Domesticity
Arc
1. Decency
Si stanno baciando, ma si stanno baciando come dei selvaggi. Vederli
mangiarsi a vicenda, vedere il loro brancolare frenetico...è
(quasi) sufficiente per essere imbarazzati per loro.
Non si accorgono neanche del suo arrivo, troppo assorti in un altro
bacio...come se uno di essi potesse sparire da un momento all'altro.
Si schiarisce la gola.
Loro si fermano, ancora avvinghiati, ma hanno la grazia di apparire
imbarazzati per essere stati beccati. Non sembrano, comunque, avere
alcuna fretta di lasciarsi l'un l'altro - staccano a malapena le labbra.
“Scusate” Kurapika li snobba per aprire la porta.
Sente Leorio balbettare un “K-Kurapika...” prima
che il rumore della porta che si chiude sovrastasse qualsiasi altra
cosa l'uomo più grande avrebbe potuto dire.
Salvo nell'appartamento, Kurapika si appoggia alla porta per togliersi
le scarpe.
Si chiede per la millesima volta perché Leorio non riesca ad
mostrare un po' di senso del pudore quando si tratta dei suoi
appuntamenti, perché Leorio non riesca a capire che il
corridoio non è il luogo adatto per questo comportamento, e
perché Kurapika debba sempre
imbattersi in queste cose.
Lo infastidisce ogni volta. Ancora di più dopo una dura
giornata.
Si fa strada nella sua camera e getta la sua borsa sulla sedia con
più forza di quanto sia effettivamente necessario. Cerca di
dissipare parte della sua irritazione pulendo i pochi libri sparsi
sulla sua scrivania per poi riporli al loro posto sullo scaffale.
A Kurapika non
importa che Leorio porta le donne a casa. Desidera solo che il suo
amico abbia la cortesia di limitare le sue relazioni alla sua
camera da letto o qualunque altra parte che non sia il condominio. Ha
gli incubi su ciò che accade nel bagno quando è a
lavoro.
E odia
tornare a casa e trovare una coppia intenta ad
“arrampicarsi” da ogni parte fuori la sua porta.
Ha avuto una giornata particolarmente lunga. È irritabile. E
odia i party.
La porta si apre e si chiude.
“Kurapika!” Leorio sembra quasi dispiaciuto
“Dove sei andato?”
Kurapika non ha voglia di parlare, così, invece di
rispondere inizia a svestirsi. Non sa perché pensa che il
silenzio possa dissuadere l'altro, dopotutto conosce Leorio da anni.
Com'era prevedibile, la sua porta si apre non appena ha finito di
sbottonare la camicia del suo completo. Istintivamente, tiene la
camicia chiusa e guarda male il medico dietro le sue spalle "Ti
dispiace?"
“Macché” osserva Leorio, probabilmente
soppesando la gravità del suo cattivo umore e
valutando se valesse la pena iniziare una nuova discussione o no
“Senti, volevo solo scusarmi per quella cosa. Credevo che non
saresti tornato per un altro paio d'ore”
“Sono le due del mattino” Kurapika solleva un piede
per togliere un calzino, e poi ripete l'azione con l'altro piede
“E non è per me...si tratta di mantenere un certo
autocontrollo” getta i calzini nella cesta del bucato
“Non potevi trovare un posto migliore di quello davanti alla
porta?"
Leorio non sembra vergognarsi "Come hai detto tu, sono le due del
mattino. E comunque, eravamo silenziosi"
“Ho sentito i suoi gemiti appena sono uscito
dall'ascensore” sottolinea l'altro seccamente.
Leorio si stringe nelle spalle. "Beh, almeno ho dimostrato ai nuovi
vicini che non
dormiamo insieme"
Kurapika vacilla "Cosa?"
Il suo compagno di stanza ridacchia "Pensano
che tu sia strano"
"Non importa quello che loro
pensano"
“Eppure ti interessa abbastanza il fatto che io e Maya che ci
baciamo dove gli altri possano vedere o sentire”
“Baciare? È così che chiami quello che
stavi facendo?” chiede il biondo accigliandosi “E
non ricordo di aver mai visto Maya da queste parti prima
d'ora”
“Casual date*, niente di importante. E scusami se te lo
chiedo, ma cosa intendi con 'è così che chiami
quello'?” l'uomo ringhia in direzione dell'altro.
Kurapika si avvicina al computer alla sua scrivania per controllare la
posta. Non c'è niente di urgente, nessuna questione di
lavoro che deve sbrigare domani – o meglio oggi.
Può sentire la collera dello sguardo truce di Leorio, si
sente soddisfatto e finalmente risponde “Esattamente quello
che ho detto”
“Non sei serio” sembra furibondo “Tu non
sei serio”
Il biondo chiude il programma di posta, gli lancia
un'occhiata e inarca un sopracciglio “Ho toccato un
tasto dolente?”
“Maledetto...cos'è stata l'ultima cosa che hai
baciato, il dizionario?”
“Tasto dolente” commenta il minore “E
comunque non stavi baciando, la tua lingua non era neanche nella sua
bocca. Quello si chiama
leccare”
“E scommetto te l'ha detto il dizionario, vero?
Perché non te lo sposi?”
“Non sono pronto per questo tipo di impegno” il
tentativo di Kurapika di attenuare la situazione non va in porto.
È ancora irritabile “Vuoi uscire dalla mia camera?
Sono stanco”
“No, no, no. Non abbiamo ancora finito perché tu hai qualcosa da
dirmi”
“D'accordo” Kurapika lo esamina con sguardo fisso
“Leorio, baci come un cane”
“Bene” l'espressione di Leorio è ora
minacciosa “Allontana il culo da quel computer”
Il biondo lo fa solo nell'interesse di preservare il computer, e si
domanda se sono in procinto di venire alle mani “Io
non...” con due falcate l'uomo è sopra di lui, che
intanto è indietreggiato verso la libreria
“Leo...!”
Kurapika è stato baciato un paio di volte, ma l'azione
sembra completamente aliena ora. Non sa se è
perché non se l'aspettava, o perché è
stanco e irritabile, o perché è passato
così tanto tempo, o perché è Leorio.
Stordito com'è sente che avrebbe dovuto fare qualcosa
– e in un primo momento pensa, ovviamente, che qualcosa sta scappando
– ma la bocca di Leorio, la lingua di Leorio, sta tirando
fuori una parte di lui che cerca in tutti i modi di fare l'opposto, e
lui sta ricambiando il bacio anche se si chiede, Cosa sto facendo?
È stato il più lungo, difficile e doloroso bacio
che egli abbia mai avuto. È intrappolato contro la libreria
e la schiena gli sta facendo male. Resiste ma non è sicuro
del perché, sente che Leorio ha bisogno di aria fresca
– ed è sicuro che anche Leorio pensa lo stesso di
lui – ma sembra che non riesca a fermarsi.
Sta ancora cercando di raccogliere le forze per interrompere il bacio e
scappare quando Leorio lo libera. Il suo amico si tira indietro
bruscamente per respirare, e i loro sguardi si scontrano.
Leorio appare sorpreso proprio come Kurapika.
“Scusa” pronunciano all'unisono. Non sono sicuri di
cosa si stiano scusando o se fanno
sul serio, comunque alcune loro parti non sembrano per
nulla dispiaciute.
“Dobbiamo parlare, vero?”
Kurapika si chiude di nuovo la camicia, inizia a scuotere la testa, ma
si ferma e dice, a bassa voce "Forse domani?"
Non è qualcosa che vuole affrontare adesso.
“Uhm. Domani” Leorio sembra disorientato, come se
gli fosse stata offerta un'alternativa che non aveva considerato prima.
“Bene” le dita di Kurapika si stringono attorno
alla piega della camicia.
Magari si dimenticheranno di questa faccenda. Magari no.
“Ehm...buona notte allora” è il debole
saluto di Leorio, ma le sue mani sono ancora sulle spalle dell'altro e
i loro fianchi sono ancora in contatto.
“Dovremo dormire su questo” Kurapika sospira
tranquillamente.
Lui non intendeva letteralmente,
ma hanno dormito nella stessa stanza per la prima volta da quando
Kurapika aveva 19 anni e nello stesso letto per la prima volta in
assoluto...e non è stato male.
•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•
* Casual date: Appuntamento tra persone desiderose di un'avventura che
possa rimanere confinata nell'ambito del divertimento senza vincoli o
impegni
Angolino inutile
dell'autrice.
Salve sono Faith,
è la prima volta che mi permetto di pubblicare qualcosa in
questa sezione (se devo farlo mi assicuro di avere qualcosa di concreto
tra le mani v.v) ma qualcuno dovrebbe già conoscermi per
qualche sporadica - e neanche tanto - recensione.
Se siete arrivati fin qui
mi congratulo con voi.
Questa storia in origine
è stata scritta dalla bravissima Mina Lightstar (QUI ci sono
tutti i suoi credit), che è stata tanto gentile da
permettermi di tradurla, spero di aver fatto un buon lavoro scorrevole
anche perchè a volte i suoi modi di dire e delle espressioni
mi hanno fatto andare in crisi XD
Fatemi sapere se vi
è garbato questo primo capitolo (please *-*), vi lascio alle
anticipazioni del prossimo.
NEXT
2. Eden
"Resta in linea" ride all'improvviso "Fammi chiedere a mia moglie"
Kurapika si irrigidisce [...]. E 'uno scherzo, è stato uno
scherzo da quando si sono trasferiti a vivere insieme, ma adesso lo
colpisce fin troppo.
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