Calore

di Marina Ka_Fai
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Un bicchiere. Quindi due. Poi tre. Prosit! Come dicevano gli antichi? un buon fiasco di vino da bere in compagnia ci sono motivi di malinconia
-Nicolas, ne vuoi?
Il calore invadeva il corpo rilassato e le membra irrigidite. Compensava ciò che aveva perso, ciò a cui aveva rinunciato. Chiuse gli occhi e penso al passato. Sua madre, Rosalie e lei affamate. Il freddo che rendeva le dita viola. Ma la casa emanava calore, amore, scaldata dai loro cuori.

Poi Jeanne aprì gli occhi.
Contemplava quello che aveva. Una casa, un marito-schiavo, gioielli, vestiti, soldi. Viveva come voleva finalmente! Lei, una discendente dei re di Francia! Lei non ha più bisogno questo calore illusorio! Il fuoco ardeva nel camino, la passione la consumava, l'alcol scaldava la gola, i vestiti tenevano la temperatura del corpo stabile e, vista la visibile erezione di Nicolas, il calore avrebbe potuto raggiungere un livello ancora più alto. Il calore immaginato dai poveri e il sentimentalismo la disgustavano ora. La povera Lamorliere di una volta era morta, la nobile La Motte l'aveva sostituita.


Son Jeanne, non rimpiango nulla.





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