Fred è disteso sull’erba in giardino, in una fresca serata di Agosto.
«Ciao Fred…» una voce lo fa sobbalzare un attimo.
«Oh, ciao Hermione.»
«Cosa fai qui a quest’ora?»
«Potrei farti la stessa domanda…» sorride lui beffardo.
«E’ bellissimo il cielo stasera, non è vero?» chiede lei, alzando lo sguardo.
«Sì. Hermione, aiutami a contare le stelle…» sussurra Fred.
«Fred, le stelle sono infinite! Non riuscirai mai a contarle»
«Beh, provare non ci costa nulla» lei gli si sdraia accanto, e insieme iniziano a contare quelle stelle infinite.
«Uno, due…»
«Fred, quello è un aereo!» sorride lei osservando il gemello.
«No, è una stella! E poi, un aereche?»
«Aereo, è un congegno Babbano per volare» ridacchia la riccia.
«Ehi guarda, una stella cadente!» Hermione si volta giusto in tempo per cogliere l’ultima luce di una stella che non brillerà mai più. «Esprimi un desiderio…» sussurra Fred.
«Sono a corto, ormai… e tu?»
«Oh, il mio si è già avverato» sussurra lui.
«Ah sì? Allora puoi dirmi cos’era…»
«Aspetta, posso mostrartelo» il gemello le si avvicina, scostandole una ciocca di capelli dal viso e poi, delicatamente, le lascia un bacio sulle labbra.
***
Hermione è seduta sull’erba bagnata del giardino dei Weasley. Il vento le scompiglia i capelli più ribelli del solito. C’è una stella in più nel cielo. Una stella che brilla più di tutte, una stella che sembra sorridere. Una stella in più lassù, ma la mancanza di qualcuno che la aiuti a contarla.
«Mille…» mormora la riccia.
Ecco Fred, il tuo desiderio si è avverato. C’è la millesima stella questa sera su di me. Pensa lei, mentre le lacrime continuano a scivolare silenziose.
«Avrei voluto contarla con te…» sussurra di nuovo, sperando che quel maledetto silenzio sia solo un incubo. Ma l’incubo non finisce, il suo Fred se n’è andato, ora ha solo i ricordi dell’anno in cui sono stati insieme. Ricordi che continuano a riaffiorare beatamente. Ora non sentirà mai più le sue labbra calde sulle proprie. Non sentirà mai più quegli abbracci che la facevano stare meglio. Un’ultima lacrime riga il volto di Hermione, prima che lei si addormenti su quell’erba che sa troppo di lei e del suo Fred.
*SPAZIO AUTRICE*
Lo ammetto, mi sto odiando per aver scritto questa cosa D:
Sto piangendo, miseriaccia!
Non so neanche che scrivere in questo piccolo spazietto che mi riservo D:
Meglio che non scrivono niente và!
Solo... solo... boh, non mi odiate anche voi!
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