What a wonderful world
Titolo:
What a wonderful world
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 825 parole fiumidiparole
]
Personaggi: Sanji Black-Leg, Roronoa Zoro
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, Assurdità
sparse, What if?
Piscina dei prompt: One
Piece, Zoro/Sanji, "Non mettere più mano ai fornelli, Zoro.
Di casinista ci basta già Rufy"
Humanity Strip: #07. Maglietta
Tabella/Prompt: Oggetti
› 10. Cavallo a dondolo
Contest&Challenge Mania, Tabella/Prompt:
Autunno › Equilibrio
ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Sanji si era appena svegliato e
già non capiva più niente.
La sera addietro aveva alzato un po' il
gomito, ma non si era
preoccupato più di tanto, giacché erano anni che
beveva
in compagnia dei suoi compagni e, oltre ad un lieve mal di testa dopo
esserci andato troppo pesante, non si era sentito mai veramente male.
Il sake che aveva bevuto, però, non giustificava il fatto di
trovarsi in una stanza che non aveva mai visto con le pareti color
avorio e le lenzuola di velluto azzurro a coprire il suo corpo nudo e
il materasso. C'era decisamente qualcosa di sbagliato in quella
situazione, e non si riferiva soltanto alla strana camera in cui si era
ritrovato. Se lui era a letto, allora chi era l'artefice del bel
profumino invitante che aveva cominciato a stuzzicare le sue narici?
Aggrottando la fronte, Sanji diede una
rapida occhiata intorno e
recuperò dai piedi del materasso una vestaglia nera e,
mentre si avviava in direzione di
quell'odore, quasi gli venne da chiedersi se non fosse stata fatta su
misura proprio per lui, dato che gli andava alla perfezione. Ogni sua
domanda, però, morì nella parte più
bassa del suo
cervello non appena giunse in cucina e vide pancake, frittelle e quelli
che avevano tutta l'aria di essere due piatti colmi di uova e bacon. Ma
cosa...?
«Alla buon'ora»,
sentì ridacchiare,
accorgendosi solo in un secondo momento della presenza di qualcun
altro. E non poté fare a meno di sbattere le palpebre nel
rendersi conto che quell'uomo con quel discutibile grembiule con dei
cavalli a dondolo stampati sopra era Zoro. «Ho preparato la
colazione», soggiunse proprio quest'ultimo, e a quel dire
Sanji
non poté fare a meno di accigliarsi maggiormente.
«Hai preparato che cosa?»
gli venne spontaneo chiedere, rimediandoci una rapida occhiata da Zoro.
«La colazione»,
ripeté, stranamente paziente per essere il marimo che
conosceva.
«N-Nay, aspetta... da
quand'è che prepari la colazione, tu?»
«Lo faccio ogni mattina da
più di tre anni, idiota», sembrò
quasi volergli precisare, sollevando un sopracciglio con fare scettico.
Eppure quello che stava cominciando a non capirci più niente
era
proprio lui.
«Marimo... tu non prepari mai la
colazione»,
sussurrò quasi, come se stesse cercando di fare in qualche
modo
il punto della situazione. O forse di convincere se stesso che quella
conversazione stava diventando più assurda di quel che aveva
immaginato al principio. «Sono io il cuoco, qui.
Sono io
quello
che sta sempre a preparare qualcosa da mangiare, non tu».
«Che
diavolo dici?» chiese Zoro, e l'espressione sul suo viso
lasciò perfettamente intendere che non capiva davvero che
cosa
stesse blaterando. C'era decisamente qualcosa di sbagliato,
lì,
e non si riferiva soltanto al modo bizzarro in cui lo spadaccino lo
fissava o allo stupido grembiule che, se fosse stato sano di mente, non
avrebbe mai indossato. Che cazzo stava succedendo? «Da
quando ti conosco non ti ho mai visto preparare nemmeno un panino, e
adesso vuoi farmi credere che sei un cuoco?» soggiunse poi,
riscuotendolo dai propri pensieri. Stava
forse scherzando?
«Hai di nuovo bevuto, Sanji?»
«Io
non...» cominciò, ma si fermò non
appena
ricordò di aver bevuto la sera addietro e che quello scemo
d'un
marimo l'aveva addirittura chiamato per nome. Lui non lo faceva mai,
dannazione. Che cosa stava succedendo? Avrebbe volentieri chiesto
spiegazioni al diretto interessato se alle sue narici non fosse giunto
qualche attimo dopo l'odore di qualcosa che bruciava e alle sue
orecchie un'imprecazione sommessa, e sussultò non appena il
tonfo metallico di un paio di pentole che cadevano si
abbatté
contro il pavimento, svegliandolo.
Con gli occhi spalancati, Sanji si
gettò qualche occhiata
intorno e si rese conto di trovarsi nella cucina della Sunny e di
essersi addormentato proprio lì, seduto su una sedia e con
le
braccia ancora incrociate sul tavolo. E fu proprio vicino al piano
cottura che vide Zoro, intento a raccattare le pentole che lui stesso
aveva fatto cadere dopo aver spento il fuoco, per quanto si fosse
sporcato la maglietta. «Marimo?»
lo chiamò immediatamente, e stavolta fu il turno dello
spadaccino di sussultare, tanto che si voltò verso di lui
con
fare accigliato.
«Ohi», rimbeccò lui a mo' di saluto. «Mi
era venuta fame».
Ah, beh... quello lo vedeva anche da
sé, ed era stata una
fortuna se non aveva sprecato cibo. Altrimenti l'avrebbe fatto a pezzi
e cucinato per cena. «La
prossima volta svegliami», bofonchiò, sollevandosi
in piedi per sgranchirsi prima di avvicinarsi a lui. «E
non mettere più mano ai fornelli, Zoro. Di casinista ci
basta
già Rufy», soggiunse, storcendo il naso nel vedere
il
disastro che aveva combinato quello scemo del suo compagno. Lui era uno
spadaccino, non un cuoco, e avrebbe dunque dovuto fare ciò
che
gli riusciva meglio senza fare disastri.
Qualche attimo dopo, però,
Sanji sospirò ilare,
scuotendo brevemente il capo. Per quanto l'idea che quello scemo d'un
marimo si dimostasse tanto carino da preparargli la colazione ogni
mattina lo allettasse, doveva ammettere di preferire decisamente la
realtà. Era tutta una questione d'equilibrio, in fin dei
conti.
_Note inconcludenti dell'autrice
Ho questa
raccolta pronta da una vita, eppure non l'avevo ancora postata
Come le precedenti, è
stata scritta per la «Fluff
Fest» indetta dal forum Contest&Challenge
Mania, e sarà anch'essa composta da sei capitoli
che ruoteranno intorno ad argomenti che ricordino in qualche modo
l'autunno
Si alterneranno momenti fluff con momenti un po' assurdi, e diciamo che
questo primo capitolo ne è in qualche modo la prova...
insomma,
ad un certo punto si può considerare in qualche modo fluff,
no?
x)
Provvederò il prima possibile anche ad aggiornare Like
Davy Jones' Locker (where the men find the eternal sleep) con il
sesto capitolo, visto che avrei dovuto postarlo prima ancora di partire
per il Romics e invece non l'ho fatto
Commenti e
critiche sono ben accetti, ovviamente.
Alla
prossima.
♥
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