Camminiamo su strade maledette

di Randagia
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Pensieri suadenti di indubbia morale
nutrono la mente di fame rabbiosa.
Colmi di sudore i segni del tempo,
in un bacio riversi ogni cosa.
Non lasci spazio all’amore,
ha divorato ogni cosa il dolore.
I pensieri fiabeschi sono codardi,
guardi avanti cercando l’errore,
non ti lasci sognare, non più.
Sporchi il viso di sudore, foga, fame,
non di lacrime, ormai perse nei ricordi.
 
Affamati di tutto, sazi di niente,
bestie violentate e sole camminiamo
su strade sconnesse e maledette,
già calpestate troppe volte.
Allo sbando, senza freni, senza meta.
Unica forza è la traccia dell’infanzia,
così vicina da sentirne l’odore,
quest’incoscienza, forza perversa,
ci spinge in avanti e in avanti andiamo.
Camminiamo malgrado il dolore infernale,
sanguinanti, pesti, maldestri, vivi.




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