Addio.

di laviatraversa
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Addio



C'erano serate che sembravano scacciare il freddo dell'inverno, risate che, invece, scaldavano il cuore e abbracci che, seppur radi, avevano la stessa consistenza del Paradiso. C'era il nostro essere così diversi, il nostro vivere dentro specchi che riflettevano luci differenti e al contempo complementari. E poi c'era quel volersi bene che mi lasciava ogni volta senza fiato perché sincero. E ancora c'erano promesse al sapore di vento, sguardi colmi di paura – domani, cosa ne sarà di noi domani? – e mani che si stringevano in cerca di un conforto che neppure noi sapevamo sarebbe stato inutile.
È con il cuore in mano, e nuovi orizzonti negli occhi umidi di lacrime, che sono quasi felice di dire addio.



Note dell'autrice: il mio personale addio ad amici che non si sono dimostrati tali. Un completo scempio, un ammasso di idee confuse. Ma sfido chiunque a vedere nitidamente se sta piangendo.





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