Silenzio

di chaska
(/viewuser.php?uid=70180)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 
 
A Mr. Mario
perchè prima o poi riuscirò a prendergli quella pizza e mangiarla. (?)
A chi fa le veci del suddetto Mr. Mario,
perchè è solo colpa sua se la nostra relazione va ancora avanti (?)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Silenzio
 
 
 
 
Romano odiava il silenzio.
Lo odiava perchè nonostante avesse ripetuto decine e decine di volte a chi lo circondava di chiudersi quella diavolo di bocca, ogni volta che calava il silenzio si sentiva insopportabilmente a disagio.
Significava che non c'era nessun nonno pronto a seccarlo con i suoi racconti su barbari che mai avrebbe visto.
Significava che non c'era nessun fratello a ricordargli che era ora di andare a mangiare la pasta e quanto la stessa fosse fantasticamente buona.
Significava che non c'era nessun boss del cazzo a ricordargli di pulire la casa e poi farlo lui stesso al posto suo.
Significava che non c'era nessuno accanto a lui, significava essere da solo.
 
Eppure da un po' non odiava così tanto il silenzio.
Anche se calava per ore intere, non gli dava poi così tanto fastidio.
Perchè mentre c'era silenzio, riusciva ad accorgersi del calore del sole, della polvere che gli pizzicava leggermente il naso e del pelo morbido di un gatto che gli si accoccolava contro una gamba.
Significava avere accanto la presenza sonnolenta del greco ad indicargli tutti quei particolari che fino ad allora si era perso.
 
No, da quando conosce Heracles, non gli dispiace così tanto rimanere in silenzio.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1327992