Ciò che conta davvero.

di Hope19972308
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Quando meno te lo aspetti, quando tutta la tua vita sembra andare per il verso giusto, qualcosa ti travolge. 
 
"mamma, mamma, mi esce sangue dal naso, è la sesta volta questo mese." Continuavo a ripeterle ostinatamente, ma lei, lei con un sorriso rassicurante mi diceva "non ti preoccupare, sarà solo la crescita."
 
Sapevamo entrambe che non era così, avevo ascoltato tutto io. Quella mattina eravamo andate da Minerva a fare delle analisi, semplici analisi di controllo. Arrivato il mio turno, mi ero subito seduta con il braccio sinistro disteso sul tavolo. "chiudi gli occhi se ti fa impressione." mi disse il Dott. Menegatti mentre mi stringeva un tubicino intorno al braccio, "No, non si preoccupi." Risposi.
 
Lentamente vedevo la siringa mentre mi entrava nel braccio e il mio sangue riempirla a poco a poco. 
Era di uno strano colore il mio sangue, e lo aveva notato anche il dottore, solo che non diceva niente.
Finito il tutto Menegatti, si chiuse con mia madre nel suo ufficio lasciandomi fuori. Ad un tratto sentì mia madre piangere, "ha solamente sedici anni!" gridava. "Signora si calmi, non le ho mica detto che sua figlia morirà, le sto solo dicendo ciò che ho pensato notando il colore del suo sangue, ci sono alcuni sintomi, che mi riportano a pensare che sua figlia abbia la leucemia, ma non è niente di sicuro. Adesso, per piacere, si calmi e mi dica se ha notato qualcosa di strano in sua figlia durante questi mesi." Si sentì una sedia spostarsi, mi alzai e misi l'occhio nel buco della serratura. Mia madre era piegata in due con la testa fra le mani, "sangue dal naso, mangia di meno, in effetti è un po dimagrita, è spesso pallida e si lamenta di uno strano dolore al fianco sinistro."
"E' tutto?", "si." "Bene, aspetteremo il risultato delle analisi, appena arriveranno la manderò a chiamare." 
 
Qualche giorno dopo arrivò la chiamata, a mia madre cadde il cordless dalle mani e mio padre piangendo l'abbracciava. Poi mi chiamarono in cucina, "Giulia, ti dobbiamo dire una cosa" disse con tono dolce mio padre. "Sei malata." continuò secca e coincisa mia madre. "Lo so." Risposi facendo un'enorme sospiro. "Come..." " Ho sentito tutto l'altro giorno mentre parlavi con Menegatti, leucemia, morirò?" chiesi in modo impassibile.
 
"No! Non dirlo neanche per scherzo, tu non morirai, faremo tutto il possibile purché tu ne esca viva. Abbiamo già parlato con Menegatti, per fortuna ancora non è tanto grave, potrai iniziare subito con la chemioterapia e poi ci trasferiremo in Inghilterra per un anno dove potranno avere cure più specifiche per te." La voce di mio padre era piena di compassione.
 
"Come volete."
 
Quello fu il giorno più brutto della mia vita. Ma non potevo far sì che i miei genitori crollassero dovevano essere forti, ma non lo erano, non abbastanza da sopportare la perdita della loro unica figlia, quindi, decisi di essere io quella forte. Decisi di lottare contro la malattia e di sconfiggerla. 




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