Aghi Soporiferi, Occhiali e Amore

di EnglandLove98
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La scena che vide Makiko non appena si risvegliò fu piuttosto singolare:nella stanza rischiarata solamente dalla luce della luna che filtrava dalla finestra, un bambino sugli otto anni , con degli incredibili occhi indaco e dei ribelli capelli nero-marroni accarezzava con aria protettiva la testa di una sedicenne che dormiva ai piedi del letto in cui lei era rimasta per non si sa quanto tempo. Rimase ad osservarli per un po', finchè il ragazzino non si accorse che la loro giovane ospite era sveglia.

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Quella era stata una giornata movimentata. Dall'apparizione di quella strana ragazza nel loro salotto era accaduto di tutto: Kogoro aveva inziato a delirare, tanto che aveva dovuto utilizzare un ago soporifero. Ran invece aveva mantenuto la calma ed aveva portato la ragazza nella sua stanza ed era rimasta a vegliare su di lei fino a tarda notte, poi era caduta addormentata. Lui l'aveva aiutata come poteva e quando lei sia era addormentata, aveva preso il suo posto. Ascoltando il lieve russare di Ran, Conan osservò con attenzione i lineamenti della ragazza svenuta: aveva dei capelli marroni lunghi fino alle spalle, un fisico abbastanza alto, di corporatura normale. Avrà avuto quattordici, massimo quindici anni. Gli occhi, ci avrebbe scommesso, dovevano essere dello stesso colore dei capelli e quando era sveglia dovevano essere contornati da degli occhiali neri, che adesso giacevano sul comodino. Mentre osservava questi ultimi, il bambino notò che la ragazza si era svegliata.

-Shinici? Sei davvero tu? Shinici Kudo?- la ragazza aveva inforcato gli occhiali e adesso lo stava osservando...Ma come diavolo sapeva la sua vera identità?

-No ti sbagli, il mio nome è Conan!- Shinici stava sudando freddo. Gettò un'occhiata a Ran e con sollievo notò che lei stava ancora dormendo: per sicurezza le sparò un ago soporifero.

-Oh, a me non me la fai! So tutto di te.-

Non sembra cattiva, pensò lui, ma meglio essere prudenti.

-Come fai a saperlo? Chi sei? Come hai fatto ad apparire nel nostro salotto?- cercò di porle quelle domande senza apparire troppo spaventato.

La ragazza prese fiato e gli raccontò tutto. Dopo una buona mezz'ora, Makiko tacque, aspettando una reazione da parte di Conan/Shinici. Lui , dal suo canto, era leggermente scosso : scoprire che in una realtà 'parallela' tutto il tuo mondo è un fumetto è un po' traumatizzante.Ma aveva anche scoperto che Makiko non aveva intenzione di rivelare tutto a Ran e questo lo tranquillizzava.

-Cosa pensi di fare con lei?- la voce di Makiko lo scosse dai suoi ragionamenti.

-Con Ran, intendi? Temo di doverglielo dire, prima o poi...preferirei tornare prima Shinici, però.

Ma ho paura di rimanere per sempre Conan.........- il viso del detective si scurì.

Uno sbadiglio avverti i due che Ran si stava svegliando.

-Che confabulate, voi due?- sussurò, con la voce impastata dal sonno, la sedicenne.

-Niente- sussultarono i due. Poi Makiko raccontò tutta la sua storia a Ran, evitando la parte che aveva traumatizzato Conan.

-OH, che cosa strana! Forse il Dottor Agasa ti potrà aiutare, Makiko... Nel frattempo ,perché non ti trasferisci da noi?..Potresti venire nel mio stesso liceo!- Ran sembrava piuttosto entusiasta.

 

*Angolo Autrice*
Ehm Ehm..... Scusate, i Capitoli saranno brevi  ma ne pubblicherò circa tre-quattro a settimana.
Vorrei sapere cosa ne pensate... 
Baci baci, 
Maky





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