Il canto delle parole perdute.

di myloxiloto
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E' uno di quei posti di tendenza per la gente con i soldi,un ristorante con una buona qualità di cibi sani e freschi e con una fantastica carta dei vini.
Lo ha scelto Chris,sapeva quanto a lei piacesse.
Ha pensato potesse aiutarli, a essere più lievi,meno rigidi. 
Voleva metterla a suo agio,ecco tutto.
Per una sera almeno. Tornare a casa meno pesanti insieme. Si chiede quando sono diventati così pesanti. Quando la fusione delle loro energie ha prodotto quella lega di pionbo. 
Ed eccola lì,la motivazione. 

Sembra stiano guardano la stessa cosa,i tovaglioli di carta colore rosso acceso sopra al piatto. 
La cameriera si avvicina,una nuova,chiede cosa hanno scelto. E' una ragazza carina,e molto giovane.
- Io vorrei una cotoletta primavera. 
La cameriera scarabocchia il suo bellissim blocchetto,decorato in pelle. A Chris la cosa pare esagerata.
- E tu?
Gaga si allontana con il corpo. Non le piace quel tu. Non ha scelto acora niente,non ha fame. Guarda la cameriera puntare Chris. 
Chris non è contento di quella situazione,dopo tutto l'accaduto con Gaga,vorrebbe dire alla ragazza di fare un passo indietro.
Quando si è chinata sul tavolo della coppia anziana per prendere l'ordinazione si è stirata come un gatto,facendo mostra del suo culo, e lui non ha potuto non realizzare che tipo fosse.
Ma a lui non poteva fregare niente di lei e del suo culo. Solo a pensare di passare una notte con lei li faceva venire il volta stomaco. 
A lui piacciano gli uomini,non le donne.  Ma Gaga.. 
Si batte un dito sul labbro guardando Stefani. Gaga sembra essere sparita,e ne sembra rimasta una ragazza qualunque. 
Ha paura che questa situazione con la cameriera possa farla pensare male,riportandola a quella notte, che possa di nuovo rompere quella poca fiducia che si era ricreata. 
Stefani rinuncia all'insalata. Ordina una zuppa di riso con verdure fresche. 
Se non fosse Chris non sarebbe lì, anche se l'avessero fatta soffrire di meno,davanti a quello.
Ma chi è quello? Quante volte gli è venuto di pensarlo,perchè uno s'infila in una tasca piuttosto che in un'altra? Solo per ritrovarsi così male.
Quante volte gli è venuto di pensarlo, chi ti conosce? Chi sei? Perchè devo stare male per te? Perchè devo sciropparmi tutto di te? I tuoi odori più intimi e il resto. La tua faccia delusa davanti a me. E poi delusa per cosa? Io non ti ho riempito di speranze e di sogni,dicendoti che eri l'unico,che eri l'anima gemella,dicendomi di continuo 'ti amo' per poi trovarti a limonare con una puttana. 
Chris guarda il vuoto davanti. Una cotoletta che passa e non è per lui. E' per l'anziano del tavolo accanto al muro. 
Stefani ci pensa.
Ogni volta che si ritrova lui davanti,che sente il suo nome in tv,o che lo legga su qualche giornale. Le sue spalle,quello spicchio di pelle che entra nella camicia,si chiede perchè non si è fermata,perchè non si è aretrata. 
Basta dire di 'no' a quel bacio. Basta dire 'abbiamo sbagliato tutto,tu sei gay cavolo!' ,aprire la porta e andarsene. 
Chris una volta le ha detto alla fine le persone fanno semplicmente quello che vogliano fare.
Ed è così che ha fatto quella sera. Ha fatto quello che voleva fare,a seguito il cuore. 
Aveva sognato per lungo tempo quel bacio. 
Aprire la porta e andare via,dire di no, sarebbe stato solo un ennesimo sbaglio.




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