Le note dl
valzer che dava il via alle danze riecheggiava nella stanza avvolgendo le
orecchie dei presenti con la sua tenue e romantica melodia e su quelle ottave
gli sposi volteggiavano goffamente dilettandosi in piroette e passi troppo
lunghi o troppo stretti. L’organza bianca del abito della sposa di muoveva
sinuosa sulla pista da ballo mentre i raggi del tramonto battevano sui centinai
di piccoli stras del corpetto che fasciava la sua vita formando un
caleidoscopio di colori sul pavimento scuro. Sulle labbra dello sposo si
distinguevano perfettamente i numeri dei passi che stava contando, e la sua
espressione coperta dal sudore lasciava intendere che non vedeva l’ora che la
musica finisse. Blaine Anderson, testimone dello sposo nonché suo migliore amico,
si ritrovò a sorridere tra se e sé mentre si gustava la scena nella piccola
televisione attaccata alla parete del appartamento dei novelli sposi. Si perché
quella era la terza volta che riguardavano tutti insieme il filmato del
matrimonio di Thad e Samantha. Ancora una volta, una
lacrima che tentava di nasconderla cercando di asciugarla con la manica della
maglia, era scappata dai castani e grandi occhi di Blaine. Al suo fianco i due
innamorati si tenevano per mano mentre gustavano di nuovo passo dopo passo
quello che era stato uno dei loro giorni più belli, anche se il vistoso
pancione di Samantha stava a segnalare che un’altra importantissima e
felicissima data stava per avvicinarsi nella vita dei due giovani. A rompere
questo romantico ed idilliaco quadro c’era Sebastian Smythe, altro amico dello
sposo, che se ne stava appoggiato alla parete dietro i tre, con una bottiglia
di birra tra le mani ed un’espressione annoiata e quasi disgustata sul volto,
la stessa che aveva mantenuto anche per tutta la durata del matrimonio, il
filmino che stavano guardando ne era la prova.
“Dio, quanto
odio i matrimoni!” sentenziò non appena comparve la scritte “Fine” sullo
schermata nera.
“Io invece
li adoro” replicò Blaine per il solo gusto di contraddirlo. Non era infatti un
segreto di Stato che tra i due non scorresse buon sangue, anche se, secondo Sam
e Thad c’era una qualche attrazione non confessata
tra i due.
“L’ho
notato. È la terza volta che vediamo la scena degli anelli e tu, tutte le
santissime volte, ti metti a frignare come una ragazzina” gli rispose Sebastian
posando la sua birra sul tavolino del salotto e avvicinandosi di nuovo al
gruppo per sedersi proprio di fianco al suo nemico numero uno.
“Davvero non
capisco quale sia il tuo problema Sebastian! Cosa c’è di così difficile nell’essere
felice per qualcun altro?” sbottò spazientito l’altro mentre le sue guancie
cominciavano ad arrossire, campanello d’allarme che segnalava che si stava
arrabbiando.
“Non bisogna
piangere come dei poppanti per dimostrare di essere felici. E davvero, io non
capisco per quale motivo abbiamo dovuto rivedere questo filmato” il ragazzo
dovette trattenersi per mantenere un’espressione seria, la situazione lo
divertiva tantissimo e considerava stuzzicare il povero Blaine uno dei suoi
divertimenti preferiti.
“Perché è
bello ricordare dei momenti così! Ed è bello vedere che esistono coppie che si
amano ancora e che credono nel vero amore, invece che credere che esistano solo
persone come te, che vedono l’amore solo dal punto di vista sessuale, che usano
i ragazzi solo per divertirsi, come fossero giocattoli.” La voce del ragazzo si
era alzata, tutti nella stanza rimasero pietrificati. Tutti tranne Sebastian
che invece ruppe l’imbarazzo con una sonora e fragorosa risata.
“Cosa hai
detto scusa? No ti prego ripetilo perché troppo divertente!” disse tra le
risate passandosi una mano tra i capelli castano chiari.
“Lascia
perdere. Sei solo uno stronzo, egoista e narcisista Sebastian Smythe” rispose
Blaine scuotendo la testa ed alzandosi dal divano diretto a prendere la sua
giacca per andare via.
“Ehi non
esagerare adesso B. Non puoi darmi dello stronzo e cavartela così.” Anche
Sebastian era balzato dalla poltrona e ora stava trattenendo il ragazza per la
manica della sua maglia e i suoi penetranti occhi verdi lo fissavano ardenti.
“E cosa
vorresti farmi? Picchiarmi magari?” replicò Blaine cercando di raccogliere quel
poco di coraggio che un ragazzo inguaribilmente romantico, innamorato del
amore, che da sempre era stato vittima dei bulli a scuola e che passava la
maggior parte del suo tempo a cucinare, potesse avere.
“Ma con chi
credi di avere a che fare? Non voglio farti proprio niente. A meno che tu non
voglia essere sculacciato da me ed allora sarei ben felice di accontentarti”
Sebastian sorrise per non essere riuscito a mantenere quella battuta, ecco
un’altra cosa che Blaine odiava di lui, le sue battute piccanti, prive di senso
e talvolta volgari. “Ma comunque vorrei solo farti notare che, quando voglio,
so essere un tipo romantico ed elegante anche io. E che riuscirei a farti
innamorare di me anche con un solo appuntamento.” Lanciò la sua sfida il
ragazzo avvicinandosi di ancora qualche centimetro al volto dell’ altro.
“Non credo
proprio.” Rispose stizzito Blaine.
“Vuoi
scommettere?” gli occhi di Sebastian si ridussero a due piccolissime fessure pieni
di sfida. L’altro fece per ribattere quando la voce nasale di Samantha si mise
tra di loro:
“Sapete
credo che dovreste vedervi qualche volta, solo voi due intendo.”
“Cara, non
mi sembra il momento” la zittì Thad a denti stretti
dandole di gomito, erano anni che assisteva agli scontri tra Blaine e Sebastian
e ormai aveva imparato a lasciarli cuocere nel loro brodo certo che tanto primo
o poi sarebbe tutto finito, per poi però ricominciare dopo pochissimo.
“Neanche
morto passerei una serata con te Sebastian” disse Blaine sperando che quelle
parole ponessero fine alla discussione.
“D’accordo.
Tanto sei tu che ci perdi” rispose secco l’altro lasciando finalmente la presa
intorno alla manica e tornando a riprendere la sua bottiglia.
“Secondo me
dovreste darvi una chance. Il confine tra odio e amore alle volte può essere
molto sottile.” Continuò a sostenere la sua tesi Sam decisa ad ignorare il
marito che cercava in tutti modi di sviarla. “Si credo proprio che.. uh!” si
bloccò di colpo per portarsi una mano sulla pancia, dopo qualche secondo il
sorriso ricomparve sulle sue labbra e riprese a parlare dopo aver tirato su un
lungo sospiro: “Vedete? Anche la piccola qui dentro è d’accordo! Sta scalciando
tantissimo e lo fa solo quando la pensa come me!”
“Oh la mia
nipotina che inizia a farsi sentire!” Sebastian si avvicinò alla ragazza e posò
delicatamente la mano sulla sua pancia per cercare di sentirla, era davvero
sorprendente come il suo atteggiamento potesse cambiare quando si parlava della
bambina, quello che lui stesso aveva definito la sua futura nipotina. Blaine
invece non aveva osato avvicinarsi per evitare di ritrovarsi di nuovo ad una
distanza minima dall’altro, ma anche il suo cuore esplodeva di gioia nel sapere
che tra qualche settimana avrebbe avuto una seppur acquisita nipotina.
“Sai cosa ti
dico Sebastian? Che accetto la tua sfida!” esordì dopo il suo silenzio
grattandosi la testa ed abbassando lo sguardo.
“Come? Come
dici B.?” Sebastian strabuzzò gli occhi.
“Uscirò con
te. Ma non per dimostrare che “il confine tra odio e amore è sottile”, io ti
odio e ti odierà per tutta la vita. Ma per dimostrare che un appuntamento con
uno zotico come te non potrà mai avere una buona fine” si affrettò a spiegare
Blaine, e questa volta erano i suoi occhi a brillare di sfida. Non sapeva
perché avesse deciso di accettare la proposta di Sebastian, ma era deciso a
dimostrare che loro due non sarebbe mai e poi mai potuti stare insieme.
Qualcuno a visto il film
“3 all’improvviso?” Bè se non lo avete fatto non fa niente. Ma questa è la mia
versione Seblaine di questo film che ho adorato alla
follia, certo con qualche cambiamento. ^_^ Come avete visto compare anche Thad, non so come mai io abbia scelto lui, ammetto di aver
preso un Usignolo a caso. Allora voi
cosa ne pensate? Sono curiosa XD