Titolo:
Stray Thoughts and Sleeping Angels
Traduttore: bacinaru
Autore: Daylight
Link originale: Qui
Personaggi: Sam, Castiel.
Rating: Giallo
Avvertimenti: Flashfic
Disclaimer: I personaggi descritti non mi
appartengono e la storia non è scritta a fini di lucro.
Riassunto: "C’è un
angelo addormentato sul divano."
Note: La traduzione appartiene al
Stray Thoughts and Sleeping Angels
C’è
un angelo addormentato sul divano.
Pensieri come questo colpiscono Sam a volte.
C’è un angelo addormentato sul divano.
C’è un angelo seduto sul sedile posteriore
dell’Impala. C’è un angelo che parla al
telefono, leggendo le note della sua ricerca, esaminando la carta da
parati del motel a basso costo, dando al fratello di Sam uno sguardo
disgustato, come Dean cerca di aiutare con la loro biancheria sporca.
Castiel è essenzialmente un membro della famiglia, ora, e
Sam a volte dimentica solo quanto è strano per un angelo
essere parte della loro vita quotidiana; poi quei piccoli pensieri si
insinuano e glielo ricordano.
C’è un angelo addormentato sul divano.
I suoi capelli costantemente mossi dal vento sono ancora più
incasinati del solito. La barba sempre presente in cinque giorni si
staglia contro la sua pelle pallida, e ci sono borse scure sotto gli
occhi, ma questo non è insolito. Castiel appare spesso come
se fosse sul punto di un esaurimento. Almeno ora sta riposando un
po’.
Una trapunta sbiadita è rimboccata attorno a lui. Sam pensa
che appartenga alla madre della defunta moglie di Bobby. Lei non
avrebbe mai creduto chi stava tenendo al caldo ora. Aggiunge un tocco
di calore domestico alla scena tra la polvere nascosta nella confusione
del vecchio cacciatore.
C’è un angelo addormentato sul divano.
Solo che lui non è tanto addormentato quanto inconscio. Sam
può vedere parte delle bende bianche che coprono il petto e
le braccia che spuntano fuori da sotto la coperta, tutto ciò
che è visibile dopo ore di lavoro piene di cuciture e
guarigioni, panico e urla.
Sam può ancora vedere il dolore nelle linee attorno agli
occhi ben chiusi di Castiel.
Non aveva mai saputo cosa sarebbe successo se un branco di hellhounds
avesse messo un angelo con le spalle al muro. Ora, vorrebbe davvero non
averlo mai saputo.
C’è un angelo addormentato sul divano.
E Dean è seduto sul pavimento, la testa appoggiata contro il
bracciolo del divano, gli occhi chiusi. Le sue braccia sono poggiate
sulle ginocchia piegate, il sangue sulle sue mani deve essersi
asciugato mentre è stato seduto lì.
C’è del sangue schizzato anche sulle braccia e
delle macchie sulla T-shirt grigia e i jeans logori. Quel sangue
verrà via comunque. Sono diventati molto bravi a rimuovere
le macchie di sangue.
C’è un tremito lieve delle dita insanguinate di
Dean, ma Sam non lo dice.
C’è un angelo addormentato sul divano.
E Sam si trova sul lato opposto della stanza a guardare
l’ascesa e la caduta del suo petto, senza sapere neanche che
cosa significhi respirare per un angelo.
Bobby se n’è andato un’ora fa per un
necessario rifornimento di forniture mediche. Prima di andarsene ha
detto a Sam di tenere d’occhio sia Cass sia suo fratello. Sam
sa che dovrebbe dire a Dean di ripulirsi, prendere un bicchiere
d’acqua e qualcosa da mangiare, ma Sam non dice una parola.
C’è un angelo addormentato sul divano.
E lui non intende lasciare il fratello finché non si
risveglia.
|