Nota
autrice
Sinceramente, non
credevo proprio di arrivare prima al mio primo contest.
Ero poco convinta
delle mie capacità e della trama di questa
Fanfiction, se così la si può definire.
Anche le altre
partecipanti sono state bravissime e non vedo l'ora di riuscire a
sedermi, a leggere e a commentare la loro storia.
La scuola non me
lo permette e ora, vorrei passare solo un pò di tempo con la
mia migliore amica, prima che si trasferisca per sempre a molti
kilometri di
distanza.
Mi scuso per le
mie innumerevoli assenze.
Ora vi lascio alla
fic, sperando che vi piaccia.
Questi qui sotto
sono i risultati... a dir la verità non sapevo se includerli
o meno, perchè ho letto altre ff strutturate in questo modo.
Ad ogni modo
farò una prova.
Buona lettura
;3
Grammatica e sintassi: 9/10 Si vede
chiaramente che conosci la grammatica. La punteggiatura è al
posto giusto e non si notano particolari errori nel coniugare verbi o
nello svolgere delle frasi, che risultano quasi sempre scorrevoli e non
aggrovigliate, quindi giusta parsimonia di virgole e in generale buon
uso della punteggiatura, con periodi brevi.
IC e caratterizzazione
personaggi: 10/10 Sono
tutti caratterizzati bene. Shade è semplicemente…
Shade XD Maniaco (bella la colata del naso XD) e ha la
sensibilità di un sasso, anche se “quelle
parole” ne sono valse la pena e sono servite a valorizzare la
bellezza Fine. Hanno avuto la loro utilità.
Originalità:
4/5 Un
viaggio in una villa al mare è un classico ma è
molto carina l’idea del problema costume.
Attinenza alla traccia
data: 5/5 Assolutamente
ok! Traccia seguita in maniera impeccabile.
PUNTEGGIO FINALE: 28/30
Nel complesso, devo farti i complimenti. La tua fan fiction mi ha messo
allegria proprio come un estate al mare passata insieme agli amici. Ti
meriti proprio il primo posto!
UN
COSTUME NUOVO PER FINE
-Fine!-
esclamò Lione, salutandola.
-Lio!- rispose, correndo
verso di lei.
Appena le fu davanti, la
rossa appoggiò le mani sulle ginocchia e ansimò
per lo sforzo appena compiuto in quella calda giornata di luglio.
- Sai Fine... i miei
genitori mi hanno regalato una villetta sulla costa occidentale.. ti
andrebbe di venire qualche giorno? Così andremo al mare!
Ovviamente devi portare anche Rein!-
- Certamente!Mi
piacerebbe tanto staccare dalle lezioni della scuola.- rispose dopo
essersi ripresa dalla faticaccia. -Quando? E chi verrà?-
- A partire dal 20
luglio. Potrete restare tutto il tempo che vorrete e, ovviamente,
verranno tutti-
terminò, lanciando un' occhiata allusiva all'amica, che
arrossì pochi secondi dopo aver compreso.
-Ci saremo!-
Era una caldissima serata di luglio e i grilli disturbavano chiunque
con il loro fastidioso e stridulo canto. Rein, in camera sua, leggeva
una rivista di moda mentre la gemella fissava, appoggiata alla
finestra, le innumerevoli stelle nel cielo blu-nero, cercando
di contarle.
Si rilassò, godendosi quegli istanti di pace e calma, quegli
unici momenti che, quell’anno, le erano stati concessi dai
genitori. Dopo queste non-meritate
vacanze l’avrebbero rinchiusa dentro il castello e Camelot
l’avrebbe preparata per affrontare l’ impresa
più eroica che uno studente dell’accademia reale
avesse mai dovuto affrontare: esami di riparazione.
Erano tutti stati promossi tranne lei, per il momento. Era una delle
poche sfigate che andavano ancora in giro per l’accademia per
seguire quei dannati corsi di recupero.
Che poi erano pure tremendamente affollati. Soprattutto quelli di matematica e di chimica, le materie
per cui stava studiando duramente o,
almeno, così credeva la vecchia Camelot.
Immediatamente tolse quei pensieri negativi dalla testa e
pensò alla giornata di mare che aveva trascorso con i suoi
amici. Era stata una giornata bellissima, il mare una tavola e
l’acqua era abbastanza calda. Peccato che le cose alla fine
fossero cambiate.
Aggrottò le sopracciglia e storse la bocca, trasformando la
sua espressione serena e tranquilla in una arrabbiata.
Scosse la testa violentemente, maledicendosi per aver accettato
l'invito di Lione.
Non sarebbe mai più andata al mare con tutti o, per lo meno,
si sarebbe tenuta alla larga dalla spiaggia perché
un principe di sua conoscenza aveva fatto "apprezzamenti"
molto espliciti e molto poco carini
sul suo costume.
D’accordo che Shade le piaceva, ma quando
faceva così era estremamente irritante e persino capace di
gelare anche l’acqua in una calda giornata d’estate.
Strinse i denti al ricordo, pensando che, in un certo senso, forse
aveva ragione.
"E no!" si disse in testa sua "La prossima volta
sarà diverso!"
Era il tramonto e il
caldo di quella giornata afosa di luglio si era attenuato parecchio.
Fine corse incontro all'
amica Altezza con un pallone gonfiabile in mano e con i suoi fidati
sandali
con i girasoli,
perfettamente intonati con il costume intero rosato.
-Non vedo
l’ora di mangiare quello che ha preparato il cuoco!-
esclamò accelerando il passo, già pregustando le
leccornie che i camerieri avrebbero servito a cena.
La leggera brezza marina
le scompigliò i capelli, ancora legati in quei buffi codini
bassi
tutti arrufati, mentre
correva in riva al mare per raggiungere i suoi amici e tornare alla
villa di Lione.
-Fine?- la
chiamò Altezza,corrugando la fronte -Ma non ti stancherai
mai di quel costume?-
-A me piace- rispose
sorridendo e prendendo i lembi della gonna.
-E certo che le piace-
s'intromise la voce profonda di Shade, che teneva sotto le braccia
l'ombrellone.
Lo guardò da
cima a fondo, incantandosi alla vista di quei pettorali a tartaruga
abbronzati. - E' ancora
una bambina e quel
costume è adatto ad una bambinetta - concluse lui, mentre
tutti incominciavano a ridere.
La principessa lo
fissò, tremendamente in imbarazzo per poi arrossire
vistosamente e ridere come gli altri per non destare sospetto.
Ma, in cuor
suo, voleva sprofondare sotto cumuli e cumuli di sabbia.
O annegare.
* * *
-Allora.. domani dove ci
mettiamo?- chiese il principe Solo -Vicino agli scogli o sulle pietre?-
Fine
ingurgitò una vongola.
Tutti indossavano abiti
leggeri ed informali: i ragazzi una camicia e un pantaloncino di jeans,
mentre
le ragazze dei vestitini
con motivi floreali ed i capelli legati in alte code, ad eccezione di
Fine, che
aveva riprodotto i
soliti codini sbarazzini.
Per quale motivo Shade
le aveva fatto quel "complimento"?
Forse la odiava?
Oppure stava solamente
criticando il suo abbigliamento da bambina?
Eppure, in accademia non
faceva riferimenti a quello che indossava.
Giocò con il
guscio della vongola.
-Hey, Fine? Mi stai
ascoltando?- le chiese la gemella, mentre le passava una mano davanti
agli occhi per farla risvegliare.
-Eh?- chiese,
guardandosi intorno -Cosa stavi dicendo?-
Shade
borbottò qualcosa e bevve un po’ d'acqua, mentre
Lione la guardava stranita.
-Ho detto: dove vuoi
andare domani mattina? Vicino agli scogli?-
-Decidete voi... tanto
io non vengo.-
-E perché?-
chiese Milky, dispiaciuta.
-Non mi sento tanto
bene...- dichiarò toccandosi la pancia -credo che le vongole
mi abbiano fatto male..-
-Ci dispiace tanto ..
domani sera mangeremo qualcos'altro- promise Lione, da capotavola.
-Ora se non vi spiace,
andrei a dormire.-
Salutò tutti
e andò in camera sua, mentre gli occhi si facevano sempre
più lucidi.
Shade fissò
il suo piatto.
Non aveva assaggiato
nulla se non qualche piccola razione di pesce.
Possibile che le sue
parole l'avessero ferita a tal punto?
E ora, se ci pensava, a quel troglodita gliel'avrebbe fatta pagare fino
a fargli uscire il sangue dal naso.
Non si trattava la gente in quel modo.
No, no!
Aveva quasi sedici anni ed era giunto il momento di cambiare. Peccato
che non ci riuscisse.
A risvegliarla da quei pensieri fu Rein che entrò nella
stanza senza bussare.
Dolcemente richiuse la porta dietro di lei e si avvicinò
alla gemella, ancora seduta sul davanzale della finestra.
-Ho detto a Bright che non vado a fare la passeggiata con lui, stasera-
disse.
Fine la guardò stranita. -E per quale motivo?-
-So che stai male per quello che ha detto Shade oggi..-
-Rein .. io ... -
-No, fammi finire. E non dire che non sei giù! L'ho visto
chiaramente. Non hai toccato cibo
stasera ed eri assente dalla conversazione ...- spiegò,
dandosi una spinta e sedendosi accanto a lei, mentre la rossa le faceva
spazio ritirando le lunghe gambe distese sul davanzale di marmo.
- Seriamente, Rein- la interruppe - secondo te quel costume era davvero
paragonabile a quello di una bambinetta?-
La turchese distolse gli occhi e fissò un punto nel giardino
sotto la finestra.-Bhe..ecco..-
-Voglio la verità. E accetterò solo quella.-
-Devi capire che hai sedici anni, ormai. E quel costume è,
si, da bambina. Ne devi comprare uno nuovo, che ti valorizzi-
-Io non voglio fare shopping- protestò.
Rein scese dal davanzale e si avvicinò al costume, poggiato
malamente sulla sedia della scrivania.
-E adesso come la metti?- chiese, dopo averlo preso tra le mani e
averlo strappato.
La stoffa rosa cadde a terra, velocemente, senza che Fine ebbe tempo a
sufficienza per realizzare l'accaduto.
-R-Rein !- sussurrò sconvolta -Che diamine hai combinato?-
-Ora lo fai shopping?-
-Credo che tornerò a casa domani stesso-
-E non vuoi vendicarti di Shade fino a fargli uscire il sangue dal
naso?-
-Hey! Ma come diamine facevi a sapere che volevo fargli quello?-
-La tua sete di vendetta si sentiva fino in camera mia-
spiegò, buttando a terra l'altra stoffa del costume che gli
rimaneva tra le mani. -Allora.. ci stai?-
-Eh? Se proprio insisti...- accettò.
Infondo, farla pagare a Shade era un passatempo migliore del contare le
stelle.
-Domani mattina svegliati presto che dobbiamo trovare un costume sconcertante-
Poi le diede un bacio sulla fronte, augurandole la buona notte e
tornò in camera sua
per farsi un'altra doccia, per essere più profumata per
Bright.
"E' malata ..." pensò "malata di Bright e dello shopping".
Si mise il pigiama, accese la ventola e si addormentò.
***
L'orologio
segnava le sette in punto. La sveglia era suonata da circa venti minuti.
Fine aprì stancamente prima un occhio e poi l'altro, alzando
il busto per
controllare in che stato fosse il letto.
Un raggio di sole le colpì gli occhi, costringendola a
coprirli con il braccio.
-Sono. Una. Donna. Morta-
sussurrò, capendo che la stanza era un gran disordine e che
era completamente in ritardo.
Le coperte erano completamente cadute a terra, i cuscini d'abbellimento
erano tutti sotto al guanciale e il suo pigiama, o meglio, la sua
camicia da notte, non copriva neanche più la sua pancia.
La tolse e l'appallottolò, lanciandola dall'altro lato della
stanza, rimanendo solo in intimo.
Decise, a questo punto, di alzarsi e con dispiacere notò che
la casa era immersa nel silenzio totale: a quell'ora, in genere, c'era
un grande vociare.
Evidentemente erano andati tutti al mare.
Si fece una breve doccia, si lavò i capelli e li
pettinò, pronta a legarli in quelle due codine.
Prese l'elastico e divise le ciocche l'una dall'altra.
"Ma perché?" pensò, scompigliando i capelli
"Perché non cambiare?"
*
* *
La principessa Rein guardò ansiosamente l'orologio della
cucina, comodamente seduta su uno sgabello.
Il caldo si faceva sentire già presto e lei aveva deciso di
indossare un vestitino blu, abbinato a dei sandali
bianchi e ad una borsa bianca, che conteneva "l' oggetto d' accesso"
alle vie del paradiso:
una carta di credito gold.
-Giorno, Rein-
Una voce maschile, profonda e calda la fece sussultare per lo spavento.
Incontrò subito gli occhi di Shade posarsi sui suoi, mentre
le si avvicinava per prendere una mela.
-Che ci fai qui? Pensavo che fossi già andata-
-Oggi non ho voglia...e poi esco. E tu?-
-Mi sono svegliato tardi-
-Capisco...-
-Senti, io...-
- Buon giorno Rein! Scusa il ritardo!- esclamò Fine,
scendendo dalle scale velocemente -La sveglia si è rotta!-
Solo dopo esser completamente scesa notò che la gemella non
era sola.
Con lei c'era l’odioso Shade.
-Buon giorno anche a te- lo salutò freddamente, ricordandosi
di come l’aveva trattata il giorno prima, muovendo la testa
per far notare la coda perfetta che era riuscita a farsi.
Il cobalto ricambiò il saluto con un cenno di testa,
arrossendo.
-Ok... ora andiamo!- Rein la prese sottobraccio e insieme si avviarono
verso l'uscita, lasciando Shade in cucina ad
ammirare ammaliato, come sempre, il didietro di Fine.
"Cavolo che gambe!" si ritrovò a pensare per l'ennesima
volta durante quella vacanza.
*
* *
- All'attacco!- esclamò Rein, guardando la lunghissima via,
piena di negozi da tutte e due i lati.
Fine la guardò con un gocciolone sulla testa.
Possibile che perdesse sempre la ragione ogni qualvolta vedeva un
negozio di scarpe/abiti/accessori?
Alzò le spalle, portandosi dietro alla gemella che faceva
strada.
-Dobbiamo entrare assolutamente a Dolce & Gabbana!- poi
trascinò la rossa all'interno.
*
* *
-Te l'ho detto che non avrei trovato nulla lì dentro- disse
Fine alla sorella, sospirando amaramente.
-Non ti abbattere, vedrai che lo troveremo-la consolò,
mentre passeggiavano per le vie di quella piccola cittadina costiera.
Ad un certo punto, Fine, lasciando cadere il gelato che stava
mangiando, fissò la vetrina di un negozio molto carino.
-Voglio entrare lì-
La gemella senza neanche attendere qualche secondo, la
trascinò di peso all' interno per cominciare a scegliere o,
per lo meno, a vedere un costume nuovo.
Fine lo trovò, lo prese tra le mani e lo guardò,
mostrandolo poi a Rein che sorrise felice.
*
* *
Mezzogiorno
era passato da un pezzo e la sabbia della spiaggia davanti alla villa
di Lione si faceva sempre
più rovente ad ogni secondo che passava.
Tutti i principi di Wonder erano comodamente allungati sulle loro
sdraie personali, all'ombra di 5 grossi ombrelloni ricoperti di foglie
secche di palme, che rendevano l'aria leggermente più
esotica;
I ragazzi in questione gustavano una grossa anguria fresca dopo essersi
asciugati dall'acqua del lungo bagno in mare.
-Che fine hanno fatto Rein e Fine?- chiese Bright, mordendo una fetta
di frutta.
-A me Rein aveva detto che usciva- rispose Altezza, aggiustandosi il
pezzo di sopra del suo bikini verde, facendo arrossire il povero Auler,
che la fissava - usciva con Fine- continuò.
-Ma Fine non stava male?- chiese Milky, sputando il chicco di anguria
addosso a Narlo, che rispose tirandole della sabbia addosso. -Hey!-
-Bambini, buoni!- li riprese Mirlo, avvolta in un costume leggermente
viola.
-Evidentemente Fine è rimasta alla villa... dovremmo andare
a vedere come sta. Altrimenti diventeremo degli scortesi-
parlò Sophie, riagganciandosi al discorso di prima.
-Non credo ce ne sarà bisogno..- s'intromise Shade,
lanciando un' occhiata alla sua destra a due figure armate di
asciugamani che stavano andando nella loro direzione, camminando in
modo un po’ buffo.
Il cuore del principe della Luna perse un battito.
*
* *
-Bruciabruciabrucia!-esclamarono in contemporanea le gemelle, alzando i
piedi e saltando, per diminuire il dolore
che provocava la sabbia rovente.
-Siamo salve!- esclamarono entrando nella zona d’ombra
dell’ombrellone.
-Siete venute, finalmente!- le salutò Altezza, a suo modo,
facendo comparire sul volto delle due un sorriso imbarazzato.
-Rein !- la chiamò il fidanzato -Perchè non vieni
a sederti qui?- le chiese spostandosi e indicandole il posto
accanto a lui.
-Certo, Brightuccio - rispose euforica mostrando i soliti occhi a
cuoricino, sedendosi con un tonfo e un sorriso
da ebete.
-E io?- chiese Fine, indicandosi.
-C'è un posto vicino a Shade- le disse Lione.
-O-Ok-
Shade le fece spazio e la fissò sistemarsi con i suoi
meravigliosi occhi cobalto.
-Non vi togliete il vestito?-chiese poi, facendo arrossire la rossa.
-Si-
Fine s'alzò in piedi e, lentamente, sfilò la sua
veste appendendola alle sbarre di ferro dell' ombrellone, mostrando
finalmente il suo corpo perfetto fasciato alla perfezione da un bikini
rosso, con un fiocco nero, che metteva in risalto le
sue morbide curve da ragazza.
Shade deglutì rumorosamente pensando che, finalmente, i suoi
sforzi avevano portato un risultato.
Un consistente risultato.
-Wow! Che bel costume Fine!- le disse Milky, facendola arrossire di
vergogna - E l'altro che fine ha fatto?- domandò con
l'innocenza tipica di una bambina della sua età.
-Quello era un costume di riserva.- spiegò, mentendo
spudoratamente -Non ho fatto in tempo a comprarne uno nuovo prima di
partire e ci tenevo tanto a venire al mare-
Shade la guardò per l'ennesima volta e arrossì,
ritrovandosi il suo sedere proprio davanti al naso.
Sentì qualcosa colargli sulla bocca, ma non ci fece molto
caso.
-Shade !- lo avvisò l'amico biondo -Ti cola il sangue dal
naso!-
Il cobalto toccò il punto e constatò che quel
liquido era davvero sangue.
-Ehm … è il caldo- mentì.
Rein sorrise perfida e Fine si stupì.
Mica pensava che gli sarebbe davvero uscito del sangue dal naso?!
-Sorellina, perché non accompagni Shade alla villa? - le
disse, cogliendo la palla al balzo - Tanto tu sei abbastanza esperta in
questo campo..-
-O-Ok.. ormai credo di esser diventata una campionessa in questo "sport"-
confermò, rubando i sandali a Lione - Me li presti? I miei
li ho dimenticati-
-Certo-
-Abbastanza esperta, eh?- le domandò il principe della Luna,
inarcando un sopracciglio e coprendosi il naso con una mano - E da
quando?-
-Da quando avevo 10 anni- si affrettò a rispondere lei.
"Da quando siamo entrati
all'accademia, visto che almeno due volte alla settimana andavo in
bagno per fermare il sangue al naso per colpa tua che mi facevi tutti
quei sorrisi."
Lui sollevò le spalle e si allontanò.
-Andiamo-
Fine lo raggiunse.
*
* *
-Siediti- gli ordinò Fine, scostando la sedia dal tavolo
della cucina.
Il principe fece quanto gli fu detto e la guardò mentre si
inginocchiava per prendere la cassetta del pronto soccorso sotto il
lavello.
Si avvicinò a lui e arrossì, abbassando lo
sguardo, mentre gli prendeva il mento e lo alzava
per passargli una garza sotto il naso.
-Sei stupenda con questo costume.-le disse.
-G-Grazie- rispose, prendendo un'altro pezzo di garza e,
automaticamente, avvicinando il suo seno, stretto il quel pezzo di
stoffa, al viso del ragazzo.
Il principe arrossì e poi distolse lo sguardo, mentre la
rossa completava il lavoro.
-Perchè mi hai trattato in quel modo, ieri?- chiese lei
tristemente -Forse ti sto antipatica? Mi odi? Sei strano...-
Il principe Shade sussultò e la guardò negli
occhi rossi.
Era questo che pensava?
Che la odiasse?
-Fine..- sospirò pronunciando il suo nome - ma cosa devo
fare con te?-
La diretta interessata sorrise amaramente -Forse è meglio
che torni a casa. Se ti sto antipatica è inutile che resti
qui.-
Shade rise di gusto -Sei proprio una stupida!-
-Co-Cosa?- chiese allibita.
-Davvero non capisci il motivo per cui ti ho detto quelle cose?-
Lei parve rifletterci su.
-No-
-Mi dispiace tanto aver ferito i tuoi sentimenti.- si
scusò.-Ti ho detto quelle cose perché tutti
sbavano dietro alle loro fidanzate . E io non posso farlo!-
-E io che c'entro?-
Ma Shade la ignorò e continuò a parlare -
Insomma, lo fa persino Narlo con mia sorella! E sono pure bambini!-
-Ma davvero... io credo di non capire ancora..- ammise confusa.
-Fine... hai un corpo mozzafiato e non
dovresti nasconderlo!- esclamò avvicinandosi a lei e
mettendole le mani sulle spalle.
-Sh-Shade- balbettò, quando s'accorse che il suo volto si
stava pericolosamente avvicinando.
-Fine io ti amo!- e poi la baciò con passione facendo andare
in tilt sia il cuore che la mente della giovane.
-E tu?- chiese staccandosi, timoroso di ricevere un no come risposta.
La rossa si toccò delicatamente le labbra, ancora sotto
shock per quella piacevole sorpresa.
Poi si riprese e gli sfoderò uno di quei meravigliosi
sorrisi a trentadue denti.
-Cavolo se ti amo pure io! Ti amo quant'è vero che mi chiamo
Fine e tu Shade!-
Infine gli buttò le braccia al collo e lo baciò,
mentre il ragazzo le accarezzava la morbida schiena nuda.
*
* *
Fine osservò il grande armadio spalancato e
guardò con maggiore attenzione i 10 costumi al suo interno,
posando gli occhi prima sui quelli nuovi e poi
su quelli vecchi.
Rise, perché la gemella non sapeva che aveva portato altri 3
costumi simili a quello che lei le aveva strappato.
E doveva ammettere che erano antiquati e troppo orrendi.
Shade le aveva detto che aveva un corpo mozzafiato e lei non aveva la
minima intenzione di nasconderlo sotto costumi interi con gonna
abbinata. Lo faceva per lui, ma anche per se stessa, visto che si era
resa conto di essere più carina.
Prese quei 3 "costumi" e li buttò nel cestino del bagno
senza avere alcun ripensamento.
Shade, infine, bussò alla sua porta con un mazzo di fiori
dicendo di volerla invitare a cena fuori.
E Fine sorrise.
FINE
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