Un biscotto è come la vita

di Lerax
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In uno di quei tanti paesini sperduti in mezzo ai monti,gira una strana storiella.


Tutto ebbe inizio con un gruppetto di 3 ragazzini che per motivi sconosciuti stava facendo un'escursione fra i monti.

Forse cercavano funghi o forse avevano perso il cane,ma ciò non ha importanza.

La cosa importante è che erano gli unici in quei monti,alla ricerca di un qualcosa che non riuscivano a trovare,quando dal cielo cominciarono a scendere grossi chicchi di grandine e numerosi fulmini saettarono sugli alberi,bruciandoli.

In pochi secondi si era scatenato un inferno e i tre,presi dal panico,cominciarono a fuggire cercando di evitare chicchi di grandine,fulmini e rami infuocati nello stesso momento,ottenendo scarsi risultati.

30 secondi dopo,con la stessa rapidità con cui era cominciata,la strana tempesta finì.

Nel fuggi fuggi non si erano preoccupati della direzione da prendere e adesso che erano scampati a grandine,fuoco e saette,un altro pericolo li minacciava.

Guardarono in tutte le direzioni,ma non vedevano altro che un'infinita distesa di alberi,foglie e rami.

Per l'ora successiva vagarono sconsolatamente in tondo.

Erano stanchi e affamati,lontani da casa,in un punto non definito di un luogo ancor meno definito.

La giornata giungeva al termine e il bosco diventava sempre più sinistro.

Gira e rigira,trovarono una specie di castello da cui proveniva un delizioso odore di torta-nel-forno e caramello-quasi-bruciacchiato.

Bussarono al grosso portone di legno,sperando che il padrone di casa fosse una gentile signora che avrebbe offerto loro un telefono da cui chiamare,una stanza in cui riposare ed eventualmente passare la notte e un vasto assortimento di dolcetti.

Aspettarono impazienti che qualcuno aprisse e quando ciò si avverò ebbero una sgradevole sorpresa.

Sull'uscio non c'era la simpatica vecchietta che speravano,ma quel che pareva un enorme biscotto ruvido di cioccolata,munito di arti.

Il biscottone assalì uno dei ragazzi e lo ricoprì con la con propria superficie biscottosa gracchiando “Adesso ti assorbo fino all'ultima goccia!!Bhuahaha!!”.

Il ragazzino cercò di divincolarsi,ma ben presto non ne fu più in grado.

Gli altri due erano rimasti pietrificati,non erano pronti ad affrontare un inverosimile biscotto di cioccolata vivente,avevano con se solo un torcia,qualche bottiglia d'acqua e un coltellino milleusi.

Nessuno dei tre fece più ritorno a casa.


MORALE:Se quei ragazzini avessero visto “Una Settimana da Dio” di Jim Carrey avrebbero saputo che la vita è come un biscotto,se ci piove si scioglie e viceversa!


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Ok,è una storiella insulsa scritta neanche troppo bene,ma è un ricordo della prima superioreXD





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