Deep Below the World

di BlueCandle
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"Deep below the world Persephone
sings of love forgotten
calling out across the river... Persephone

Deep below the world Persephone
waits upon her rescue
mother nature's only daughter... Persephone

She saw the dawn with the light in her hair
twisted and torn she was taken from there
now she's down... down... down...

Oh my dear Persephone
your heart sings a melody
Hope you're safe and sound... underground".


Kula Shaker, "Persephone"


***

Corro.
Corro, come se non avessi mai fatto altro.
Sono veloce, più veloce di quanto potessi credere. La terra scivola sotto di me, sotto i miei passi rapidi, l'erba morbida che mi sfiora i piedi nudi.
Rido, e allargo le braccia. Ora sto volando, libera come un falco, libera per la prima volta.
Il sole mi accarezza, sento il suo tepore su di me, sembra sorridere al suono delle mie risate.
Il cielo, la terra, l'erba, l'aria. Ora respiro.
Rallento, il mio cuore batte forsennato, forse è felice come me.
Mi fermo, guardo indietro. Schermo gli occhi dalla luce... forse è troppo potente.
Eccole laggiù... agitano le braccia, le ninfe, vogliono che torni indietro... ma non è ciò che voglio io. Il sapore del mondo è troppo buono.
Alzo la mano, le saluto. Ma poi mi giro, ricomincio a camminare.
Tutto è selvaggio, ora: la terra, l'erba, i fiori.
Forse anche io.
Con i capelli scompigliati dall'aria, il peplo chiaro raccolto sulle cosce, il respiro veloce. La selvaggia Persefone.
Ah, la mamma si arrabbierà, si arrabbierà tantissimo.
Com'è possibile che la sua diletta figlia, la dolce, timida Persefone, sia in realtà una ragazza selvaggia, una veloce gazzella? Incredibile.
Mi fermo, strofino i piedi sull'erba, mi solletica i piedi.
Il cielo è terso, nemmeno una nuvola ad oscurarne l'azzurro. L'aria è così profumata... sono circondata dai fiori.
La terra è coperta di punti colorati, sembra che il verde sia sparito.
Il vento si diverte a inclinare i loro piccoli capi rossi, bianchi, gialli. Sono bellissimi.
Mi chino a raccoglierne uno, sfioro i petali delicati... ma... aspetta.
Qualcosa, in lontananza, mi blocca, cattura la mia attenzione. Mi rialzo, affilo lo sguardo; inizio ad avvicinarmi.
Appena lo raggiungo, mi fermo.
E' un fiore, sì.
Ma è il fiore più bello che io abbia mai visto, il più bello di tutti.
Mi inginocchio, voglio guardarlo da vicino. E' blu.
Blu come niente che io conosca. Un blu profondo, caldo come una vita, freddo come una gemma preziosa. Sette petali, una stella a sette punte, striate d'argento, di bianco, di nero.
Avvicino il volto, cautamente lo annuso... e mi ritrovo a respirarne il profumo come fosse aria.
Oh, è buono, altroché. Non è dolce, questo no. Ma è anche meglio.
E' quasi... inebriante: sa di neve, di vento, di una notte d'inverno...
Allungo la mano. Voglio coglierlo, deve essere mio. Mi sembra di esserne assuefatta. Sfioro i petali delicati, velluto blu sotto il mio tocco.
All'improvviso vengo sollevata, braccia forti si stringono attorno a me. Urlo, scalcio, mi dibatto, ma a nulla vale.
Un velo nero mi avvolge, il profumo del fiore ora mi circonda completamente. Mi stordisce, tanto è buono. I miei occhi si chiudono.
Sono sempre più stanca... sempre più stanca... appena prima di perdere i sensi, un sussurro, lieve come un respiro, che mi scivola dentro, un dolce veleno.
Persefone.
E precipito nel buio.

 




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