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1° CAPITOLO. LA LETTERA DEL CUORE.
- ...e sarebbe così
grande la gioia e l' orgoglio nel vedervi il quanto più
possibile con questo mio piccolo dono lungo il vostro pallido e
delizioso collo che rendereste me il re più fortunato di tutta
l'Europa...
Ora vi lascio, mia diletta, e spero che mi renderete un uomo felice, con la vostra gentilezza...
Il
vostro umile servo,
Enrico -
Smisi di leggere ad alta voce, incitata ininterrotamente dal mio
fratello, George, e mio padre, sir Thomas, ciò che il re mi
aveva scritto. Finsi l'indifferenza più assoluta di fronte alle
parole dolci che il re mi dedicò, di fronte alla sua
calligrafia, di fonte alla sua evidente infatuazione da me, mio
malgrado, contraccambiata.
Erano due le ragioni per la quale ero spinta, o meglio, dovevo fingere
di esserne impassibile. Primo di tutto, questo doveva essere solo un
complotto, un modo per aspirare alla corona e al potere del Re
d'Inghilterra... Quindi era davvero un bene che tutto stesse andando
secondo i miei piani. O meglio, i piani della mia famiglia.
Quando fallì mia sorella in questo ambito, e il re mostrò
un notevole interesse nei confronti dell'altra Bolena, me, e gli
occhi dei miei cari si riaccesero di una vivida speranza.
D'altronde, io potevo tranquillamente portare avanti il piano, ero talmente sicura che niente sarebbe stato storto....
....Ed è qui che ammetto a me stessa la seconda ragione... Sono
sempre stata una ragazza forte, decisa, testarda, ma sempre giusta e
dall' animo sensibile. Non mi posi comunque problemi, quando
dovetti spezzare lo strano legame che mi teneva attaccata a Henry
Percy, semplicemente perchè non nutrivo nulla nei suoi
confronti, nè a rifiutare i vari giovani che continuavano
a corteggiarmi invano. Semplicemente li allontanai, in modo più
o meno deciso a seconda delle reazioni. Dopotutto mi dispiaceva vederli
tristi, così troncavo subito la cosa. Non mi aspettai
però, che il mio guscio, fatto di fredezza e compostezza venisse
dissolto da un uomo viziato, presuntuoso, egoista e talmente ingenuo da
affidarsi a chiunque gli si dichiari suo umile servo. Non riuscii
proprio ad ammetterlo a me stessa, agli inizi. Eppure... Ogni suo
sguardo era come una lama che mi perforava il petto, la sua
bontà, sapientemente nascosta, usciva fuori quando meno lo si
credeva possibile, la sua gentilezza disarmava, rendeva immune. E lui
rese immune me... Dipendente ormai di ogni suo più piccolo
respiro...
Sospirai per l'ennesima volta e voltai lo sgurdo verso quello
compiaciuto di mio padre, che non perse tempo a dire : - Bene,
sinceramente è meglio di quanto potessi sperare. Il re è
cotto di te Anna, sono molto fiero...- mi indirizzò uno strano
sorriso, tra il compiaciuto e il sorpreso - Continua così, come
stai facendo, cerca di non essere indiscreta, devi catturare il suo interesse....Ora, invece, sono molto curioso di vedere quale gioiello
ti ha mandato oggi, figlia... Non vuoi aprire il saccchetto?-
Come un automa risposi, -certo padre, lo apro subito..- E toccai quella
stoffa preziosa color sabbia che ricopriva un oggetto duro e metallico
al suo interno. Scoprii che mi regalò una spilla a forma di rosa
color oro, dentro la quale trovai incastonato uno zaffiro che emerse
nel suo splendore, una spilla talmente bella da far invidia alla
più ricca delle regine... Così bella che mi lasciò
a bocca aperta ed inspiegabilmente sentii i miei occhi inumidirsi,
così bella che anche mio padre e mio fratello, che si erano
sporsi verso di me per sbirciare, rimasero con gli occhi spalancati e
la bocca nel medesimo modo in cui pensavo fosse la mia...
- Oh Santo Cielo...- quasi singhiozzai, all'inizio, ma cercai di
riprendermi subito, scrutato dagli occhi penetranti di mio padre, che
non perse tempo a parlarmi
-Anna....- Sospirò- Ti prego non farlo...E' inutile che cerchi
di nascondere i tuoi sentimenti verso il re, i tuoi occhi sono
così brillanti quando salta fuori il suo nome, che quasi mi
preoccupo.-
Abbassai gli occhi quasi sentendomi colpevole dei miei sentimenti. -
Padre, sono semplicemente lusingata dalla sua generosità nel
regalarmi dei doni...Non puoi biasimarmi comunque, non ho mai ricevuto
doni così belli- Cercai di controbattere. D'altronde, era
già difficile ammettere a me stessa i miei sentimenti,
figuriamoci pensare che fossero così palesi...
Mio padre scoppiò in una risata, mentre mio fratello, rimasto ad
assistere alla scena, mi fissava con uno sguardo scettico. -Figlia
mia,- riprese sir Thomas- Ti leggo in faccia l' infatuazione che
provi per quello sciocco di un re - il suo sorriso si spense - Mi
auguro questa cosa non degeneri. Tu sai qual'è il nostro
piano,sai a cosa puntiamo. La nostra famiglia se lo merita. - Mi prese
per un braccio e mi costrinse a guardarlo negli occhi - Spero
vivamente per te che non ti innamori di una persona così viziata
e superficiale come Enrico, non voglio che i tuoi sentimenti
fossero d'intralcio alla nostra missione.-
Mi congelai sul posto. Mio padre, sapeva davvero essere crudele quando
ci si metteva d'impegno. Strattonai il mio braccio dalla sua presa e
freddamente gli risposi -Non temere, non succederà.-
Presi la lettera, la spilla e l'occorrente per rispondere alla
lettera e uscii di fretta fuori casa. Camminai a passi lunghi
fino ad arrivare ad un radura dove c'era un albero secolare. Mi
appoggiai al suo tronco e cominciai a singhiozzare. Dannazione, la mia
famiglia non aveva tutti i torti, non potevo permettere che i miei
sentimenti potessero impedire il reale scopo di tutta questa messa in
scena.Scivolai lungo il tronco, non preoccupandomi di sporcare il
vestito color panna, fino a sedermi ai piedi dell'albero, dando un
pugno sull'erba morbida e umida. Perchè, pensai, perchè
doveva succedere proprio a me...Sto diventando gelosa di chiunque lo
guardi, sto smaniando dalla voglia di abbracciarlo, vorrei averlo solo
per me...
Il flusso dei miei pensieri rimase pressochè il
medesimo, mentre con le lacrime lungo le gote, presi un foglio,
l'inchiostro, la penna, e risposi alle sue parole, con una calligrafia
resa leggermente imperfetta a causa della mancanza di un appoggio
stabile, in effetti era appoggiata sulle mie ginocchia.
Alla bell'e meglio scrisi: Mio
adorato re, la vostra gentilezza ed enorme generosità mi han
commosso il cuore. Non ho mai ricevuto dono più amabile e
prezioso del vostro, dovete credermi.
Ma essendo vostra umile servitrice e inferiore a voi non me la sento di
poter accettare tale dono...Non posso permettermelo poichè
il valore inestimabile di questa spilla è enorme, ed andrebbe
sul corpetto di donne molto più belle e sofisticate di me.
Credetemi, è la cosa più bella che abbia mai potuto
ricevere, ma non me la merito.
Vostra Maestà, basta il vostro sguardo su di me, per sentirmi
una donna degna di voi, anche se questa è mera illusione.
Non c'è nessuno alla vostra altezza.
Mi mancate tanto, mi manca il vostro sguardo, spero di rivedervi
presto. E sappiate che pregherò ogni giorno il Signore per Voi e
la vostra felicità. Non me ne vogliate se rispedisco a voi il
regalo, non sento di meritarlo.
La vostra umile servitrice,
Anna Bolena.
Non era un trucco, sapevo di non meritarla quella spilla. Era
troppo, persino per me. E qualche lacrima andò a bagnare il
foglio, lasciandolo umido.
Mi asciugai le lacrime e lentamente mi alzai, diretta di nuovo verso casa.
Una volta arrivata, chiamai il cocchiere, e salita sulla carrozza, mi diressi verso il palazzo.
-Prego, milady...- Disse il cocchiere mentre mi aiutò a scendere, e lo ringraziai.
A passo deciso mi
diressi verso le stanze del re, sicuro di non trovarcelo, per cui
affidai la mia lettera e la spilla alle sue guardie, raccomandando loro
di dare tutto ciò al re appena fosse tornato. Si lanciarono tra
di loro un lieve sorriso che mi fece innervosire, ma era meglio non
farvici troppo caso.
Mi girai, chiusi gli occhi per un momento e feci un profondo respiro,
andai a cambiarmi d'abito per dirigermi nelle stanze della
Regina, pronta a subire i suoi sguardi guardinghi , come se
avesse captato l'intesa tra me e il re.
Ho bisogno di vederti,Enrico...pensai, non ce la faccio più.
Salve,
ragazze. Innanzitutto rngrazio coloro che hanno letto
l'introduzione, e mi scuso di averci messo molto ad aggiornare. Unico
dilemma. Se trovate la storia interessante, lasciatelo un
commento per favore, anzi, anche se non vi piace, accetto qualsiasi
critica costruttiva. Vorrei capire se continuare o meno questa
storia.
Baci, Samantha.
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