Persistenza

di Aoife
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Persistenza.

 

 

Era una giornata nuvolosa, priva di raggi di luce, che dava quasi l’idea di stare in un enorme stanza buia.

Draco non sarebbe mai uscito con quel tempaccio, ma la sua fidanzata, Pansy Parkinson, l’aveva obbligato.

Per fare una passeggiata, aveva detto, e allora Draco aveva accettato, purché fosse di pochi minuti.

Se n’era già pentito qualche minuto dopo, quando lui e Pansy avevano cominciato a litigare davanti al Lago.

Per un motivo abbastanza sciocco, pensò Draco, cioè: la gelosia di Pansy  nei confronti di Potter.

- Ma gelosia di che cosa? - Si chiese il biondo.

Anche se aveva notato che da un po’ di tempo, lo Sfregiato, aveva assunto un atteggiamento strano nei suoi confronti.

Lo guardava, o meglio osservava, durante le lezioni, cosa che gli dava molto fastidio… Ma non lo dava a vedere  per evitare certe scenate da parte della sua ragazza.

- Neanche fosse l’uomo della coppia! – pensava Draco.

 “Sai che ti dico? Va bene, se ti piace tanto che quello ti divori con gli occhi, fai pure. Non me ne frega più nulla.” Stava dicendo Pansy infervorata.

“Mi ha stancato questa tua gelosia immotivata.” Sapeva come l’avrebbe presa Pansy, ma sinceramente non gli interessava se la loro relazione, con questa sua affermazione, potesse finire.

Era da un paio di giorni che pensava come lasciarla.

- E non c’entrava nulla quel Potter! - Si disse, quell’idiota l’aveva messo solo in confusione. Forse.

 Tu sei stanco? Bene, allora me ne vado, tranquillo.” Disse Pansy e si allontanò, lasciando l’altro Serpeverde da solo.

Draco non se ne dispiacque molto, voleva bene a Pansy, ma come ad un'amica.

Rimase a fissare il lago, senza nessun pensiero in particolare, non sentendo i passi di qualcuno che camminava verso di lui.

La figura avanzò fino a ritrovarsi dietro al biondo, e sussurrò: “Ciao Draco.” Godendo del sussulto del Serpeverde, il quale, si girò di scatto fissando con occhi sbarrati la causa di tutta la sua confusione: Harry Potter.

Tu!”

“Sì, io!” Disse divertito. “Non ho potuto fare a meno di notare il modo in cui mi ha guardato, pochi minuti fa, la tua ragazza – o dovrei dire ex? – sembrava molto arrabbiata.” Gli disse Harry con un sorrisetto insopportabile.

Era arrivato da poco più di un minuto e già gli stava facendo perdere la pazienza, pensò Draco.

“Ti credi divertente Potter” disse gelido. “Ma sei solo un deficiente bisognoso d’attenzioni. Lasciami stare.”

“Solo se esci con me, Malfoy.” Replicò rapido Harry. “Esci con me, e ti lascerò stare.”

“Non accetterei nemmeno se dovessi scegliere fra te e una piovra gigante.” Replicò Draco e detto questo se ne andò.

 

 

 

Una settimana dopo sulla “Gazzetta del Profeta”.

Cosa ci faranno Harry Potter, noto come: Il Ragazzo Sopravvissuto, e Draco Malfoy, il quale non è mai andato molto a genio al famoso maghetto, ai Tre Manici di Scopa?
Ce lo chiediamo tutti, ma nessuno riesce a trovare una risposta attendibile.
Di certo non erano lì per litigare, come ha anche detto Madama Rosmerta, la padrona del Pub, la quale ci dice che parlavano soltanto, qualche risata e nulla di più, ma sembravano piuttosto intimi.
Che stiano facendo una tregua? Oppure, come suggeriscono alcuni, che fosse un appuntamento?
La risposta al momento non ve la sappiamo dare, ma andate a pagina 12 per qualche foto.    

                                                                                                                                                    - Rita.





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