Nickname:
Shizue Asahi
Titolo: We’re crashing like waves
Personaggi: Regulus Black, Marlene McKinnon
Genere: Malinconico, Sentimentale
Avvertimenti: Crack Pairing, drabble,
What if, Missing Moments
Raiting: verde
NdA: si tratta di una potenziale scappatella di Marlene e
Regulus. Ho immaginato un loro incontro clandestino durante
l’estate, prima che
terminino gli anni di scuola. La frase di Marlene è riferita
al fatto che si
rincorrono, poi si scontrano e si fanno male, ma continuano a farlo.
We’re
crashing like waves
Immerge
i piedi nell’acqua e rabbrividisce. I capelli le
ricadono sulle spalle esili, il sole le arrossa la pelle e la costringe
a
socchiudere gli occhi.
Regulus le sfiora un braccio e Marlene gli sorride poco
convinta, osservando il sole calare all’orizzonte. Non
è mai stata così
tranquilla; Regulus si aspettava che lo trascinasse in mare e che gli
schizzasse addosso l’acqua fino a inzupparlo.
La osserva fissarsi i piedi.
-Che c’è?- le chiede vagamente allarmato.
Marlene solleva appena lo sguardo – Noi siamo come le onde-
spiega –Ci schiantiamo sulla sabbia e poi ci ritiriamo come
se nulla fosse.-
-Mi
piace schiantarmi- mormora, ma gli occhi di entrambi sono lucidi.
***
Prima Classificata
Grammatica.
4,9/5
Impeccabile. Soltanto in questo periodo “Non è mai
stata così tranquilla, si aspettava che lo trascinasse in
mare e che gli schizzasse addosso l’acqua fino a
inzupparlo” non sono riuscita a capire la concordanza
dell’articolo e del verbo che ho sottolineato. Sono i
pensieri di Marlene, ma chi avrebbe potuto trascinare chi in mare? Non
so se sono stata chiara. Comunque ti ho tolto soltanto uno 0,1 ,
perché può essere stato un errore di scrittura o
soltanto una mia incomprensione, quindi non voglio penalizzarti per
nulla.
Stile e lessico.
10/10
Semplice, ma d’impatto. Trascina il lettore dalla prima alla
centodecima parola.
Mi piace, e calza a pennello, l’uso della terza persona.
Sei riuscita ad inserire in una drabble descrizioni, pensieri, dialoghi
e tante emozioni. E questo senza dare al lettore l’idea di un
insieme di troppe cose per così poche parole. È
equilibrato!
Originalità.
10/10
Come potevo non darti il massimo? Non ho mai letto di questo pairing
(ma già lo amo *.*) e, anche se lo avessi già
incontrato, ne hai parlato in modo niente affatto banale, dolce ma allo
stesso tempo malinconico, e credo che in giro ci siano poche drabbles
come la tua.
Complimenti!
Caratterizzazione personaggi.
10/10
Partiamo da Regulus. Caratterizzare un personaggio in sole cento parole
o poco più non è sempre semplice, soprattutto se
non ci si vuole limitare ad una descrizione a carattere introspettivo.
La drabble si concentra soprattutto su Marlene (correggimi se sbaglio)
e sul loro stare insieme. Io ho individuato tre frasi che fanno
riferimento a Regulus.
1. Regulus la osserva fissarsi i piedi.
Questa breve frase fa capire molto del personaggio. Regulus
è un ragazzo attento, un osservatore. Il suo occhio vigile
scruta ogni mutamento di ciò che ha attorno e, di
conseguenza, anche della ragazza che spesso è al suo fianco.
2. -Che c’è?- le
chiede vagamente allarmato. Come ho scritto poco fa, Regulus
è un osservatore. Dopo aver visto Marlene guardare i suoi
piedi capisce che c’è qualcosa che non va. Si
spaventa, si chiede cosa sia potuto accadere, se quello stato sia
dovuto ad una sua azione e se può fare qualcosa per
risollevarle il morale.
3. -Mi piace schiantarmi- mormora, ma gli
occhi di entrambi sono lucidi. Questa frase andrebbe divisa in due
parti. Prima Regulus rassicura Marlene. Lei non è sola, lui
non la lascerà. Anche se il loro è un rapporto
particolare, sempre in movimento (come le onde) nessuno dei due
può farne a meno. La seconda parte riguarda entrambi i
personaggi e i loro occhi lucidi. Il tuo Regulus è proprio
come lo immagino io. Un ragazzo premuroso, che per la sua giovane
età fa scelte particolari. Ma quelle lacrime e le attenzioni
che ha nei confronti di Marlene ci fanno capire la sua vera essenza,
quella di un ragazzo che non può essere un Mangiamorte.
Marlene credo sia molto simile a Lily Evans e a tutte le altre ragazze
diventate donne durante la Guerra Magica. Ha paura, come è
ovvio che sia, ma deve dimostrare di essere forte. Con Regulus
può lasciarsi andare, tra le sue braccia si sente protetta.
Tuttavia non può lasciarsi cullare nelle sue braccia che
occasionalmente. Il loro è un amore impossibile,
appartengono a due mondi diversi che non possono incontrarsi [okay,
forse ho detto una baggianata. Nelle mie storie Marlene è
sempre Grifondoro (o comunque non Serpeverde) oppure Babbana. Ma ne ho
parlato così spesso che ormai non so più se sia
vero o frutto della mia fantasia. In questo caso, elimina quello che ho
detto!]
Beh, se non lo avessi capito, il punteggio per la caratterizzazione
è pieno. Ottimo lavoro!
Giudizio personale.
10/10
Mi è piaciuta davvero tanto. Si provano due sentimenti
contrastanti leggendo questa drabble.
Malinconia, per una storia d’amore che sa
dell’impossibile, per quel velo di tristezza che attraversa
tutta la drabble.
Ma, accanto alla malinconia, che la tranquillità.
Tranquillità che viene naturale leggendo della dolcezza del
loro nonrapportomainfondopirapportodiunrapportoveroeproprio e, come
Marlene è serena al fianco di Regulus, così lo
è anche il lettore.
È riuscire a trasmettere a chi legge i sentimenti dei
personaggi è una gran cosa, davvero.
Utilizzo canzone.
5/5
Ottimo. Non soltanto tutta la drabble si basa sulla frase della
canzone, ma anche la relazione fra i due. Poi mi hai sorpresa. Da una
canzone come questa dei Simple Plan di solito ci si aspetta qualcosa di
leggero, senza problemi, invece tu hai cercato nella canzone una frase
e le hai dato profondità, per trasmetterla poi alla drabble.
Totale: 49,9/50
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