A Sick Game

di ladymisteria
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Piange, Irene Adler.

Buffo come ogni volta che si è ritrovata a farlo, la colpa sia sua.

Di quell'uomo dalla pelle diafana e dagli occhi color del ghiaccio più puro.

Di quell'uomo che pur provando i suoi medesimi sentimenti non glieli esprime, terrorizzato dall'idea che se lo facesse il suo piccolo mondo -  il suo universo perfetto fatto di strane e discutibili abitudini - crollerebbe come un castello di carte davanti a una finestra lasciata aperta in una fredda giornata di settembre.

Irene piange, e vuole che anche lui lo faccia.

Che anch'egli provi quello che sta provando lei.

Allora si trova nuovi amici.

Gioca con loro come farebbe il gatto con il topo, per poi gioire della reazione dell'uomo.

Per poi vedere la sua mascella contrarsi impercettibilmente e le sue pupille restringersi sempre più.

E se anche lui finge di fronte a lei, Irene sa che una volta allontanatosi, l'uomo si chiuderà in un rigoroso silenzio, ferito.

Tornerà nel suo appartamento e torturerà il suo costosissimo violino con melodie cariche di rabbia.

Perché è così che vanno le cose, tra loro.

E' quello il loro rapporto.

Un gioco d'amore malato, dove ci si continua a fare del male a vicenda e dove nessuno vince mai.

E questo, ad Irene Adler, piace. 

 

 

 

 

Okay. Si tratta puramente di un momento d'ispirazione improvvisa, non ho idea di come possa essere venuto fuori e se la cosa sia anche solo lontanamente decente abbastanza da essere letta.

Me la lascereste una recensione, tanto per capire se è stata davvero una cattiva idea, da cestinare? =)

Grazie





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