Amore e odio, così simili ma così opposti.

di Sophie Fireflies
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Capitolo I.

Continuava a piovere, quelle nuvole grigie stavano lì, imperterrite.
I miei capelli rosso fuoco continuavano a sfuggire dalle mie mani affusolate che cercavano invano di legarli in una classica coda.
Avevo gli occhi del colore del cielo dopo che il rossore del sole è tramontato.
Il mio nome? Isabelle Viola Woodstock.
Che stupido nome, lo odiavo quanto odiavo la scuola, quel triste edificio tetro in cui mi stavo dirigendo.
Mi ricordo quando, al secondo anno di liceo, avevo scritto la notte nel muro dell’entrata “Perdete ogni speranza voi che entrate”.
Non mi avevano beccato per un soffio tutto grazie alla mia migliore amica Caitlyn ma tutti la chiamavano solo Cat, tipo il gatto.
Aveva i capelli neri come la pece e gli occhi verdi come l’erba ben annaffiata destate.
La campanella suonò nell’esatto istante in cui io misi piede nella mia odiata classe.
Certo, i compagni erano abbastanza simpatici ma i professori… meglio lasciar perdere.
Mi sedetti e vidi tutti gli sguardi dei maschi rivolti a me.
Odiavo quando facevano così.
Certo, ero magra, gambe alte e flessuose,  una terza, ma io mi ritenevo solo accettabile.
Misi le cuffie e abbandonai il mondo: avrei seguito la lezione un altro giorno.
All’uscita arrivò Cat con la sua irrefrenabile simpatia e, ovviamente, iperattività.
Non stava ferma un attimo.
-VIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII INDOVINA?!? È APPENA USCITO UN ALTRO FILM DELLA DISNEY E LA PROTAGONISTA  È PRATICAMENTE SPUTATA A TE! SI CHIAMA RIBELLE, THE BRAVE! Andiamo a vederloooooooooooooooooooooo? Ti prego ti prego ti pregoooo- implorò lei senza neanche salutare facendo gli occhi da cucciolo.
Mi scappò un sorriso.
-Ci penserò- risposi. Lei subito iniziò a saltellare e saltò sul suo nuovo fidanzato.
Per quanto sembrasse avere dentro di se una bambina di cinque anni Cat aveva avuto molti ragazzi.
*Boom*
-Oh sta più attento!- dissi scorbutica.
Era un ragazzo alto, atletico, con gli occhi castani e i capelli biondo scuro.
-Scusa non ti ho visto.- disse lui con aria di superiorità.
-Oh sei quello nuovo? Bene fa più attenzione.- dissi avvicinandomi a lui.
-Altrimenti?- chiese con fare ironico.
Mi alzai in punta di piedi per arrivare all’altezza del suo viso.
Aveva il ciuffo da figo e una maglietta con la scollatura a V.
Non che stessi guardando i suoi addominali che trasparivano dalla maglietta aderente.
-Altrimenti saranno guai seri ragazzino.- sussurrai io .
-Ahahahah allora si. Ci vediamo ragazzina.- disse lui ridendo.
Io alzai il medio e lui mi sorrise salutando come se fossimo amici.
Cat si avvicinò.
-Chi era quel tipo?- chiese con voce diffidente.
-Uno stronzo palestrato.- risposi sorridendo.





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