Idioteque

di Morgana97
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Epilogo -

Una stanza.
In legno, niente di più. Semplicemente uno spiraglio di luce, che la trafigge e punta i riflettori contro la sua anima polverosa, sulla sua magia malinconica, sullo strato di ricordi e macchie di marmellata che ricopre il tavolo di mogano.
Una finestra enorme in mezzo al muro, niente alberi ad incorniciarne la vista, solo il brulicare delle persone ed il loro vociare, che stonano con il silenzio e la tranquillità di quel soggiorno, talmente pacifico che, tendendo l’orecchio pare che sia possibile udire le storie sussurrate dai libri, in cima allo scaffale.

E’ li che tutto è cominciato, in una brinosa mattinata londinese, in uno squarcio nascosto della città, non lontano dal centro, ma terribilmente anni luce dal mondo che mi avrebbe aspettato, appena valicato quel cancelletto arrugginito.





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