Family Portrait
Le cose che
infastidiscono Sebastian sono pressoché infinite.
Odia la gente che
mastica a bocca aperta, la gente che arriva in ritardo ad ogni
appuntamento, la gente che continua a fischiettare l'ultimo successo
che impazza nelle radio.
Ma la cosa che
Sebastian detesta più di tutti gli esempi appena forniti
messi insieme sono le foto di famiglia.
Blaine, suo marito da
ormai sei bellissimi e felicissimi anni, è la causa
principale di questa sua avversione. (E forse anche delle altre.)
Ogni anno la famiglia
di Blaine obbliga il loro figlio prediletto a inviare una sua foto da
sfoggiare poi sul caminetto alle cene di gala, di beneficienza, di
Natale e via dicendo per almeno altri 365 giorni.
"È l'unico modo per
averti qui con noi da quando sei a Parigi con lui!",
dicono.
Sebastian vorrebbe
dire che è stato proprio il loro bambino a volersi
trasferire a tutti i costi a Parigi, ma tanto sa che non servirebbe a
nulla.
Così, ogni
anno, Sebastian è costretto a mettersi seduto buono sul
divano, vestito di tutto punto, e a sforzarsi di fare un bel sorriso
felice a favore di macchina fotografica. Il tutto, ovviamente,
abbastanza lontano da Blaine perché "insomma, è bello
vedervi insieme, però la gente potrebbe ancora scandalizzarsi".
E anche oggi Sebastian
è lì sprofondato sul divano, intento a fissare
suo marito che fa fatica a programmare lo scatto automatico della
macchina fotografica, regalo del padre di Blaine.
"Sai, tesoro, che a
zia Amanda è piaciuta tantissimo la foto dell'anno scorso?"
"Oh, che gioia, ne
sono davvero felice. Chi è già? Quella bionda
anoressica con due palloni sicuramente non suoi davanti?"
"No, quella
è la moglie di Cooper. Zia Amanda è quella dai
capelli castano chiaro, piuttosto bassina e che ride sempre."
"Ah, quella che tenta
di pizzicarmi le guance e sbaciucchiarmi ogni volta."
Blaine ridacchia e
corre a sedersi subito sul divano, accavallando le gambe con aria
sostenuta e sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori. Sebastian lo
guarda confuso e, prima che gli possa chiedere cosa stia facendo, sente
il click dello scatto.
"Ma dai! Potevi dirmi
che era pronta!"
"Ma se sono subito
corso qui ci sarà stato un motivo, no? Ecco, adesso tocca
rifarla."
Blaine e Sebastian
sbuffano all'unisono mentre il moro si rialza per riprogrammare la
macchina fotografica e cancellare la foto venuta male.
"Un giorno smetteremo
di farle, vero Blaine? Perché non è una cosa
carina. È una pacchianata e si vede lontano un chilometro
che è proprio una cosa finta."
Blaine squadra il
marito per una manciata di secondi per poi sbottare.
"A me piace. E poi
voglio far vedere a mio padre che abbiamo apprezzato il suo regalo. Sai
quant'è costosa questa roba? Fa pure i video in alta
definizione!"
Sebastian tenta di
mantenere il broncio, ma poi scoppia a ridere.
"Oh, credimi, apprezzo
davvero i video in alta definizione che registra. Potremmo mandargliene
uno di quelli, se vuoi. Magari quello in cui tu sei inginocchiato e io-"
"Sebastian!", urla
Blaine scandalizzato e Sebastian non può fare a meno di
roteare gli occhi.
"Dai, quando do il via
vuol dire che l'ho impostata e vengo subito sul divano e lei
scatterà, intesi?"
Sebastian emette un
debole sì e si mette seduto composto pronto a sorridere,
cercando di essere il meno forzato possibile.
"Via!"
Blaine cerca di
raggiungere rapidamente il divano, ma ci arriva solo di faccia dato che
inciampa clamorosamente sul tappeto.
Sebastian si precipita
ad aiutarlo evitando di deriderlo perché sa che poi Blaine
gliela farebbe pagare e una notte senza divertimento dopo una giornata
così faticosa non è proprio accettabile.
"N-non mi sono fatto
nulla", dice Blaine cercando di rimettersi in piedi.
"Lo spero tanto, non
riuscirei a stare con te se il tuo bel muso fosse irrimediabilmente
rovinato."
Blaine lo fissa e
scuote la testa mugugnando qualcosa molto simile a un insulto.
E i due vanno avanti
così per altri diversi tentativi.
Al terzo il corriere
suona il campanello, al quarto Sebastian ha l'assoluta
necessità di andare in bagno, al quinto Blaine sbaglia a
programmare e dopo cinque minuti di nulla sceglie di rialzarsi a
controllare proprio nel momento in cui la macchina decide di scattare.
Si stanno preparando
al settimo tentativo -al sesto Sebastian aveva la cravatta allentata e
gli dava proprio un'aria sciatta- quando il telefono inizia a suonare.
"Ti prego, Blaine, non
rispondere. Voglio finire questa cosa prima di morire di vecchiaia o di
noia! Sul caminetto metteranno la mia urna con le ceneri!"
"Potrebbe essere
qualcosa di importante!"
"Lasceranno un
messaggio in segreteria!"
"Non abbiamo
più una segreteria da quando hai iniziato a registrare quei
messaggi così inappropriati!"
"Richiameranno! Ti
scongiuro, non rispondere."
Ma Blaine non lo
ascolta e, dopo avergli fatto una linguaccia, afferra il telefono.
"Allora metti il
vivavoce, voglio proprio sentire chi disturba questo momento
così importante e speciale e-"
Blaine lo zittisce
posando poco delicatamente un dito sulle sue labbra.
"Pronto?
Sì, sono io. Sì, anche mio marito è
qui, siamo in vivavoce. Come dice? D-davvero? Oh..."
*click*
Quell'anno la famiglia
di Blaine riceve una foto che inizialmente li lascia piuttosto
perplessi: Blaine, con i suoi grandi occhi ambrati quasi pieni di
lacrime, è in piedi accanto al divano su cui è
seduto Sebastian, la cui espressione è confusa e sorpresa al
tempo stesso e un enorme sorriso spontaneo illumina il suo volto. I due
si toccano, le loro mani sono strette l'una nell'altra saldamente; un
gesto introvabile nelle fotografie precedenti, proprio come richiesto
dai genitori di Blaine.
Una lettera accompagna
la fotografia.
Cari
mamma, papà e tutti gli altri,
la
foto è stata scattata nel momento esatto in cui ci hanno
detto che, dopo un anno, la nostra richiesta di adozione è
stata finalmente accettata. Diventeremo papà!
Vi
vogliamo tanto bene.
Sì,
anche Sebastian.
Con
affetto,
Blaine,
Sebastian e Isabelle
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E così
arrivò il secondo giorno. E così
arrivò la piccola Isabelle, di cui avevo parlato tanto tempo
fa. :)
Vi
ringrazio tantissimo per le bellissime recensioni, oltretutto davvero
inaspettate! Mi sono quasi commossa, poi sono andata a mangiare del
gelato per tentare di ricacciare indietro i lacrimoni LOL
A domani
per il tema "kink", uhuhuh!
-violetsugarplum
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