Volo
Volo, cammino, entrambi o forse
nessuno.
Passo sopra (sotto?) palazzi strade camini
Nessuno mi nota, forse solo chi riesce ancora a
Immaginare che esisto anche io, come loro.
Come voi.
Chi sono? meglio, cosa sono?
Non esisto, ma vivo sempre
Non ricordo il mio nome (ne avevo uno, forse)
Non conosco nessuno qui, nemmeno prima
Nemmeno altrove.
Guardo esseri, legati a poche dimensioni
Incollati a ciò che costruiscono
Incapaci di immaginare.
Non più almeno.
Li vedo e non capisco
Come possano rimanere legati al suolo
Come?
Mi mostro a loro ma,
Nessuno mi nota.
Dopo eterno silenzio una voce rintocca
“mamma, quello è un angelo?”
Volo via,
mi spaventano.
troppa immaginazione c’è nei
loro occhi
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