Ecco il secondo capitolo
della mia prima fanfic! Grazie per aver recensito, sono contenta che vi
piaccia!
Fu per tutti una brutta
caduta. Scar fu il primo a toccare terra, forse perché era il più pesante
(^^scusa Scar). Non si ricordava nulla dell’accaduto. L’ultima cosa che aveva
sentito era stata la voce di una donna e poi…era caduto o almeno così credeva.
Si alzò a fatica. Si trovava in un vicolo sotterraneo l’unica fonte di luce era
il buco sopra la sua testa. Non riusciva a vedere nulla al di fuori di dove era,
l’oscurità che lo circondava era totale. Che posto era quello? Ad un tratto
sentì un gridò, proveniva dal cavità e si faceva sempre più vicino. Edward Elric
cadde sopra Scar facendolo cadere di nuovo violentemente a terra (scusa ancora
^^).
“ Che cosa è successo?”
chiese l’alchimista.
“ Acciaio!” esclamò Scar
ricordando di averlo visto quella sera “ Cos’è questo, un altro dei tuoi
patetici trucchetti?”
“Scar? Cosa ci fai
qui?”
A porre fine a tutta
quella serie di domande senza risposta fu un rumore sinistro proveniente
dall’alto, come se una scatola di metallo stesse cadendo sbattendo contro le
pareti dell’apertura. Edward capì al volo di che cosa si trattava, aveva sentito
mille volte quel rumore:
“ Spostiamoci
presto!”
Ma prima che potessero
togliersi Alphonse fece la sua apparizione e li travolse bloccandoli a terra.
L’alchimista d’acciaio provò a spostarlo ma era troppo pesante, lui e Scar erano
intrappolati:
“ Non riesco a spostarlo”
disse Edward.
“ Lo immaginavo. Ci
proverò io” disse Scar, ma nemmeno lui ci riuscì.
“ Appena usciremo da
questa situazione te la farò pagare Scar!”
“ Non vedo
l’ora”
“ Ammettilo sei stato
tu!”
“ A fare
cosa?”
“ A catapultarci qua
sotto!” gridò fuori di se Edward.
“ Io? Hai veramente una
faccia tosta alchimista di stato…sei stato tu a portarci
qui!”
“ Non rimarrò qui un
minuto di più ad ascoltare le tue scemenze! Alphonse
svegliati!”
Acciaio cercò inutilmente
di alzarsi. Avrebbe voluto affrontare Scar e lo avrebbe voluto subito. Quella
era la volta buona in cui avrebbe potuto finalmente catturarlo. Con il suo
braccio destro poteva scomporre la materia. Usava l’alchimia per uccidere e questo non glielo avrebbe mai
perdonato:
“ Alphonse!” gridò in
preda alla rabbia Edward a suo fratello “ Svegliati!”
Per un attimo l’armatura
sembrò muoversi lentamente e il ragazzo aprì gli occhi:
“ Dove…dove siamo?” dopo
aver osservato dove era aggiunse “ E voi cosa ci fate lì
!?”
“ Credo di dirlo anche a
nome di Acciaio: ti saremmo grati se ti spostassi”
Alphonse si spostò subito
lasciandoli liberi. Scar e Edward si alzarono e cercarono di togliersi la
polvere dai vestiti:
“ Dove pensate che siamo
finiti? Insomma non credo che ci fosse prima questo
sotterraneo”
Al osservò quello che gli
stava intorno. Era tutto buio ma poteva vedere chiaramente la due pareti che
c’erano hai lati. Era un tunnel sotterraneo, ma la domanda che si poneva era:
Dove conduceva? Non ne aveva mai sentito parlare. Sotto Central City non c’era
mai stato motivo di creare quei tunnel:
“ Va bene esploriamo un
po’ forse troveremo un uscita”
Proprio quando si girò e
vide i compagni capì che nessuno lo aveva ascoltato. Sospirò. Ed e Scar infatti
stavano litigando:
“ Fra poco la tua testa
perderà sangue Acciaio!”
“ La mia? Te la trapasso
con il mio automail “ disse mostrando il braccio
meccanico.
“ Non ne avrai il tempo!”
lo minacciò Scar.
Stava per scoppiare una
lotta sanguinosa:
“ No! Aspettate…siamo
tutti nella stessa situazione, non ci guadagneremo nulla combattendo l’un
l’altro” ( povero Al ç_ç)
“ Dillo a lui” disse
Edward.
“ Non sono io a voler
combattere…sei tu che ti metti sulla mia strada. Fattevi da parte, troverò
l’uscita da solo ma se continuate ad ostacolarmi temo che dovrò
eliminarvi”
Per il più vecchio dei
fratelli Elric fu la goccia che fece traboccare il vaso. Trasmuto il suo
automail del braccio in una lama e si preparò alla
battaglia:
“ Fatti sotto Scar!” gridò
l’alchimista d’Acciaio.
“ Con vero piacere… per il
dio Ishvara!” disse l’uomo dagli occhi rossi come gridò di
battaglia.
Ma prima che potessero
colpirsi a vicenda ci fu una esplosione fra di loro che li scaraventò su contro
le pareti che delimitavano il tunnel:
“ Piantatela”
Era stata una voce
autorevole a dire quelle parole. Dall’ombra uscì Roy
Mustang:
“ Cerchiamo un modo per
andarcene… e voi due smettetela di litigare, Alphonse ha ragione, per
sopravvivere qui sotto abbiamo bisogno del contributo di tutti. Sia che siano
alchimisti di stato che criminali” ci fu un attimo di silenzio “ Siamo
intesi?”
Edward non era d’accordo
ma sapeva che sarebbe stato inutile dirlo. Scar non si mosse e non disse niente,
probabilmente era dello stesso parere di Acciaio:
“ Bene...visto che siamo
tutti dello stesso parere andiamo a cercare un uscita. Farò luce con la mia
alchimia, non per niente sono chiamato l’alchimista di
fuoco”
Roy cominciò a creare
piccole esplosioni davanti a loro. Edward inseguì suo fratello minore senza
degnare di uno sguardo Scar. Ma fu quest’ultimo a
chiamarlo:
“ Noi due abbiamo un conto
in sospeso… e lo pareggeremo quando nessuno ci impedirà di
combattere”
L’alchimista d’ Acciaio
allungò il passo e sorrise.
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