Schiava
delle
umane passioni
Non capisco perché le persone credano che io abbia un cuore
di pietra o, nei casi ancora peggiori, che non abbia proprio
quell'organo.
Ma loro non
capiscono, io sono una donna “tutto impeto e
passione” e il mio è solo un metodo di difesa.
Cosa credono, che sia facile la mia situazione?
Notizia
dell'ultim'ora, non è facile per niente.
Specie se ti
accorgi che hai pianto per tutta la vita sulla
tomba sbagliata dato che quello lì sepolto non è
propriamente il tuo padre biologico, e che quello che si erige come
magnate è in realtà il tuo vero genitore, solo
che non può riconoscerti essendo tu frutto di adulterio.
Se poi
aggiungiamo che sono perdutamente innamorata di quello che in
realtà è mio fratello di sangue, il tutto assume
un'aria ancora più truce.
E quindi,
dovrebbero perdonarmi se, schiava delle umani passioni, ho
messo a ferro e fuoco Camelot per seguire mia sorella, allontanarmi
dalla mia fonte di dolore, e ho ucciso la fonte di ogni male.
Perché Uther non è affatto una brava persona,
proprio no.
È
stato lui quello che ha messo a morte centinaia di povere
persone innocenti solo perché additate come streghe. Quindi
mi scusi, se non gli ho detto “Ciao papà, sai,
ieri mi sono accorta che potevo fare magie” o qualcosa del
genere e ho deciso di spodestarlo. Voglio dire, come si fa a vivere in
un mondo del terrore come il suo, lo sa solo lui.
Ed eccomi qui,
ad occupare un trono, con un fratello che
secondo me ha perso il sonno a forza di immaginarmi con lui.
Perché è chiaro che lui provi il mio stesso
sentimento, me ne sono accorta alla festa della nomina a cavaliere di
Lancillotto.
Indubbiamente,
se non fossimo fratelli, tra noi si svilupperebbe una
storia d'amore epica, una di quelle che continuerà a essere
narrata per secoli e secoli, come quella di Paride e Elena.
Una storia di
passione e amore, coronata da antichi castelli e magie
straordinarie.
E invece no,
per uno stupido gioco del fato, siamo fratelli. Dio, non
riesco quasi a crederci.
Fratelli.
Questo vuol
dire che la mia favola personale è finita ancora
prima di nascere, che non esiste alcuna possibilità di
felicità, per noi.
Dio, il mondo
è proprio ingiusto.
Cosa me ne
faccio io dei miei poteri se, a conti fatti, non posso farci
niente?
Posso
spodestare un re soltanto sbattendo le ciglia, ma non posso certo
cancellare il legame di sangue che mi lega ad Artù. Quindi,
a cosa serve tutto questo potere?
Non
c'è niente di buono, niente di bello, non posso fare
niente se non nascondermi e vedere i miei simili morire alla gogna dopo
atroci torture. C'è davvero qualcosa di giusto, in questo
mondo?
Merlino
è convinto che le cose cambieranno, quando
Artù sarà salito al trono, ma io non ci credo.
Perché nemmeno lui può fare qualcosa per questo
cavolo di legame che ci unisce, e solo perché nostro padre
era un bastardo, io finisco per rimetterci.
Grazie tante,
papino. Grazie per aver sparso il tuo seme ovunque e
averci reso la vita un inferno.
Perché
se non era per il “grande re Uther
Pendragon” a quest'ora io e Artù potevamo essere
felicemente sposati e vivere nell'ignoranza, dato che per colpa di
questo egocentrico sovrano, il mio padre adottivo, che credeva di
essere quello biologico, è morto.
Dio, se solo
io e Artù fossimo sposati, non ci sarebbe alcun
problema: avremo tanti bambini e saremo schiavi delle umane passioni,
beandoci di ogni contatto. E invece ora possiamo solo scambiarci
occhiate fuggenti.
No, sul serio,
grazie papino, sei stato così gentile a
renderci partecipe della tua potenza.
Come dire, non
sbaglia mai un colpo, sebbene con la moglie abbia avuto
un po' di difficoltà.
Dio, che
nervoso. Non poteva tenersi la tanto amata consorte invece di
mettere incinta anche mia madre? Perché se non fossi nata,
certamente non avrei mai avuto questi problemi.
E invece..
TADAN! Sorpresina, caro il mio re, a quanto pare sei
riuscito a procreare in una relazione che in teoria doveva rimanere
all'oscuro di tutti.
Perché
non è certo consono che un re vada a
sbattersi la moglie di un altro mentre questo è assente,
specie se il tale re è sposato.
Insomma, che
esempio da al proprio popolo? “Procreate come
conigli”?!
No, senza
dubbio non è onorevole, soprattutto
perché il legame matrimoniale viene giurato davanti a lui
stesso, non solo davanti a “quello dei piani alti”.
Bah,
è veramente ipocrita, questo. E si crede tanto forte,
anche se davanti a una bella donna è il primo a mettersi in
ginocchio.
Non
c'è dubbio, anche gli uomini più potenti si
piegano davanti alle passioni umane. (Come si suol dire “Tira
più un pelo di ****, che un carro di buoi” - sono
sempre una principessa, non posso certo perdere la mia finezza, sebbene
sia a conoscenza di tali detti popolari)
Quindi, come
posso io, una semplice donna, provare a resistervi?
Prima o poi,
forse più poi che prima, anche io e
Artù avremo la nostra possibilità.
L'attesa
amplifica il desiderio, e più ampio è il
desiderio, più ci godremo quell'istante rubato, finalmente
schiavi della nostra bruciante passione.
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