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Wecome To PageBreeze
Ciao a tutti, miei lettori!!!
Prima di tutto, ho bisogno di ringraziarvi per la vostra
infinita pazienza.
Avete aspettato fino ad ora per l’ultimo
capitolo.
Inoltre mi avete subito: questo è ciò che più
conta!!!
Ho atteso nel pubblicare perché volevo sapere i risultati
del concorso, che non sono arrivati, e pubblicare anch’essi, con relativo link
per il sito di quel forum.
Ma non posso perdervi!
E temo che mi sparerete se non pubblico presto nuove
storie!!! XD
Mi raccomando, commenti numerosi che è
l’ultimo!!
Grazie per aver letto la mia
storia.
Spero abbiate passato minuti di piacevole
lettura!!
Goodbye alla prossima
fic!
Capitolo 7 - You will mast
fall
La porta si spalancò. Si poteva notare il grande
cuore, Kingdom Hearts. Era splendido, ma allo stesso tempo
terrificante.
Xemnas era lì, sulla punta del palazzo,
contemplando il suo orripilante progetto.
“Ora” annunciò Sora “sarai eliminato anche
tu”
Il capo dell’Organizzazione si scosse, perché
stava pensando solo ed esclusivamente alla conquista dei mondi, e nient’altro.
Niente di buono può passare per la sua mente. Solo e unicamente
perversione.
“Finalmente, Sora” esclamò Xemnas “sei arrivato.
Non mi aspettavo che riuscissi a superare tutte le prove che ti ho posto
dinanzi. Complimenti”
Sora affermò:“Veniamo subito al punto” poi,
gridando “TU DEVI MORIRE!!”
Si lanciò sull’avversario e tentò di colpirlo
ripetutamente, ma Xemnas era agile e schivò i suoi colpi. Se ne stava con le
mani incrociate al petto, come se Sora non fosse una minaccia per
lui.
Riku pensò di aiutarlo, ma il Re lo trattenne,
dicendo: “Questa è la sua battaglia, deve farcela lui”
Xemnas creò un varco nero a spirale che attirava
tutto ciò che aveva intorno, con una forza funesta. Proprio quando Sora stava
per essere assorbito da quell’apertura oscura, Riku non si trattenne più e
saltando lo spinse via, ma a costo della sua vita. Infatti l’Oscurita lo
assimilò, e il varco scomparse.
“Riku” disse Sora sconvolto “no…”
Un mantello cadde a terra. Nemmeno il Re Topolino
riusciva a resistere alla potenza dell’irascibilità.
“Sora” disse con una strana calma il Re “distruggi
Kingdom Hearts. Qui ci sono io”
Sora ubbidì all’istante all’ordine del Re. Non
l’aveva mai visto così deciso. Fuggì via, lasciando da soli i due
contendenti.
“Oh, oh! Era ora che ti decidessi a combattere
contro di me” esclamò Xemnas.
“Hai davvero esagerato” affermò Topolino “ora te
la vedrai con me”
Invocò il suo Keyblade e si scagliò contro Xemnas,
che si mise in posizione di difesa.
“Pippo Energia!” urlò Paperino dopo aver ricevuto
un Elisir da Sora.
“Suvvia, andiamo presto dagli altri!” disse
Sora.
Cloud, Squall e Tidus combattevano contro i
Rinnovatori che stavano invadendo la stanza, mentre Wakka proteggeva dai nemici
i due ragazzi ancora svenuti.
“Via di qua!” gridò Sora.
La destinazione era Kingdom Hearts. Doveva essere
distrutto, come aveva fatto in precedenza Darkness in Zero, alias Ansem il
Saggio. Ma come fare questa volta? Sora non aveva il dispositivo per
disintegrare quell’enorme cuore.
Prese una decisione.
“O la va…” disse Sora caricando il colpo “o la
spacca”
Dopo aver raccolto tutte le sue energie,
scaraventò il suo Keyblade, Ultima Weapon, verso il cuore, ad altissima
velocità.
Il Keyblade sfrecciava rapidissimo senza perdere
energie, e colpì al centro l’ingente cuore.
L’arma fu disintegrata, e il cuore fatto a pezzi.
Tanti piccoli cuoricini erano librati in aria, e piano piano raggiungevano i
proprietari.
“Yuffie, ora riavrai il tuo cuore”
“Scappiamo!”
Sora aveva preso fra le braccia Kairi, e Wakka
sulle spalle Cristopher. Corsero veloci verso la gummiship, ma a meno di venti
metri dalla nave comparve una ben nota figura. Lui. Ancora lui.
“Vuoi sapere che fine ha fatto il tuo amico
nanetto?” disse Xemnas.
Portò alla vista il braccio che aveva dietro la
schiena, e si vide il povero topo pieno di lividure.
Sora, pensando di non poter più combattere con il
suo Keyblade, ripose Kairi a terra e si gettò sull’ultimo nemico.
“Non sono mai stato bravo nella lotta libera”
pensò Sora in quel momento “ma devo fargli del male. Graffi, morsi, pugni,
calci, tutto ciò che è in mio potere. Devo eliminarlo!”
Sora combatteva a mani nude, e sotto i suoi
incessanti colpi, Xemnas poteva solo difendersi.
“Tu” disse quest’ultimo “pensi di potermi battere
con un paio di pugni?”
E così dicendo lo scaraventò lontano.
I suoi compagni erano allibiti. Non potevano fare
nulla per lui.
Sora, che era stato messo al tappeto, si guardò le
mani. Sangue: del sangue cadeva sul pavimento. Ed era il suo. Ma improvvisamente
la mano destra si illuminò, e pian piano comparve Ultima Weapon.
“Cara amica” sussurrò Sora ritrovando il coraggio
“posso ancora contare su di te”
“Che c’è?” disse Xemnas “Ora parli anche da
solo?”
“Addio, Xemnas!!!” esclamò Sora, voltandosi, e lo
trafisse. Una scia di luce lo attraversò, e lentamente lo disintegrò.
“Finita” affermò Sora “E’ finita”
Riprese Kairi fra le braccia, e affidò il Re nelle
mani premurose di Pippo e Paperino. Si avvicinarono ed entrarono nella
gummiship, dove si trovavano pronti Cip e Ciop.
“Partenza!” esclamarono insieme, dopo che tutti
salirono a bordo.
Epilogo
Il colore della sabbia andava dal rosa chiaro al
bianco: era stupendo passeggiare sulla spiaggia dell’Isola del destino al
tramonto.
Sora indossava un paio di jeans lunghi e una
maglia similmente a maniche lunghe. La stagione era passata. L’autunno si
avvicinava.
Kairi camminava di fianco a lui, mano nella mano,
con uno sguardo triste.
“Ma” disse lei, con le lacrime agli occhi “non c’è
nessun modo di riportare qui Riku?”
“Al fine di una grande vittoria” esclamò Sora
saggiamente “c’è bisogno di un grande sacrificio”
“Ci sono stati uomini che passo dopo
passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con
impegno
con dedizione contro un'istituzione
organizzata”
“Riku, sei da acclamare. Hai rischiato la vita per
salvarmi. Te ne sarò sempre grato”
“Ci sono stati uomini che hanno
continuato
nonostante intorno fosse tutto
bruciato
perché in fondo questa vita non ha
significato
se
hai paura di una bomba o di un fucile puntato”
“Non hai avuto paura di affrontare la morte. Ti
sei lanciato nel buio. Sarai sempre nei nostri cuori”
“Hey, qualcuno piange per me?” disse un ragazzo
appena arrivato sulla spiaggia.
Sora riconobbe all’istante quella voce. Riku era
tornato. Si voltò per scorgere l’amico, e lo vide sorridente. Non sarebbe più
appartenuto all’Oscurità. Mai più. Aveva degli amici preziosi, e non desiderava
perderli.
Kairi corse subito ad abbracciare l’amico, che con
un finto viso inorridito disse: “Lasciami, o Sora si arrabbierà
molto!”
“Vecchia canaglia” esclamò Sora “sei di nuovo
qui!”
“Mi dovrai sopportare ancora per molto, molto
tempo”
Si. Molto tempo. Tutti desideravano un lungo
periodo di pace.
“Nessuno potrà fermare mai la
convinzione
Che la giustizia no... non è solo
un'illusione”
Nota dell’autore
Le canzoni, riportate in corsivo, sono le
seguenti: