Non sono più i pensieri
quelli che contano. Si perchè non importa cosa pensi quando la mattina sul
giornale trovi scritto il suo nome nella lista delle morti per incidente del
sabato sera. Lì importa solo il dolore dell'impotenza. E il tempo che ci
metterai a renderti conto che non suonerà mai più davanti a casa tua per andare
a fare un giro. Non ti prenderà mai più per il culo. Non ti bacerà più. Non
potrai più fare la guerra dei cuscini, non potrà più dirti di smettere di
fumare, non ti verrà più incontro, non ti telefonerà più. Adesso ti lascerà in
pace, non ti dirà più che ha voglia di coccole, cosa che tu reputavi noiosa
retorica ed infantile.
E quando ti dicono che
neanche è stata colpa sua, che non era lui che guidava, che gli sono andati
addosso degli altri... ormai nulla ha più importanza. Nulla sta tra te e quel
vuoto immenso che in realtà non esiste. No, non c'è nessun baratro dentro di te.
Hai talmente tante cose dentro che non riesci più a piangere. Non ti serve il
conforto di nessuno. Li mandi tutti via, o fai finta di star lì ad ascoltarli,
finchè non ne arrivano altri a dar loro il cambio. Parlano, piangono, e tu non
sai che farci. Sono l'ultimo dei tuoi problemi.
Lui, che fino a ieri
stava proprio lì, sul tuo letto a guardare le vostre ultime foto. Lui non
esiste. Non tornerà. Quelle foto le hai ancora sulla scrivania, dove le aveva
lasciate lui.
E tutto può finire in
una notte.