Una cosa forse un po' banale, ma intanto la squadra prende punti XD
Scritta per "staffetta in piscina"
Fandom: D.Gray-Man
Prompt: Prompt orfano: La cosa che odio di
più, (D.gray-Man)
Titolo: Simili
Wordcount: 344(word)
Categoria di fanwork: FanFic
Rating: Verde
Avvertimenti: spoiler volume 19
Simili… simili aveva detto… Si, certo, come la
notte e il giorno, come il bianco e il nero, come la luce e
l’oscurità…
Oscurità… A chi dei due appartenevano veramente i
colori del buio?
Entrambi avvolti in una profonda oscurità, eh?
Le parole di Marie risuonavano tuttora nella mente di Allen Walker
mentre i suoi occhi andavano adattandosi alle tenebre della notte che
lo circondava. Da quando il quattordicesimo si era rivelato in lui, le
notti insonni del giovane esorcista si erano fatte più
frequenti. Aveva paura…una paura tremenda di risvegliarsi
non più sè stesso. Di cedere
all’oscurità senza accorgersene finendo per
portare dolore dove invece voleva recare solo protezione e pace. Marie
aveva ragione…era avvolto dalla tenebre e forse erano
davvero simili loro due. Lui e Kanda. Ma non era lui il bianco, la
luce, il giorno e non era Kanda, il nero,
l’oscurità, la notte… no, entrambi
erano tutto quello insieme, luce e tenebre, bianco e nero, giorno e
notte. Dualità che formavano un Unico. Dualità in
lotta in lui, e che forse nell’animo di Kanda giacevano sotto
controllo… ma di chi? Del giapponese stesso o di qualcun
altro?
Era successo di nuovo…
Ultimamente Allen si ritrovava sempre più spesso a pensare a
cosa Kanda nascondesse, perché era chiaro che ci fosse sotto
qualcosa, lui stesso aveva tenuto troppi segreti dentro di
sé per non riuscire a riconoscere chi faceva lo stesso.
Eppure non riusciva a comprendere davvero cosa si celasse dietro quel
tatuaggio, per esempio, e poi che significavano quelle parole di
Marie…lo aveva salvato? Kanda che salva
qualcuno?…beh, no doveva essere onesto, questo non lo
stupiva più, forse lo avrebbe stupito qualche tempo fa, ma
non ora, non più. Kanda finge, è un maestro in
quello, e il più delle volte lo fa anche con sé
stesso.
….
“ahahah” la risata leggera quasi impercettibile che
gli uscì dalle labbra lo colse quasi impreparato,
perché era buffo rendersi conto che in fondo, sì,
loro due erano simili… e che forse era proprio questa la
cosa che odiava di più in Kanda.
|