Lo strano mondo di Annie

di Elisewin write
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Caro Finnick, 
non so perché ti scrivo, ma si sa, io sono pazza, pazza di dolore.
Spesso cado nel mio mondo distorto e ci trovo oblio. Riesco a immaginare la tua voce, così soave, gentile, calda, rassicurante, trasformarsi un urlo. Immagino sempre la tua voce in punto di morte. Hai urlato? Hai pregato? Cosa hai fatto? Ci sarei voluta essere. Cos'è stata l'ultima cosa che hai visto? Gli occhi di un ibrido? A cosa ti sei aggrappato? Hai deciso di essere forte? Cosa hai fatto? 
 
Così me ne rimango qui, nel mio oblio. 
 
Poi, di nuovo la tua voce, o comunque una voce simile alla tua. 
E' tuo figlio Finnick, è bellissimo. 
Lui mi sussura parole di conforto e io mi ci aggrappo con tutta me stessa, amore. La sua voce ultimante è diversa. E' un bellissimo adolescente, e giorno dopo giorno mi ritrovo a osservare come la sua voce stia diventando simile alla tua. Sta perdendo i lineamenti dolci da bambino (quello che mi chiedevi "Mamma, mi parli di papà? Mi racconti di che uomo importante fu?" e io gli devo ricordare che lo sei tutt'ora, importante....), e Finnick, potessi vederlo! I tuoi zigomi, la tua mandibola bene delineata! Ma amore mio, ogni volta che esco dalla trance, e me lo trovo davanti, lui solleva i suoi, tuoi occhi su di me. Ed è come se mi stessi guardando. Gli stessi occhi che sembrano aver condenzato l'oceano in due iridi, il contorno regolare e elegante, le macchie di varie tonalità, gli stessi ghirigori blu che volteggiano in uno specchio fatto di macchie verdi e azzurre. 
Osservano con occhi curiosi la vita. Mi guardano con uno sguardo così amorevole!
Ti rendi conto Finnick?! E' uguale a te, a parte le labbra, quelle sono come le mie. E i capelli, non so da chi abbia preso. Ma va bene, mi ricorda che non sei tu, bensì il frutto di un amore squassato dalla guerra.
 
Perché la vita era più facile con te, era più facile profondare in un mondo di profumi.
Tua, ancora adesso e per sempre, Annie. 




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