Chanson de Marc

di MegJung
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Era il banchetto nuziale di Nicola, re di Bari e la principessa Lia, tutto era in festa nel palazzo reale della città. I cabarettisti sul palco intrattenevano il pubblico con le loro battute, le ballerine ammaliavano con le loro danze provocanti e tutti bevevano gli alcolici sul tavolo del buffet e mangiavano a sazietà.
Arrivò il momento del brindisi, il re assieme alla sua compagna alzarono in alto i calici di cristallo traboccanti di vino. Tutti gli altri, funzionari, fedeli soldati e amici fecero come Nicola e festeggiarono allegramente.
Ma fra i tanti commensali vi era colui che sarà di questa storia l’eroe,
l’affascinante e misterioso sergente Marco, a cui questa canzone è dedicata.
Egli se ne stava rintanato nell’angolo più remoto della sala, sorseggiando lussuriosamente il suo vino.
La parola per lui era cosa poco usata,
e visto che parlar così mi ha stufata,
dico che non diceva mai un cazzo!
Egli stava sempre silenzioso e quando si parlava di qualcosa, veniva il dubbio se ti ascoltava o se non gliene fotteva un cazzo di quello che stavi dicendo!
Ma il fascino del misterioso colpisce sempre!
Ah quante fanciulle caddero ai suoi piedi, ma a lui non gliene fregava assolutamente niente!
Gli occhi languidi di tante ragazze posati su di lui, provocavano una marea di polluzioni notturne.
Traduco: sognavano i porno con lui!
Improvvisamente irruppe nella sfarzosa sala il messaggero di quel meschin regnante, il messagger giunse con una notizia eclatante.
-         Sua maestà, ricorda la dichiarazione di guerra che avete inviato tempo orsono? Bene re Michele di Brindisi ha accettato la sua proposta di guerra! -.
E Nicola gaio rispose:
-         Splendido, la nostra terra verrà  ricoperta di glorie e onori. Arriverà l’alba del giorno in cui vittoriosi festeggeremo sonori. Coca cola al popolo, gara di rutti del regno! -.
E tutti quanti festosi celebrarono la futura e lieta notizia e il tutto finì in un bel baccanale!
 




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