nei
confronti di Harry, qualche settimana fa, alcuni dei suoi seguaci sono
stati
arrestati. Tra questi vi era il padre di Draco. Insieme a lui
è stata spedita
ad Azkaban anche la moglie, accusata di favoreggiamento alle arti
oscure. Draco
è ancora minorenne e ha bisogno quindi di un tutore, almeno
per questa estate,
poiché dalla prossima sarà maggiorenne. Quindi,
vedendo come avete cresciuto
Harry, con tanto "amore" e "dedizione", ero sicuro che non
vi sareste opposti all'idea di ospitare Draco fino a fine luglio,
quando lui e
Harry saranno scortati a casa Weasley.-
I Dursley lo stavano guardando
terrorizzati, mentre Harry
stava per essere mosso da un forte moto di ribellione.
- No! Non se ne parla!- aveva urlato
il
"Prescelto". - Lui è figlio di un lurido Mangiamorte, cosa
le fa
pensare che non farà da spia per Voldemort? Potrebbe sentire
qualcosa dei piani
dell'Ordine e dirlo ai Mangiamorte con cui è in contatto.-
disse Harry alzando
sempre di più la voce.
- Il ragazzo ha ragione, qualsiasi
cosa stia dicendo! Io non
ho intenzione di ospitare un altro povero orfanello magico! Questa casa
non è
un ostello! - aveva finalmente preso parola Vernon, con fare adirato.
- Sono sicuro che Draco non vi
creerà problemi. E, Harry, mi
deludono le tue parole. Pensavo che fossi abbastanza saggio da capire
che se
Lucius Malfoy ha fatto nella sua vita molti errori, ciò non
vuol dire che anche
Draco debba commetterli. - aggiunse Silente, con il suo tono vellutato
e
tranquillo.
- Veramente, professore, penso che
Potter abbia ragione. Non
ritengo che la scelta di lasciarmi vivere qui sia molto saggia.-
intervenne
Draco, voltandosi verso il Preside.
- Visto che la decisione è
presa, ho solo una richiesta da
farvi. - disse Silente, alzandosi dal divano, come se non avesse
sentito le
polemiche precedenti.
- Vi volevo chiedere di non lasciare
mai da solo Draco…-
- Allora vede che non si fida neanche
lei di lui?- sbraitò
Harry, ma il vecchio lo zittì con un dito.
- Non è che non mi fido di
lui, non mi fido degli altri. A
sorpresa potrebbe essere raggiunto da altri Mangiamorte che, pensando
che lui
li abbia traditi, potrebbero attaccarlo.- rispose prontamente,
distendendosi
poi in un sorriso. - Ora devo veramente scappare, devo riportare la
macchina a
Ted Tonks. A presto! E grazie, signori Dursley,
dell'ospitalità!-
Silente lasciò la casa,
lasciando le cinque persone nel
soggiorno in un rigoroso silenzio. Draco si sentiva osservato.
- Potrei almeno sapere dove
andrò a dormire?- chiese il
biondo, con voce scocciata.
- Puoi… condividere la
stanza con lui… o dormire nel
ripostiglio.- disse Petunia con voce assente. Era ancora sconvolta.
- Allora mi sistemo in questo
"ripocoso", se
qualcuno mi potesse dire dove si trova. - rispose Draco con tono
saccente.
Harry si alzò velocemente e fece un gesto brusco nei
confronti di Malfoy,
chiedendogli di seguirlo. Si fermò di fronte a una porticina
sotto le scale.
Draco osservò la porta curioso, non sapendo come potesse
esserci una stanza in
uno spazio così angusto. Quando Harry l'aprì,
Draco rimase decisamente
sorpreso. Quel posto era un vero buco. Era grande quanto il letto, in
quanto
c'era solo quello e un paio di scaffali. Una lampadina scendeva dal
soffitto, a
mo' di lampadario.
- Ma è uno scherzo?-
chiese il biondo, sconvolto.
- No… io ho dormito qui
per undici anni…- rispose Harry,
divertito. Draco deglutì, cercando di far incastrare il suo
baule da qualche
parte.
- Malfoy…- lo
chiamò il moro con voce seria. Malfoy si voltò
verso di lui.
- Che vuoi?-
- Un solo passo falso e ti
farò pentire di aver varcato la
porta di questa casa.-
- Sto tremando dalla
paura…- sbuffò Draco, chiudendosi alle
spalle la porta del ripostiglio. La riaprì dopo due secondi,
Harry era ancora
lì. Senza che il biondo gli dicesse nulla, Harry
entrò nel ripostiglio e tirò
una cordicella, facendo accendere la lampadina.
- Molto gentile…- rispose
Draco sarcastico, facendolo uscire
dalla sua "camera" e chiudendosi dietro la porta.
Spazio dell'autrice:
Ciao a tutti!!!! Nonostante
non abbia finito la mia fanfiction Love in London, sono tornata con
un'altra storia che avevo in cantiere da un po' di tempo :D
La trama più o
meno seguirà quella del sesto libro, cambiandone
però molti particolari, a partire dall'estate. Draco
trascorrerà l'estate a casa Dursley e Weasley.
Chissà cosa combinerà? XD
La prima parte della storia
sarà soprattutto incentrata sul rapporto tra Harry e Draco,
che cambierà a causa di questa convinvenza forzata.
L'aspetto più "romantico" della storia, la parte Dramione,
inizierà a farsi vedere solo più in
là, ma arriverà, non demordete nel leggere XD (Sottolineo che sia Draco sia Hermione sia Harry sono OOC, chi più chi meno)
Spero che vi piaccia e fatemi
sapere cosa ne pensate :D
Un bacione!!!
PS: Vi piace il disegno del
banner? Ne metterò altri a ogni capitolo. Questo l'ho fatto
un po' velocemente, ma è simpatico XD
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