Vendicarsi

di VerenikiCaos
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Il corpo di Selene riposava privo di sensi sotto l’arida terra. Non sapeva la sua coscienza dove fosse finita,ma aveva appena scoperto dove il suo cadavere giaceva. Aveva gli occhi aperti,ma le sue palpebre non si erano mosse. Era ancora viva,ma non aveva il suo respiro per testimoniarlo. La terra stava ormai iniziando a nutrirsi di ciò che rimaneva di lei. Rimaneva solo un rottame,un ingranaggio rotto,qualcosa che non funzionava più. Non c’era nulla che lei potesse fare per evitarlo,ormai era costretta a scontare la sua meritata punizione. Non poteva fare altro che inginocchiarsi di fronte al suo castigo,e vivere ogni attimo della sua condanna. Il suo corpo lacerava,e la sua anima lo accompagnava. Il suo corpo si decomponeva insieme al suo spirito. Lei era lì,dove le cose di prima non se n’erano ancora andate. Era nel quarto mondo,dove la vita e la morte si mescolano insieme. Dopo la morte c’è vita,prima della morte c’è vita. Lei era morta,ma non era ancora in vita. Lei era nel baricentro del caos,e l’unico modo per uscirne era abbattere la sua stessa maledizione. Ma a lei non interessava ottenere la vendetta tanto agognata. Lei desiderava la pace,la sua libertà,e l’unico modo per ottenerla era vendicarsi. Solamente per questo bramava farla pagare a chi le aveva dato questa pena. Ora lei era lì,nel quarto mondo,dove non si è nell’aldilà,ma nemmeno nel regno dei vivi. Nel quarto mondo,dove si è costretti a trascinare tutte le proprie colpe come pesanti catene,e i ricordi non possono fare nulla,se non flagellarti. E’ una pena continua,e si è costretti ad attraversare questo cammino fino alla morte. Però,l’inganno è che si è già morti. La vendetta era l’unico modo per porre fine a tutto questo. Non avrebbe dovuto essere così ingenua,non avrebbe dovuto comportarsi come una bambina. Avrebbe dovuto capire subito che le favole non esistono,avrebbe dovuto scoprirlo prima che i lieto fine ci sono solo nelle illusioni. Selene faceva frullare tutti i pensieri che,credeva,avrebbe dovuto fare quando era in vita. Ma ormai era troppo tardi… Di lei rimaneva solo questo. Solo uno spirito senza corpo,un corpo senz’anima. Sapeva come fare per liberarsi,sapeva come fare per cancellare questa condanna eterna. E questo le faceva paura,molta paura…
 




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