DESTINI
INCROCIATI.
Introduzione
alla storia: [SPOILER]
Lyra è una bambina di
undici anni. Mezza aristocratica e mezza monellaccia, vive al Jordan
College, a Oxford, il più ricco e prestigioso di tutta
l’Università, cui Lord Asriel, nobile, sapiente,
uomo d’azione e di potere, l’ha affidata dopo la
morte dei suoi genitori...
Il mondo di Lyra
però è diverso dal nostro. Ogni cosa è
dominata in maniera opprimente dall’autorità
ecclesiastica, il Magisterium, che in particolare controlla rigidamente
ogni minimo sviluppo della scienza, o meglio della "teologia
sperimentale".
Ma la differenza
più grande è che gli esseri umani ignorano cosa
sia la solitudine: ognuno infatti ha il suo daimon, che è un
essere autonomo e insieme una parte di sé. Per noi, non
è che una voce che ogni tanto si fa sentire nella nostra
mente; nel mondo di Lyra è un compagno visibile e tangibile,
generalmente di sesso opposto al proprio, in forma di animale, che
rivela molto della persona di cui fa parte. I daimon dei bambini non
hanno ancora una forma fissa, e possono mutare a piacere;
più tardi, con la pubertà, quando la
personalità comincia a stabilizzarsi, assumono una propria
forma, e non cambiano più. Essere umani significa avere un
daimon, e un essere umano senza daimon è un orrore quasi
inconcepibile; come un uomo senz'anima.
Lyra è
felice, a Oxford. Capeggia bande di monelli scatenati, scorrazza per i
tetti o esplora i vastissimi sotterranei del college in compagnia del
fidato Roger, garzone di cucina. Ogni tanto, certo, le tocca qualche
lezione. L'imbarazzo in cui la gettano le rare visite dello zio
è ben compensato dal prestigio che le procurano, e al
college tutti le vogliono bene.
Ma in breve tutto
cambia. Una sera Lyra decide di dare un'occhiata di straforo al Salotto
Privato del Maestro del Jordan College: assiste di nascosto a una
riunione tra Lord Asriel e gli Accademici, e sente parlare della
Polvere, misteriose particelle che vengono attirate dagli esseri umani
adulti ma non dai bambini, e che sembrano venire da un qualche altro
mondo, irraggiungibile ma vicino e presente dietro lo schermo illusorio
e insuperabile del cielo polare. Lo zio di Lyra mostra agli altri la
testa mozzata di un uomo di nome Stanislaus Grumman, convincendoli a
finanziare una spedizione al Nord.
Poi a Oxford arrivano
gli Ingoiatori. Cominciano a sparire dei bambini, di solito fra i
più poveri e diseredati, e di loro non si sa più
nulla. Un brutto giorno scompare anche il compagno di giochi di Lyra,
il prediletto Roger. La sera stessa, però, Lyra se ne
dimentica quasi del tutto. Infatti la signora Coulter – una
donna bellissima il cui daimon è uno scimmiotto dalla folta
pelliccia dorata, e che unisce il sapere di un’Accademica al
fascino di una dama dell’alta società e
all’aura di avventura di un’esploratrice
– le propone di prenderla con sé, a Londra. La
ragazzina accetta con entusiasmo.
Meno entusiasta, il
Maestro le consegna, in segreto e senza spiegazioni, uno straordinario
strumento, l’aletiometro, che serve a scoprire la
verità…
Lyra parte quindi per i vari
mondi, paralleli al suo per capire cosa sia questa polvere, che tutti
temono. E nel secondo libro, incontra Will Parry e assieme a lui scopre
un coltello in grado di creare varchi e collegamenti tra i vari mondi.
Ma questo coltello, rappresenta per i mondi una minaccia ignara
inizialmente ai due ragazzi. I due affrontano varie battaglie,
incontrano nuovi personaggi e scopriranno quale sfida,
più grande di loro li attende.
Infatti Serafina Pekkala, capo
delle streghe del suo mondo, conosce la profezia legata alla ragazzina
ma fino alla fine non ne fa accenno, dice soltanto che Lyra
dovrà fare una scelta e da questa dipenderà il
destino di tutti i mondi. E come accaduto ad Eva nel tempo
della genesi, Lyra dovrà essere tentata dal
serprente.
1.
PROLOGO
Erano
passati tanti ormai dall'ultima volta. Ultima volta in cui Will e
Lyra si erano detti addio mentre ritornavano uno nel proprio mondo,
con i propri ricordi ma nel cuore una sensazione diversa, nuova,
travolgente.
La
vita a volte ti mette alla prova, ti fa provare un sentimento
bellissimo come l'amore e poi te lo porta via e non te lo fa vivere.
Lyra, che aveva appena scoperto cosa celava la Polvere, il segreto di
suo padre Lord Asdriel e della signora Coulther, doveva arrendersi
all'idea che lei non poteva godersi un pò di
felicità, che il suo
sacrificio fosse servito al mondo per continuare la sua esistenza.
Pensava. Da quando aveva lasciato Will nel suo mondo aveva imparato a
pensare. Ma non poteva credere che lei e Will non si sarebbero
rivisti, almeno fino a che non avrebbero intrapreso nuovamente il
cammino verso il mondo della morte. Sospirò. L'unica cosa
che fece
fu sospirare. Erano passati più di 20 anni e non sapeva come
sarebbe
diventato il suo Will.
Forse
rimaneva sempre quel ragazzetto sulle sue che amava scappare, che
amava tremendamente sua madre, quel ragazzetto coraggioso che
attraverso una lama sottile l'aveva strappata dalle grinfie di sua
madre. Si, pensava a lui. Si sarà rifatto una vita? Chi
poteva
saperlo. Sapeva solo che lei, nonostante tutto, non è
riuscita a
rifarsi una vita. Non senza il suo adoratissimo Will. Ma si illudeva
spesso che un giorno l'avrebbe rivisto? Magari, una nuova sfida?
Nuovi nemici da combattere? Sospirò ancora. Ormai
l'Autorità era
stata sconfitta, il mistero della Polvere risolto. Cosa potevano
più
combattere? Pantalaimon, il suo grazioso daimon le si
accovacciò sul
grembo percependo le sue emozioni. Lei era lui e lui era lei.
"Pan,
ti manca Kirjava?"
"Non
immagini quanto Lyra. Ma non possiamo illuderci di rivederli, ricordi
la promessa di costituire il regno dei cieli? Ecco, possiamo
semplicemente fare questo. Anche in onore del sacrificio che abbiamo
fatto."
"Mi
manca Will, manca sentirlo vicino, la sua protezione, i suoi dolci
abbracci, i suoi dolci baci.. Tutto di lui mi manca. Però
c'è una cosa
che non mi spiego."
"Cioè?
Forse ho capito...tu indendi com'è stato possibile..." non
fece in
tempo a finire la frase che subito Lyra lo interruppe.
"Si.
Nel nostro mondo non era concesso, toccare il daimon dell'altro.
Invece io ho toccato Kirjava e lui ha toccato te."
"Hai
imparato a ri-usare l'aletiometro, prova a chiederlo."
Lyra
prese lo strumento in mano; come sempre lo teneva nel panno di
velluto che mille volte aveva protetto dalle grinfie di sua madre,
del Magisterium.
Si
concentrò. Scaricò tutti i suoi pensieri altrove
e provò a
formulare il pensiero. Le lancette iniziarono a girare e i simboli a
far chiarezza a quei tanti dubbi, che l'attanagliavano.
"Quando
due persone sono innamorate - disse
l'aletiometro- condividono
tutto,
anche il daimon dell'altra persona. In modo tale da creare una
simbiosi, un'unione profonda. Un legame che nessuno spezzerà
mai."
Lyra
si destò e si portò la mano sul cuore.
Pantalaimon che ormai era
diventato una graziosa martora , si mise nel suo grembo. Lui
sapeva la risposta. Perchè lui e Kirjava avevano un segreto
che
forse era giunto il tempo di svelare.
"Lyra"
Lei lo
guardò e vi lesse nel suo sguardo un qualcosa di strano.
Come se
volesse finalmente togliersi un groppo nel cuore. Lui sapeva la
verità. E tra poco anche Lyra l'avrebbe saputo.
"Ricordi
quando io e Kirjava vi abbiamo detto che c'era qualcosa che noi
sapevamo e che non era ancora il tempo di parlarne? Forse è
arrivato
il momento di confessartelo."
Lyra
sgranò gli occhi ma non disse niente. Pantalaimon
continuò.
"Io
e Kirjava abbiamo incontrato Serafina Pekkala e Xafania, quando ci
siamo separati e tu e Will siete andati nel mondo della Morte. Io non
te l'ho detto anche perchè ero arrabbiato con te per avermi
lasciato
solo. Ma ora sono pronto a perdonarti completamente e voglio che tu
sappia tutta la verità."
"Dimmi
Pan, ti prego! Non tenermi ancora sulle spine!"
"Io
e Kirjava siamo stati uniti insieme, come se fossimo un'unica
entità.
Noi in tutti questi anni non abbiamo mai perso di vista le nostre
tracce. noi, come dire, abbiamo creato un contatto tra questo mondo e
quello di Will. Da quando sei diventata una strega, io di notte
sgattaiolavo e andavo nell'Orto Botanico e lì incontravo
Kirjava.
Will sta bene ma è ancora profondamente innamorato di te. Ma
non
riesce a stare lontano da te. Cosi il suo daimon per non farlo
soffrire ha creato un contatto con me e ogni giorno vado in quel
giardino e le racconto cosa fai. L'ho fatto anche per me,
perchè mi
mancava tremendamente Kirjava Lyra. Perdonami se non te l'ho mai
detto."
Lyra
era sgomenta. Lui e il daimon di Will non si erano mai persi di
vista! Lui poteva sentirlo, poteva stargli accanto. E lei non aveva
mai sospettato di nulla, possibile?
"E
non è finita qui Lyra. Non posso dirti ovviamente tutto, ma
una cosa
posso dirti: Will ti ama
tantissimo."
Lyra
piangeva. Lui e Kirjava si incontravano di nascosto. Will lo sapeva o
era ignaro di tutto? Non se la prese per quel segreto di tanti anni,
se gliela aveva tenuto nascosto era per validi motivi e di certo lei
non poteva sindacare. Da quando era diventata una strega, non poteva
biasimare più Pantalaimon di tenergli segrete delle cose.
Seppur
legati ancora nel profondo, non avevano più quella simbiosi
di
quando lei era una comune mortale con un daimon.
Ma
qualcosa
stava per succedere e Lyra l'avrebbe scoperta. Eccome se
l'avrebbe scoperta. E sarà una nuova sfida
per lei e per un'altra
persona.
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Eccomi qui con
questa nuova avventura. Premetto che è la prima volta che mi
immergo in questo sito, quindi, perdonatemi gli strafalcioni che
farò e che sicuramente leggerete nella mia storia.
L'ambientazione del prologo è il Joundan College
della Oxford di Lyra. Purtroppo chi non ha letto la trilogia non so
quanto capirà, comunque vi ho messo sotto spoiler la trama
generale della trilogia, in modo che capiate come si sviolgono i fatti.
Ovviamente consiglio vivamente di leggere i libri, perchè
sono il fantasy che più ho apprezzato! Buona
lettura!
Vaniana.
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