Supponiamo
dei giorni a creare ricordi…
La motoslitta procedeva sulla neve. Con il rumore che
produceva il motore, non avremmo potuto sentirci in nessun modo. Perciò non
parlammo. L’elicottero ci avrebbe portato via, lontano. Insieme la vita sarebbe
stata migliore! Ne ero convinto!
E ho scelto te, perché sei l’unica persona che mi ha
costretto a sentire dolore che non fosse fisico. Una paura che non avrei mai
potuto sopportare. La paura di perderti. Questo andava oltre la sofferenza
fisica, oltre la paura della morte, oltre ogni esperienza provata in battaglia.
Anche più dura della paura che provai quando uccisi mio padre. E questo mi ha
davvero scosso.
“Pensi che l’amore possa fiorire anche sul campo di
battaglia?”
L’amore può nascere ovunque. Ma se ami veramente qualcuno,
allora devi essere in grado di proteggerla. Credo che la prova sia superata, a
questo punto…
Buon Dio…sento il tuo calore anche attraverso questa
mimetica da combattimento…
Mi tengo stretta a te, Snake. Ho sempre ammirato la leggenda
che c’era dietro la tua figura. In un certo modo ti ho sempre amata! Ma adesso è
diverso. Adesso so che l’uomo è anche meglio dell’eroe. Adesso so che sei più
forte del soldato perfetto, che per ben tre volte ha sventato la minaccia di un
Metal Gear, perché so cosa sopporti da tutta una vita, e so con quanta forza
combatti le ombre sul tuo passato costantemente, in una battaglia ben peggiore
di quella affrontata con le armi. E adesso so che hai scelto me, per aggrapparti
ancora una volta alla vita. Per trovare la forza di ricominciare.
Adesso so che mi ami!
E io…io sono completa ora, e ciò che provo per te e diverso,
più intenso, lontano dai sogni di una ragazzina, dall’amore per un
eroe.
La slitta si ferma…sei stanco Snake?! Vuoi
riposare?!
Ora io proteggerò il tuo riposo.
Credo che mi piacerà davvero questa nuova vita!
L’elicottero è davanti a noi.
Agenti della FOXHOUND, li riconosco. Silenziosi, freddi, non
ti guardano negli occhi, se non con l’ordine di farlo. Tra loro c’è anche
Otacon, Hal. Come avranno fatto poi a fare così in fretta…
Pare che invece nella struttura abbia fatto irruzione la
CIA. Chissà, forse smantelleranno quel posto…ma la vedo difficile con tutte
quelle testate nucleari…
Voglio andare via, lontano da loro.
Voglio dirtelo, e tu mi sorridi.
Mi dici che va bene, che in fondo potremmo restare in
Alaska.
Ma si…è un posto come un altro…e non è mai stata tanto bella
come lo è adesso!
Si, Dave, stavolta è davvero finita! Ti meriti una vita
migliore, lontana dai governativi. Non più il pupazzo di qualcuno, non più un
seme di violenza.
Cercherò di essere all’altezza, ti aiuterò. Mi impegnerò a
farlo, a darti tutta me stessa, e a renderti felice!
Mi sorridi anche tu, adesso.
Oh, come ti sta bene il sorriso in volto.
Ogni mattina mi dai un bacio e mi accarezzi tra le spesse
coperte. Aspetti sempre che sia io a volermi alzare, scoprendo il tuo corpo nudo
e facendoti vergognare. Ci giochi un po’, devo ammettere che sei brava a farmi
eccitare. Ma un po’ mi imbarazza, devo confessarlo…non ci sono ancora abituato!
Non al sesso, quello è facile…alla felicità…
Sembra davvero una vita normale!
Cioè, ammettiamolo, non tutti sono addestratori di husky in
Alaska, ma, hey, non potevo certo fare l’impiegato!
È così che viviamo la vita…
È così che viviamo la vita…
È così che viviamo la vita?!
Ogni tanto ti sento, alzarti di notte, camminare per casa.
Le prime volte ho pensato che semplicemente avevi poco sonno. In fondo potevi
non dormire per 48 ore tranquillamente, e sei passato dalle missioni di notte
alla regolarità biologica naturale. Ma poi…ho capito che c’era qualcos’altro che
ti preoccupava.
Te l’ho chiesto, ma tu dicevi che andava tutto
bene.
Allora farò così: quando ti alzerai di nuovo ed io ti
sentirò non dirò niente! Mi alzerò anch’io e ti abbraccerò, e ti farò tornare a
letto da me!
Si, ho promesso che ti aiuterò a stare bene, e intendo
mantenere la mia promessa!
Ti sei alzata anche tu stanotte.
Ti sei avvicinata a me, senza dire niente, mi hai
abbracciato da dietro, accarezzandomi il petto con le mani e stringendomi forte.
Sento i tuoi capelli sulle spalle e il tuo calore penetrare a fondo. Sospiro
forte. Sono sensazioni meravigliose. Così mi volto e ti guardo negli occhi (e
no, nessuno me lo ha ordinato: ti guardo negli occhi perché voglio, perché mi fa
stare ancora bene quando ti guardo e vedo quel sorriso che mi rivolgi, che è
tutto per me.)
Si, torno a letto con te. Non voglio più stare senza
te.
Io voglio questa vita, voglio la mia vita, voglio la nostra
vita!
La voglio!
Ti voglio!
…
Il problema è che lo sento…
…sento il richiamo…
Sorridi poco.
Ecco perché ogni volta che lo fai io mi sento
benissimo!
Se poi sono stata io a farti sorridere, allora sono al
settimo cielo!
Così quando questa notte ti sei girato e mi hai sorriso, ho
sentito quel formicolio al cuore che ne ha aumentato i battiti, e il calore si è
impossessato del mio corpo. Credo di essere arrossita! Quando mi hai guardato
negli occhi, avrei giurato di poter morire per quello sguardo, per quel sorriso,
per te!
Sei tornato a letto con me, e nulla potrebbe rendermi più
felice. Mi hai scelto un’altra volta…non importa rispetto a cosa…
Cominciavo a tornare sempre un po’ più tardi.
Cercavo di distrarre i miei sensi, per non sentirle. Per non
sentire le voci che mi richiamavano. Che mi chiedevano di tornare a
combattere.
Così accendevo una sigaretta, e mi rifugiavo in qualche bar.
Parlavo con gli sconosciuti, mi offrivano da bere, e poi quando mi accorgevo che
l’ora era tarda tornavo a casa.
Tu eri sempre la. Mi aspettavi sempre, e quando sentivi la
porta richiudersi sorridevi e mi venivi incontro. Mi invitavi a mangiare, a
bere, a stare insieme davanti al camino. Mi invitavi a fare l’amore, con i tuoi
modi forti e sensuali al tempo stesso.
La psicoterapia non deve aver fatto molto effetto, visto che
mi inviti quasi ogni sera a non dormire nel letto con te!
Ma poi, ogni notte torno a sentirla.
All’inizio aveva cominciato con degli incubi quasi
innocenti. Vedevo i campi di battaglia, le armi, le esplosioni…sembrava normale,
per un veterano di guerra, una specie di depressione post guerra! Non ci feci
molto caso, e semplicemente quando gli incubi si facevano troppo forti mi alzavo
dal letto e cercavo di calmarmi…poi avevo cominciato a sentire le urla anche di
giorno. Bastava un attimo di calma, un secondo in cui la mente non era occupata
da niente, ed ecco che arrivava un urlo di sofferenza, o uno sparo, o anche solo
il rumore di passi veloci sulla terra bagnata. Infine ho cominciato a sentirne
gli odori, il sangue, la polvere da sparo, e si confondevano con la neve e
l’odore dei cani bagnati. In breve tutti i miei sensi erano confusi da
quelle…visioni!
Tutti meno uno…il tatto…e sentivo quella
mancanza…
Ma io non volevo, non ero io, volevo restare lì, con Meryl,
volevo continuare a sorridere anch’io! Volevo davvero quella vita che stavo
vivendo…
Maledizione…
Dave, torni sempre più tardi…
Non importa, io ti aspetto, aspetto che torni. E ogni volta
sorriderò, e ogni volta ti abbraccerò! Continuerò a baciarti, continuerò a darti
una ragione per scegliermi…
…non capisco…
…giuro che non capisco…
Pensavo che stessi bene con me…
Non importa! Vorrà dire che sarà ancora meglio!
…
C’è un’altra Dave?
Ma che dico! No che non c’è un’altra!
Insomma…non può esserci un’altra…
…ma allora cos’è?
No, non posso dubitare. Ho promesso! Ho promesso che non
sarei stata io la causa della tua sofferenza! Ho promesso che ti avrei aiutato,
che con me il passato non avrebbe influenzato il futuro!
Devo essere forte…
Ora l’unico modo che ho per non sentirle è
ubriacarmi.
È difficile, per me. Credo che c’entrino qualcosa le nano
macchine che ho nel corpo. Pensavo sarebbero andate via, col tempo, ma le sento
ancora dentro di me. Il che significa che è possibile che qualcuno possa ancora
controllarle.
Ma Roy mi ha detto che posso stare tranquillo, che tutti i
dati della missione sono in mano sua e che nessuno avrebbe avuto accesso, perciò
anche le mie nano macchine erano al sicuro.
E allora perché quelle sensazioni?
Dannazione, non può essere. Sto cedendo di nuovo…
Meryl…
...ti amo…
…l’ho sentito davvero?
Forse sogno…
Sei tornato a casa, e me lo hai detto.
Sei corso da me per dirmelo…
Nessuno di noi lo ha mai detto, credevo fosse una specie di
regola non scritta, dovuto un po’ a quello che eri tu e a quello che ero
io…
Ma stasera tu sei tornato e me lo hai detto!
Sono felicissima Dave…sono felicissima, ma mi hai
terrorizzata…
È stato un sogno per me per tutto questo tempo. E ora che è
successo sono terrorizzata…
Ma era il mio sogno, e l’ho sognato così tante volte che
ormai so benissimo come avrei risposto, quasi come se fosse un riflesso
incondizionato…
Ti amo anch’io Dave!
E poi con le lacrime agli occhi ti avrei
abbracciato…
Dave…
Sento l’odore
dell’alcol…
Ti amo…ho paura…
Dovevo dirtelo…
Prima di perdere me stesso dovevo dirtelo. Forse era una
bugia, chi può dirlo. Come faccio io a sapere cos’è l’amore? È forse possibile
conoscere l’amore senza mai essere stato amato?
Mi hai risposto che anche tu mi ami…
Stai piangendo, ma mi hai abbracciato…
Ho mal di testa…
Mi stai baciando?
Il collo…
Sento caldo…
Mi spoglio…
…no, mi spogli…
Io sto spogliando te invece…
Ho mal di testa…
…mi stai prendendo…
…sento caldo…
Dovevo capirlo prima…
Stanotte torno davvero ubriaco…talmente tanto che mi risulta
difficile scrivere.
Ma adesso i pensieri vanno da soli, lontano, adesso capisco
davvero tutto. Io sono un clone Meryl! Sono programmato per questo, per sentire
queste voci.
Mi guardi
Hai sentito la puzza dell’alcol e del fumo.
Sorridi comunque
Perché sorridi?
Hai quell’odore addosso
Quell’odore di alcol…e di fumo…
Il fumo faceva ormai quasi parte di te, ricordo che una
volta fermasti più di cinque persone nel paese per cercare una
sigaretta…
Ma questa volta è diverso, lo sento
Eppure so che devo sforzarmi di non chiederti
nulla.
Sorrido
Ti guardo e sorrido
E questa volta tu abbassi lo sguardo, e capisco
Ma non voglio, non voglio, non voglio
Non voglio
Ti abbraccio forte per fartelo capire
Che stupida che sono!
Sei ubriaco, non capirai
Mi guardi, e sembri quasi arrabbiato
Questa notte non riuscirò a dormire…
Tu invece sei così bello, mentre con gli occhi chiusi giaci
sul ciglio del letto.
Ti serve davvero l’alcol per sembrare così
rilassato?
Io sono un clone Meryl…
Io sono programmato per sentire le voci della
guerra
Io la sento, la vivo…la devo vivere!
Lei mi chiama…
È così, non posso farci nulla
Ma non ho mentito Meryl…non a te…
…ti stringo forte a me stasera. Tu sorridi, ma colgo
qualcosa che prima non c’era. Nel tuo sorriso si nasconde qualcosa che io
conosco bene…nel tuo sorriso si nasconde la paura.
Meryl, anch’io ho paura! Ho paura di perderti! Non ti ho
mentito…
Stasera sono io a spogliarti per primo! Lo sento anch’io
l’odore dell’alcol, si mischia con l’odore della carne bruciata dall’esplosione
di una bomba al fosforo e a quello della legna nel caminetto. Sento i tuoi
gemiti, mentre ti bacio sul collo e scivolo giù con le labbra, sperando che
riescano a coprire le urla di soccorso e quelle sadiche di chi sta per premere
il grilletto della morte. Sento il tuo profumo in bocca, il sapore della tua
pelle, desiderando che sia in grado di eliminare il sapore di ferro del sangue
che reclama la mia euforia!
Non ti ho mentito, Meryl…ma lei ancora mi chiama!
Sono le quattro del mattino…
Ti aspetto ancora, seduta su una sedia, in
vestaglia.
La cena ormai è fredda, le pietanze saranno immangiabili.
Tengo a stento gli occhi aperti. Mi sono abituata troppo a dormire di
notte.
La porta si apre anche stavolta…
Si! Si! Si!
La porta si è aperta anche stavolta!
Così mi alzo di nuovo, e mi sforzo di sorridere.
Ma tu sbandi, ti sorreggi a mala pena in piedi.
Ti abbraccio e cerco di portarti a letto.
Ancora una volta sono contenta che tu sia tornato da
me…
Ma sono stanca Snake…
Sono stanca…
Supponiamo
una stanza, tu mi aspetti già da un po’
Il telefono
squilla, dico: forse non verrò
Sapresti
tacere il dolore
E non
portarmi rancore
Supponiamo
che soffri perché amore non ti do…
Sei stanca, vero amore?
Sei stanca di vedermi così, stanca di aspettare la notte,
stanca di sentirmi lontano…
Stamattina prima di uscire ti do un bacio. È un bacio lungo,
profondo, un bacio che è anche un messaggio.
Sei il mio amore, sei ciò che mi ha reso umano
per…
…quanto tempo è passato? Sono ormai dieci mesi.
Si: mi hai reso un essere umano per dieci mesi! Te ne sarò
eternamente grato Meryl…
…e poi esco…
…come ogni mattina…
Ti aspetto…
Ti aspetto comunque…
Anche se il sole è ormai sorto, e tu non sei tornato, io ti
aspetto…
Ma tu non torni più, vero?
No che non torni più…
Ma non importa…aspetto lo stesso…
Spero ancora che tu torni qui da me…
Spero ancora di essere abbastanza per te…
Tu sei tutto per me…
Ma quel tutto non è nulla…
Ti guardo, attraverso le lenti di un binocolo
Sei lì, seduta sulla sedia.
Sono già diciotto ore che non ti muovi.
Le lacrime scendono lungo il tuo viso. Forse le vedo, forse
le immagino.
Ti prego, alzati
Arrabbiati con me, odiami!
Non posso tornare…
Mi sta chiamando, mi vuole…
brama il mio sangue, la mia mente.
La sento chiamarmi per nome!
Sento la sua voce che grida: Snake!!!
In fondo un po’ sapevo che sarebbe finita così.
David…che assurdità!
L’ho inventato quel nome! Nessuno me ne ha mai dato
uno!
Così da quando mi chiedesti come mi chiamo, io ci cominciai
a pensare…
David era un nome come un altro, suonava bene alle mie
orecchie.
Ma io non mi chiamo David…il mio nome è Snake!
Il figlio di Big Boss viene chiamato per stare al suo posto.
Io devo vivere rischiando di morire. Non posso fare altrimenti…
La guerra mi chiama
Perdonami Meryl…
Ti vedo cadere dalla sedia, svenuta…
…
“Almeno
le hai detto qualcosa?”
“Sa più di quanto sai tu…”
“Mi accontenterò di questa risposta! Spero davvero che tu
abbia fatto la scelta giusta…”
“Giusto. Non è la parola che più si addice…non c’è molto di
giusto in quello che faccio! Ma ora è il momento di tornare in prima linea. Ne
ho abbastanza di maschiacci…”
“Se lo dici tu…hai letto di Nasthasha? Pare abbia scritto un
libro su ciò che è successo a Shadow Moses. Non va poi tanto male, in fondo
sembra una splendida storia di fantascienza!”
“Beh,
forse dovremmo chiamare anche lei…sembrava davvero coinvolta nel problema delle
testate nucleari e potrebbe essere di grande aiuto. In fondo ne sa sicuramente
più di noi.”
“Non dovrebbe essere difficile trovarla, ora che tutte le
librerie posseggono una copia del suo libro. Che ne dici Dave?”
“Snake”
“Huh?!”
“Hal, mi chiamo Snake…”
Mi sveglio di soprassalto. Penso di essere
svenuta…
Ma che?!
Sono…a letto?!
…
…
È odore di fumo quello che sento?
Supponiamo
quei giorni a sfogliare ricordi
Non ora…
Non ora maledizione!
Sei davanti a me, con quella mimetica e quello zaino enorme.
La fascia sulla tua fronte è sicuramente più utile di quella che metto io, visti
i tuoi capelli lunghi, rossi…morbidi…
Perché proprio ora?!
“Snake?!”
Sei tu? Sei davvero tu?
Che cosa ti è successo?
Non…non puoi essere tu…
Il tuo viso…i tuoi capelli…
Provi ad avvicinarti?
No Meryl, non devi…
Non farlo!
Non so quanta forza dovrò usare per impedirtelo…
Ti scansi…
Ancora…
Fatti toccare, Snake…
Voglio capire…
È tardi, Meryl
Tardi per te e per me
Ho fatto bene
Tu non dovresti soffrire!
Guardami negli occhi
Per favore, Snake
Guardami negli occhi
Io ti amo ancora!
Non posso, i tuoi occhi fanno male
Non ho lacrime da versare
Scanso ancora la tua mano
Facciamola finita, ti prego
Cerco di mostrarmi forte
Sicura di quello che faccio
…sicura di ciò che sono
Ma è difficile con te davanti
Dovresti odiarmi
E invece mi guardi preoccupata
No Meryl Odio quello sguardo
Sul volto di chiunque lo odio, anche sul tuo!
Appoggio una mano sulla tua spalla
Non importa se parliamo della missione
Anche se la tua voce è più stanca, e addirittura più roca di
prima
Sono contenta di sentirla
Ma tu mi allontani di nuovo
E ancora non mi guardi negli occhi
E allora mento…
A me stessa prima che a te
Sarà autodifesa, non so
Basta con i giochetti amorosi…