Ancora una volta, iniziò il nuovo capitolo, ringraziando tutti coloro che hanno recensito il precedente, mi fa moltissimo piacere che la storia vi stia piacendo e le vostre recensioni sono tra le cose più belle, quindi grazie a chi ha recensito il precedente capitolo, ovvero Julius CX,xingchan,Jonatic95,Arya_drottningu e in particolar modo a chi recensisce e mi tiene compagnia fin dal primo capitolo :)
spero che anche questo capitolo vi piaccia.
Buona lettura, a tutti.
04 - Anatra all'arancia
"MOUSSE! Sbrigati con quelle consegne! Due ramen al tavolo nove, quattro ravioli al tavolo cinque, due
nikuman al tavolo sei, un'anatra all'arancia al tavolo uno. FORZA! FORZA!" un'arzilla vecchietta lanciava
piatti a tutto andare, con le pietanze da servire ai tavoli, dando indicazioni al ragazzo cinese con gli
occhiali, nonchè cameriere del locale, che nel frattempo cercava di afferrare, senza far cadere nulla, tutti
i piatti, e servirli allo stesso tempo.
"Si subito Obaba." disse il ragazzo, senza fermarsi un momento.
"Nonna io vado a fale le consegne." una ragazza sbucata dalla cucina, con un trasportino in mano con dentro
le pietanze da consegnare a domicilio, si avviava di gran fretta verso l'esterno del negozio.
"Ehi Shan-pu aspetta, vado io al posto tuo." provò a dire Mousse, ma la ragazza era già uscita dal ristorante
e il ragazzo ,che di conseguenza si era distratto, non vide il piatto che arrivava e finì per terra nel
tentativo di afferrarlo.
"Mousse non distrarti!" lo rimproverò Obaba da lontano, mentre controllava la cottura delle successiva
portate da 'lancio'
Le giornate lavorative erano sempre intensissime al Neko-Hanten di Obaba, d'altronde era uno dei migliori
ristoranti di Nerima e come al solito c'era il pienone, tanto a pranzo, quanto a cena. Alla fine di
un'intensissima giornata di lavoro, mentre la nonna Obaba chiudeva cassa contanto i ricavi dell'intera
giornata, Shan-pu e Mousse sgomberavano e ripulivano gli ultimi tavoli, quando ad un certo punto Shan-pu notò
che qualcuno aveva dimenticato qualcosa su un tavolo, un foglio di carta.
"Ehi papela, chi c'ela seduto a questo tavolo?" rivolta a Mousse, il quale si girò verso di lei per vedere il
tavolo (sempre con gli occhiali ovviamente) e per poter riorganizzare le idee
"Ah si, allora, se ricordo bene li c'erano un gruppo di studenti e studentesse, si si ricordo bene." poi
riprese a spazzare il locale.
"Chissà di che si tlatta..." poi Shan-pu aprì il foglio e iniziò a leggere fra se e se
*Istituto Supeliole Fulikan... la scuola di Lanma e delle lagazza violenta... isclizioni alla Gala di
Canto... 10.000 yen, apelta a tutti... ah si la gala a cui facciamo da sponsol, entlo una settimana, tle
vincitoli... folnitula okonomiyaki ucchan, folnitula lamen noi...* come Ryoga anche lei si fermò ad osservare
quella riga *... incledibile!* esclamò tra se e se la ragazza, piegando il foglio tra le mani *Salà mio.*
affermò, più decisa che mai, poi lasciò il foglio sul tavolo su cui l'aveva trovato e salì di gran fretta al
piano di sopra.
Mousse notanto che Shan-pu se ne andava abbastanza rapidamente tentò invano di chiamarla
"Ehi Shan-pu!" la chiamò di nuovo Mousse, ma niente da fare, lei era già sparita al piano di sopra, il
ragazzo si fermò un'attimo a spazzare e si guardò intorno, finchè anche lui notò il foglio che poco prima
aveva letto Shan-pu, e così iniziò a leggerlo, dopo un pò di tempo passato per leggerlo ad un tratto si
fermò, piegò il foglio che aveva in mano infilandoselo in tasca e ricominciò a spazzare il locale, con aria
cupa e pensierosa, mentre Obaba alla cassa stava ancora contando senza aver fatto troppo caso e aver dato
troppo peso a quella piccola parentesi o almeno così sembrava.
Chiuso finalmente il locale, Mousse si ritirò nella sua stanza e Obaba andò a trovare la nipotina nella sua
camera, saltellando sul suo solito nodoso bastone, arrivata in camera
"Ehi Shan-pu, tutto bene?" poi vide quello che stava facendo la nipote "Perchè dopo tanto tempo hai tirato
fuori quel blocco di appunti? E' passato così tanto tempo."
Shan-pu iniziò a spiegare "Vedi nonna, tla qualche giolno ci salà una gala di canto a scuola di Lanma e con
qualche piccola modifica a questi appunti cledo ploplio che la vincelò." rivolgendo un sorriso alla nonna
plurimillenaria
Obaba dal canto suo non riusciva a capire "Non capisco, perchè mai vuoi vincere una gara di canto?"
"Beh vedi nonnina, il plimo plemio pel il vincitole è..." Shan-pu spiegò ad Obaba quale fosse il premio messo
in palio per il vincitore dell'evento e anche quest'ultima ne rimase particolarmente colpita e molto molto
interessata, tanto da proporre alla stessa Shan-pu
"Credo che allora ti darò una mano anch'io Shan-pu, questa è una di quelle occasioni da non perdere. E poi
finalmente il futuro marito sarà tuo." disse Obaba avvicinandosi a Shan-pu, sempre saltellando sul suo bastone e cominciando a sfogliare e
leggere i fogli che avevano di fronte.
Shan-pu sorrise a quel pensiero e al pensiero di vincere *Lanma, quando avlò vinto, salai mio.* e con una
nuova luce di sfida negli occhi si buttò sugli appunti, scrivendo, scarabbocchiando, cancellando e
riscrivendo a più non posso, insieme alla nonna, che per lo più sembrava dare istruzioni.
A quella scena però, assistette anche un ulteriore spettatore, che era rimasto lì, accovacciato dietro la
porta e con l'orecchio testo, ascoltando l'intera conversazione
*Mi dispiace per tutti gli altri, ma questa gara la vincerò io e allora Shan-pu, quando sarò il vincitore,
sarà solo mia e si dimenticherà di Ranma finalmente.* a quel punto Mousse, dalle sue 'capienti' maniche,
invece delle solite armi, tirò fuori un blocchetto di carta ed una penna e più determinato che mai si
diresse, stavolta definitivamente, in camera sua. |