,
Universo
Alternativo.
Abbientato nella serie Dragonball Gt, con alcuni riferimenti delle
altre serie, alla fine della saga dei draghi malvagi, dove Goku e
Vegeta hanno raggiunto il livello massimo del SSJ4.
Tra incontri inaspettati, nuovi personaggi, scoperte sconvolgenti e un
nuovo nemico, riusciranno Goku e Vegeta anche stavolta a salvare la
vita di tutto noi?
[ATTENZIONE: i personaggi sono tutti creazioni dello stesso scrittore
dell'anime/manga Dragonball, mentre vicende, fatti e nuovi personaggi
sono puramente inventati dalla sottoscritta!]
Buona lettura
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"IL TUO PEGGIOR NEMICO VIVE DENTRO DI TE..."
- Tu sai cosa comporta quello che mi chiedi, vero? -
Nella stretta e umida grotta del grande pianeta rosso, seduta sul suo
trono composto da ossa di esseri viventi provenienti da ogni pianeta,
la grande esperta di arti occulte e stregonerie d'ogni genere osservava
il guerriero davanti ai suoi occhi.
Callisto, la maga più potente e pericolosa di tutte le
galassie,
mosse lentamente le lunghe unghie nere nell'aria, indicando gli oggetti
appesi ovunque nella sua piccola dimora.
- Ti rendi conto con chi stai parlando, o giovane sognatore? Le vedi
tutte queste ossa, tutte queste membra di corpi? Ebbene sono coloro che
hanno chiesto un favore alla sottoscritta e non hanno saldato il loro
debito...-
La voce della donna risuonava nel piccolo spazio come il sibilo di un
serpente a sonagli che ti striscia sulla pelle e ti fa provare cosa
significa essere nel braccio della morte.
Il giovane combattente osservò fisso gli occhi rossi della
strega, rimanendo impassibile a ciò che la donna gli stava
mostrando.
- Se speri d'impaurirmi Callisto, mi dispiace per te ma non ci
riuscirai! Nella mia vita ho visto cose ben peggiori. Ho tenuto tra le
mani il cuore ancora caldo e pulsante di mio padre e non saranno
certamente due o tre ossa a smuovermi! -
Il guerriero fece un passo in avanti, mentre la luce delle candele
mostrarono il suo perfetto fisico e il viso sfregiato da una cicatrice,
ricordo di una lunga battaglia.
Portava semplici pantaloni leggeri per coprire le proprie vergogne e un
mantello rosso sulle spalle.
Era rude e burbero, come mostravano gli spettinati capelli neri e il
viso contratto in un smorfia, ma l'anello d'oro che portava al dito e
il medaglione al suo collo simboleggiavano che non era un guerriero
qualunque...
Callisto sorrise alla provocazione di quell'uomo: amava gli stalloni
che non si fanno controllare facilmente.
- Conosco la tua storia, sciocco! - disse ritornando seria e alzandosi
dal suo grande trono.
Lentamente, Callisto, scese i pochi gradini che la separavano dal suo
interlocutore, mentre il lungo e attillato vestito nero le fasciava le
altrettanto lunghe e sinuose gambe e le stringeva il busto a tal punto
da poter mettere in bella mostra il seno prosperoso nella grande e
provocante scollatura a V.
I suoi corti capelli neri erano curati nei minimi dettagli e
le regalavano un aria ancora più seducente.
La donna allungò la mano e accarezzò il petto
sudato del
potente guerriero, facendo scivolare le dita lungo i perfetti
addominali.
- Volevo solamente avvertirti che il prezzo che richiedo per questo tuo
desiderio è molto, molto alto...ma tu accetti comunque? -
Gli occhi color sangue di lei fissarono quelli neri come la pece di lui.
Le lunghe unghie affilate iniziarono a giocherellare con il medaglione
dorato dell'uomo, ma la possente mano del guerriero bloccò
l'arto che continuava a tormentare il suo gioiello.
Callisto sorrise: - Me ne ero completamente dimenticata...preferite che
vi dia del voi, vostra maestà? -
La fragorosa risata della strega interruppe il silenzio che li
circondava, mentre negl'occhi dell'uomo cominciava a crescere sempre di
più la preoccupazione.
Callisto tornò lentamente verso il suo trono, esaurendo,
lentamente, le sue risate.
- Ebbene...- nelle sue sinuose mani comparve un piccolo libro con una
piuma nera, pronta a scrivere nella pagina ingiallita: - ...ora
pronuncia ufficialmente davanti alla mia persona il tuo desiderio e
ciò che sei disposto a rinunciare per vederlo esaudito...-
Il giovane guerriero sopirò abbassando lo sguardo sul suo
medaglione che pendeva dal collo.
Chiuse gli occhi e ripensò agl'occhi della sua amata...
Vedrai tesoro,
sarà ciò che abbiamo sempre sognato!
- Allora? - chiese Callisto irrompendo nei pensieri
dell'uomo.
Gli occhi neri come la pece tornarono a fissare quelli rossi come il
sangue e la voce sensuale del valoroso uomo scandì parole
chiare
e decise:
- Io, Re del pianeta Vegeta-sei, unico sovrano della stirpe Sayan,
potere che mi è stato tramandato da mio padre e prima di lui
dai
suoi antenati, sono qui in vesta ufficiale per inginocchiarmi davanti a
te, Callisto, regina delle arti oscure di questo e altri regni, e
domandare alla vostra persona di esaudire un mio grande sogno...-
Il re osservò la sovrana augurandosi che quelle poche parole
insegnategli dalla sua amata regina bastassero per essere accettate
come richiesta ufficiale dalla strega.
Callisto sorrise meravigliandosi che un Sayan come quello che aveva
davanti potesse usare parole così eleganti e formali.
- Callisto vi ascolta, o nobile guerriero! Parlate affinché
ella
possa esaudire ciò che chiedete, in cambio di una giusta
ricompensa! -
Il guerriero annuì e continuò, serrando il pugno:
- Io desidero che il mio discendente diventi il leggendario Super
Sayan, il guerriero più forte di tutto l'universo e che
raggiunga, un giorno, il livello più alto che gli possa
essere
concesso, confermandosi il più potente e supremo di tutti...-
"LA BATTAGLIA PIU'
GRANDE DEVE ANCORA INIZIARE..."
Sono
io il più forte...
La grossa mano si alzò decisa, puntandosi verso
una grande montagna a qualche chilometro di distanza.
Improvvisamente alcune scariche elettriche attraversarono tutto l'arto
superiore e lentamente confluirono in un unico punto: al centro del
palmo della mano comparve una piccola sfera bluastra che lentamente
prese forma completamente.
La mano che aveva formato quella sfera si ritirò verso il
resto del corpo, per poi rituffarsi nel vuoto che la circondava, per
lanciare la piccola sfera, che si diresse a gran velocità
verso quello che sembrava il suo unico obbiettivo.
Una luce illuminò il cielo del pomeriggio di un colore
insolito ed infine la montagna che faceva da sfondo a quello splendido
scenario di collina, si distrusse in mille pezzi, lasciando solamente
una nube di fumo come ricordo di se.
Un sorriso comparve sul volto di chi aveva compiuto tutto quel macello:
- E' proprio vero: non c'è nessuno più forte di
me! -
Soddisfatto dei suoi risultati, il grande combattente si era osservato
il corpo muscoloso e in perfetta forma e aveva ringraziato ancora una
volta la sua buona stella che gli aveva permesso di provenire da una
grande razza chiamata Sayan.
L'uomo portò le mani nelle tasche degli stretti pantaloni
neri e si voltò verso una seconda figura che se ne stava
seduta sulla staccionata di legno, con le gambe a penzoloni e una
piccola coroncina di fiori tra le mani.
- Che ne dici? - chiese il guerriero sorridendo e sapendo
già d'aver fatto colpo su quella fanciulla.
La ragazzina alzò per un secondo gli occhi verso il vuoto
che la montagna distrutta aveva lasciato e alzò le spalle,
tornando a concentrarsi sui suoi fiori: - Tanta polvere per
niente...anche Goten è in grado di fare una cosa del genere!
-
Gli occhi neri del guerrieri si aprirono di più, mentre
fissavano la figlia intenta a lavorare la coroncina.
- COSA SIGNIFICA CHE GOTEN E' CAPACE DI FARE UNA COSA DEL GENERE? Quel
lurido mostriciattolo da quattro soldi che è nato da quel
traditore di Kakaroth può anche fare una cosa del genere ma
sicuramente non sa fare questo! -
L'uomo, adirato per aver appreso quella notizia dalla figlia, si
alzò in volo iniziando a sferrare una serie di pugni e di
calci con tutta la forza che aveva in corpo.
Lanciò sfere e attacchi ovunque pur di dimostrare alla
ragazzina che lui era il più forte!
Una volta soddisfatto di ciò che aveva appena mostrato,
ritornò a terra osservando con sguardo fiero la bella
quindicenne dai capelli turchini, ma quest'ultima sembrava non
fregarsene di ciò che il padre le aveva appena mostrato.
Più arrabbiato di prima, il grande guerriero
serrò le mani in due pugni ed iniziò ad urlare
dando sfogo a tutta la sua energia e raggiungendo velocemente il
livello del super Sayan di quarto livello, il più potente,
il più forte che solo lui e Goku poteva raggiungere.
Vegeta osservò ancora una volta Bra, ma stavolta sicuro che
la figlia non poteva ribattere su ciò che il padre le
avrebbe detto.
- E questo quella mezza sega riesce a farlo? - chiese incrociando le
braccia e sorridendo, mentre la lunga coda rossa continuava a muoversi
velocemente di qua e di la.
Bra alzò la coroncina di fiori finita e scese velocemente
dalla staccionata avvicinandosi al grande e grosso guerriero.
Una volta davanti a lui, si alzò in punta di piedi e si mise
il piccolo lavoretto che lei stessa aveva confezionato in testa ed in
fine gli diede un bacio sulla guancia.
- Stavo scherzando papà...non c'è nessuno
più forte di te e per me rimarrai sempre il mio unico e
grande eroe, il principe di tutti i Sayan! -
Vegeta rimase per un secondo immobilizzato dal gesto della dolce
ragazza e lentamente sciolse la trasformazione da super Sayan di quarto
livello, tornando al suo aspetto originale.
Osservò la coroncina di fiori e la figlia che stava davanti
a lui sorridendogli.
L'uomo si voltò di scatto e si tolse dalla testa il piccolo
dono, tenendolo stretto tra le mani e borbottando: - Ti sembrano regali
da fare ad un grande guerriero come me? Non sono mica una femminuccia
come tuo fratello! -
Bra non fu affatto sorpresa della reazione del proprio genitore,
perchè sapeva che quello per lui significava "grazie".
Quindi si voltò e saltò la staccionata,
raggiungendo la moto parcheggiata li a fianco e mettendosi il casco,
pronta per partire a tutta velocità.
- Hai ragione papi! Che mi è salto in testa, dico io?
Comunque devo proprio dire che questo pomeriggio passato solo io e te
qui in campagna non è stato affatto male...Grazie
papà! Ci vediamo stasera a casa! Ciao! -
La moto rossa partì a tutta velocità
attraversando la piccola strada polverosa di campagna.
Vegeta rimase fermo al suo posto continuando ad osservare il piccolo
regalo donatogli dalla figlia, mentre un mezzo sorriso
sembrò farsi largo tra quelle guance leggermente rosse...
La mia piccola Bra...
Se io fossi ancora a
capo del mio pianeta tu saresti diventata una regina perfetta, ma
soprattutto qualcun'altro sarebbe stato fiero di te...
Gli occhi del Sayan si alzarono verso un punto indefinito del cielo
come a cercare qualcosa che ormai non esisteva più da tanto
tempo.
Padre, se voi foste qui
ora potreste osservare come vostro figlio sia diventato un grande
guerriero!
Non sapeva il perchè, ma da un paio di giorni i
suoi pensieri erano sempre rivolti al suo pianeta nativo ed a suo padre.
Una brezza di vento gli scompigliò la chioma nera, mentre
lentamente tornò con la testa alla realtà.
- Che razza di fannullone sono diventato! Penso sempre a cose futili
quando dovrei concentrarmi su di un solo obbiettivo: diventare
più forte! -
"SEI SICURO DI ESSERE
PROPRIO TU IL VINCITORE?"
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