Piansi, non avevo altro modo per far capire al mondo, e a mio padre che non volevo mi leggesse quelle ridicole fiabe dove finisce sempre bene, ero stanca.. e a dirla tutta, un pò troppo grande, almeno spiritualmente per queste stronzate! ma ogni sera che tentava di raccontarmene una e non ci riusciva la sua espressione passava dall'eccessivo entusiasmo alla più cupa tristezza. Le fiabe non avrebbero dovuto aiutarmi a dormire? no. Mi disturbavano. I BAMBINI mi disturbavano.. Ma torniamo alla storia.. < Sicura, tesoro? > un velo, giusto un velo di speranza gli accarezzava il viso. Ma non mi feci commuovere, anzi, non lo guardai nemmeno, mi limitai a girarmi dall'altra parte del mio lettuccio decisamente TROPPO MORBIDO e chiusi gli occhi. Ma non dormii.. aspettai di vedere la solita triste scena di mio padre che, a passi trascinati accende la luce in corridoio, aprendo una fessura della porta.. quando finì.. potei dormire, dopo essermi dolcemente accoccolata nel caldo tepore delle coperte e nello stesso tempo, nel freddo abbraccio del mio cuore, ormai diventato una statua di ghiaccio, a causa sua. Solo a causa sua. Tutto questo casino l'aveva procurato lui! Soltanto lui! quel mostro! E la rabbia riusciva dal suo nido clandestinamente il mio cuore. La mia piccola mano strinse la parte del cuscino bagnata già dalle mie silenziose lacrime, poi mi stropicciai gli occhi e mi addormentai, consapevole che avrei passato ogni sera della mia vita così.
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