Lettere da Hogwarts

di _Crucio_
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Ninfadora Tonks era in camera dei suoi genitori a specchiarsi.  La piccola bambina cercava il colore di capelli che più si abbinava al suo nuovo vestito marrone. Per lei, quello era un giorno importante, perciò doveva essere perfetta ed elegante. 
Il tempo passava come i fogli di un libro, e come le parole, i capelli della bimba cambiavano colore,lunghezza e acconciatura. Probabilmente avrebbe passato ore in quella stanza a provare ogni colore immaginabile, ma il tempo stringeva e lei non poteva attardarsi.Non alla sua festa.
-Ninfadora.- chiamò la madre.- gli ospiti sono arrivati, e ti stanno aspettando in tinello!-
La Metaformagus sbuffò sentendo menzionare quel nome, e dipingendosi il volto di un candido sorriso scese le scale.
-Mamma.-esordì -non ho l'abito adatto.-
-Sciocchezze!-rispose lei trillante.- Sei stupenda!-
-Per te sono sempre stupenda.- brontolò lei,ben attenta a non farsi sentire dalla madre.
Così facendo, si avviò alla stanza accanto, accompagnata da un "oh" di meraviglia.
Da una camera fredda e triste come l'inverno,la madre era riuscita a trasformare il tinello in una magnifica Sala da Ricevimento.
Palloncini colorati si adagiavano soavemente sul soffitto,schizzi di coriandoli emergevano magicamente dal pavimento,vassoi colmi di cibarie e bevande aleggiavano in aria, seguendo chiunque schioccasse le dita.
La bambina si avvicinò alla madre,esterrefatta.
-L'hai fatto tu tutto questo,mamma?- chiese basita, senza preoccuparsi di nascondere la sorpresa.
-Sì piccola mia, io e tuo padre.- rispose la madre alla figlia.
-Dov'é papà?- domandò Ninfadora,vergognandosi di non averlo chiesto prima.
-Ted è a lavoro, ma tornerà prima che la festa finisca.- garantì Andromeda. Poi, mandò sua figlia a salutare gli invitati.
I ricevimenti durarono un'ora, o così sembrava alla piccola Dora, gli ospiti non finivano più e la sua mano indolenzita chiedeva pietà.
Più tardi ebbe il tempo di assaggiare le pietanze che calme volavano all'altezza della sua vita,e di degustare le bibita gassate che suo padre si era procurato dalla Londra Babbana.
Dotate di bizzarre etichette dai titoli più svariati come "Coca-Cola" o "Fanta", le bottiglie erano stregate in modo tale che si riempissero da sole,in automatico. Spinta dalla curiosità,assaggiò un bicchiere di una bibita chiamata "Sprite" e colma di disgusto, la sputò fuori dalla finestra,trasformando i suoi capelli verde acido. Solo quando si sciacquò la bocca con la Burrobirra, i suoi capelli tornarono beige, in tinta col suo vestito del medesimo colore.
-Tutto bene?- domandò un ragazzo occhialuto e grassoccio che aveva assistito alla fulminea metamorfosi.
-Si,grazie Frank.- tossicò Ninfadora, senza guardare il bambino.
Frank,deluso dalla scarsa confidenza riservatovi,se ne andò via, deluso.
Fu in quel momento che nell'aria rimbombò un suono di trombe, magico perché non c'erano musicisti in sala, e la madre entrò in modo regale reggendo un cuscino vellutato.
Sul cuscino ricamato d'oro stava appoggiata una lettera scritta in verde, e con lo stemma di quattro animali.
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Questa fan fiction la dedico a una mia amica del Gdr Ninfadora's Rc Tonks.
Spero che vi sia piaciuta,
 vostro 
   Severus




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