Copy

di hera85
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La brutta figura fatta dai moschettieri, inerente a l'evasione, era andata a finire su tutti i giornali.
Athos sapeva che dietro a quella "fuga" c'era Rocheford ma non avevano prove. Infatti, il "monocolo" per quella sera aveva un alibi di ferro: era andato a scommettere sui cavalli e lo avevano visto un mucchio di persone.
Il moschettiere non appena ebbe la possibilità lo afferrò per un braccio e lo sbattè contro il muro.
-Che ti ha confessato il tuo compare, eh?- fece rabbioso.
-Non è il mio compare, e già lo sapete cosa ha detto: é complice del Gobbo. Riascoltate la registrazione ma non venire a rompere le palle a me- rispose.
-Athos, lascialo- esordì D'Artagnan.
L'uomo allentò la presa e Rocheford andò via.
-Bisogna incastrarlo- affermò il guascone - ... e io so come fare- aggiunse.
L'uomo più indicato per questa cosa fu Planchet, il netturbino. Aveva portato una microspia a forma di "becco di pappagallo", lo chiamava Copy.
Era entusiasta come un bambino perchè quel gioiellino non lo aveva nessuno.
Athos e D'Artagnan installarono Copy sull'auto di Rocheford, sperando per il meglio.

Intanto, "Ferro" si era nascosto in una chiesetta dimenticata da Dio. Il fraticello a cui aveva chiesto ospitalità aveva accettato la sua persona in cambio di "offerte" per i poverelli. Bazin si chiamava.
Ferro non aveva contanti ma proprio in quel momento bussò qualcuno.
Il fraticello forse se lo doveva aspettare perchè, alla porta, c'era una donna bellissima. Prima di costei entrò, con prepotenza, una scimmietta.
-Buono Pepe, buono. Ciao amico mio - esordì la donna con voce suadente e dal forte accento inglese. Pagò Bazin e in contanti. Continua...




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