La storia del nostro amore

di Johnlockistheway
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Salve a tutti!
Questa è la prima ff che scrivo e credetemi quando vi dico che io stessa sono molto stupita per averla alla fine pubblicata.
Bando alle ciance!
Per quanto riguarda la storia,preciso che il suo inizio è ambientato molti anni dopo la fine della quarta stagione e che è nata dalla mia assurda ossessione per le coppie impossibili mischiata a una fervida fantasia
Per finire,vorrei solo ringraziere in anticipo tutti quelli che leggeranno il mio delirio mentale e tutti quelli che decideranno (a loro rischio e pericolo) di seguirmi in questa avventura.
Un ringraziamento particolare a 
elfin emrys che è stata molto paziente con me e a cui dedico il personaggio di Estele.
Buona (spero) lettura!

                                                                                                                               La storia del nostro amore



Estele si guardò intorno,spaesata,ma poi si riscosse e disse : “Forza,andiamo!”.
Le sue amiche,compresa la piccolissima Meg,la seguirono a ruota,chiacchierando allegramente e scherzando.
All'improvviso,però,Amy,grande strega nonché migliore amica di Estele,si bloccò con un'esclamazione di sorpresa,essendo andata a sbattere contro quest'ultima che si era fermata di botto.
Questo divenne un problema quando Lauren andò a sbattere contro Amy e Katrina contro Lauren e così via creando una lunga catena di borbottii e di “Ah!” “Ahi!” “Fa attenzione!” “Non spingete!” “Basta!” che crearono un gran casino.
“Shhh! Silenzio!” esclamò a quel punto Estele,stizzita.
“Scusa...-fece Amy,ironica-Ma guarda che sei tu che ti sei fermata!”
“Già,infatti”sbottò Lauren,scuotendo i suoi lunghissimi capelli biondi.
Estele sbuffò a quel commento,alzando gli occhi al cielo,ma non disse nulla.
Lauren non gli stava simpatica,anzi,ma a causa dei loro poteri e delle lezioni per padroneggiarli che ne conseguivano,dovevano stare spesso a contatto,così aveva imparato a non reagire alle sue rispostacce.
Anche perché-le suggerì una vocina nella testa-se reagiresti le staccheresti la testa”
E,con questa consapevolezza e con la certezza di essere nettamente superiore a lei visti i suoi enormi poteri,trovò la forza di lasciar correre e dire pacatamente: “ Sì lo so,scusate,ma adesso silenzio”.
“Chè dobamo fare Shhh?” chiese la piccola Meg con la sua vocina sottile e la sua grammatica buffissima.
Estele non rispose e fece un cenno verso l'enorme ciliegio al centro del giardino,sotto il quale stava,apparentemente addormentato,l'oggetto della loro ricerca.
Era steso a pancia in su,con le braccia aperte e i palmi rivolti verso terra.
Stava a torso nudo e la pelle candida spiccava,in contrasto con il verde brillante dell'erba.
Gli occhi erano chiusi e una leggera brezza gli scompigliava i capelli corvini,ma lui non vi faceva caso.
Il pallido viso era illuminato da un raggio di sole,dettaglio che gli donava un'area angelica,quasi eterea,anche.
Estele fece un cenno alle amiche e,insieme,ripresero a camminare,in silenzio,questa volta.
Arrivato a pochi metri,il gruppetto si fermò,e rimase a fissare l'uomo in religioso silenzio.
Domme?”chiese Meg usando il pensiero per non disturbare.
La ragazza fece cenno di no.
Sapeva che non dormiva.
Lo sentiva.
Sentiva la potenza dell'energia.
La vedeva.
Vedeva l'energia scorrere sul suo corpo,passare dai palmi aperti alle braccia,salire fino al collo e soffermarsi sulle rosee labbra socchiuse.
La vedeva brillare sugli zigomi,tremolare sulle palpebre e gocciolare sulle lunghe ciglia per poi risalire verso le grandi orecchie,che lui odiava.
Spesso,quando era piccola,soleva raccontarle che le sue orecchie erano così perché da piccolo il suo amico Will aveva l'abitudine di tirargliele e visto che questo succedeva abbastanza spesso,esse si erano ridotte così.
“Ciao Estele” disse una voce riscuotendo la giovane dai suoi pensieri e facendo trasalire il resto delle ragazze.
“E ciao anche voi Amy,Lauren,Katrina,Elenie,Ginevra,Vivienne,Calien e Mary”continuò lui imperterrito,sempre con gli occhi chiusi.
“Oh,e ovviamente anche a te piccola Meg” finì,provocando un gran sorriso sul viso della bimba,che si era rannuvolato appena non aveva sentito il suo nome nella lista.
“Cosa vi porta qui?”domandò aprendo i grandi occhi color dell'oceano e voltando leggermente la testa per guardarle.
Estele gli sorrise “Tu,padre”.





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