Tell
me that you want
me baby
Tell me that is
true
E’ Domenica
mattina, gli altri stanno
dormendo, ma Danny é in salotto a canticchiare a bassa voce
quella
canzone. Non sa perché, ma quella mattina si è
svegliato avendocela
in testa.
Le note sono sempre quelle,
di tanti (o
almeno così gli sembrano) anni prima. Quando era
più giovane e
l’avventura coi McFly era appena iniziata. Ora sono famosi,
girano
il mondo e preparano l’album nuovo. “love is
easy” già spopola
sul web.
Però non gli
dispiace ripensare agli
inizi.
Say
the magic words and
I’d destroy the world for you
Eeeeh già.
C’é stato un tempo in
cui ci credeva con tutto se stesso.
Ma sono passati tanti
eventi da allora.
Danny si interrompe un
attimo. Miseria
se se la ricorda quell’estate. Aveva fatto nascere Wonderland.
Tutta colpa sua.
Danny, il mangiatore di
donne, Danny
che spezza i cuori di migliaia di fans, Danny il ribelle, Danny
l’inquieto, Danny il romantico, Danny che ora ripensa a una
ragazza
che forse non è stata mai sua.
Scuote un attimo la testa,
vorrebbe
riprendere a suonare. Si passa una mano tra i capelli.
Com’era il
motivetto di I Wanna Hold you?
Eh no, ormai ha aperto il
cassetto dei
ricordi. Appoggia la chitarra e si alza, sgranchisce la schiena.
Attraversa il salotto ed esce sul balcone. Estrae meccanicamente il
pacchetto di sigarette, ne accende una e poi torna a guardare la
skyline.
Non l’ha
dimenticata. That girl.
Abbiamo parlato
per ore, passato la
giornata a ridere sotto il sole
Ci siamo
divertiti, gli altri erano
sconvolti
“Danny
è pazzesco, non ci posso
credere!” Così gli aveva detto Dougie,
così si era detto lui. Lei
era bella, affascinante, quando aveva tentato di attaccarci bottone
una mattina in spiaggia non pensava che lei gli avrebbe dato una
possibilità. Avevano iniziato a uscire insieme, a darsi
appuntamento
ogni mattina sul lungomare.
Molto infantile, pensa ora.
Ma una
parte di sé lo contraddice. Gli piaceva.
Gli piaceva
perché era diversa. Per
lei davvero avrebbe distrutto il mondo. E poi?
E poi lui era venuto a
prendersela. The
marine. Il fidanzato che lei non aveva detto di avere.
Okay, okay, era stato uno
stupido a
credere che fosse libera.
Danny si passa nervosamente
le dita tra
i capelli, si arrabbia ancora oggi a ricordare.
Lei era diversa, lei era
bella ed
intelligente, lei lo capiva.
Empatica.
Lei non gli aveva promesso
niente.
Lui avrebbe potuto
combinarci qualcosa,
invece si era fatto prendere dal suo stile di bambina, di ragazza.
Quella ragazza.
Tre giorni dopo
sono uscito per
vederla
Ma era con un altro
Mi sono detto
“bene” e non le ho
mai chiesto spiegazioni
Da allora ho
vissuto in compagnia
della solitudine, mia amica
Lui ci aveva davvero
sperato. Con lei
era così in sintonia. Com’era possibile che la
cosa non fosse
reciproca?
Troppe parole inespresse,
troppo tempo
passato, si dice Danny.
Ma lei nei suoi ricordi
è tornata
tantissime volte. Si vergognava a parlarne con gli altri, ma nelle
sue canzoni l’ha messa sempre. Probabilmente loro hanno
capito.
Il suo volto ora sfuma nei
ricordi. La
vita ha giocato con loro due?
Il risultato migliore
secondo lui è
Obviously. Danny spegne la sigaretta e rientra in casa. La chitarra
è
sempre lì sul divano. Si siede e riprende a suonare quelle
note,
canticchiando tra sé e sé. Obviously.
Quel titolo messo
così, un po’ con
rabbia, un po’ con ironia, un po’ con
autocompatimento. Era
giovane, era scemo. Era innamorato.
Negli ultimi tempi
ho cercato invano
di avvicinarmi a questa ragazza (quella ragazza),
che non è
di questo mondo
Credetemi
E’
già da un po’ di notti ormai
che mi ritrovo a pensare a lei
Perché
ovviamente è fuori dalla
mia portata…
Sorride. Sì,
sì, era proprio
innamorato.
E’ passato tanto
tempo, che significa
tante spiegazioni, tante ipotesi. Possibile si fosse tanto illuso?
Possibile essere così innamorato e no
ricambiato?
Come poteva il destino
permettere
questo?
E poi si era immaginato
come potesse
essere diventata lei in quegli anni. Come sarebbe diventata…
Se
solo potesse tornare indietro, come gli piacerebbe cambiare le cose!
Quanto si era pentito di
non aver
chiesto niente! Di non aver detto niente davanti all’altro,
di non
averla cercata ancora… Nei film in queste situazioni si
scopre che
l’altro ragazzo è il fratello, il cugino o
l’amico, ma non si
era mai potuto illudere dal momento che un pomeriggio in spiaggia li
aveva scorti da lontano, avvinghiati.
Quante paure, quanti film
mentali.
Era proprio scemo.
E comunque, pensa ora, con
tutto quel
vissuto ci aveva fatto quasi un album, aggiungendo Unsaid
thing.
Stavolta non prova a
suonarla, si
lascia solo cullare dalle parole, così vere e
così semplici,
Ho ancora
così tante cose che
vorrei dire e non ho detto,
non posso
aspettare che passi un
altro giorno,
vorrei che sapesse
che la sto ancora
aspettando e chiedendomi se si ricordi di me,
ma non
c’è alcun modo di saperlo.
Neanche ora ha un modo.
Ha solo la musica per
ricordarla e la
vita per dimenticarla, per lasciarsela alle spalle.
Se l’è
lasciata alle spalle, in
realtà.
Ha avuto altre ragazze,
sono successe
tantissime cose nel frattempo. Lui ormai è un altro.
Probabilmente
tornando indietro non se ne innamorerebbe più.
Però non sarebbe
male reincontrarla.
Impossibile, dato che di lei non ha nulla, né cognome,
né
cellulare, né paese di origine… Niente, solo il
nome e appunto la
musica, compagna fedele con cui può essere sincero.
E persino
nell’ultimo brano si è
confidato, ha persino scritto una canzone mettendo il suo vero nome,
Kate. Questo dimostra che è passato tanto tempo e lui
è più forte.
E poi-sorride- è
l’unica canzone in
cui abbia messo la parola FUCK. Nel titolo. Come a dire che lei
può
anche fottersi, lui è cambiato e non lo tocca più.
Se solo potesse tornare
indietro
vorrebbe parlarle.
Però, quanto
è stato bello amarla
così, amare qualcuno così, al punto di
dimenticare se stesso.
Se penso a tutte
le canzoni che ho
scritto per lei e a quanto schifosamente ricco sono oggi, finisce che
la dovrei anche ringraziare.
“Hey
Danny!” Tom è comparso di
colpo davanti a lui- “Ma ci sei o cosa? E’
mezz’ora che ti
chiamo!”
“Ah?-scuote la
testa, torna sulla
Terra-Si si ci sono. Scusa, pensavo”
“E a che
pensavi?”
Danny sorride e fa un gesto
col capo,
come a dire che non ha importanza.
“Mh. Eri sulla memory
lane.”
Scoppia a ridere, anche
quella l’aveva
scritta per lei.
La strada dei
ricordi, rieccoci
Ai giorni in cui
ti ricorderò per
sempre
Sono cambiate
così tante cose, ma
ora sembra solo ieri che me ne sono andato.
“Stamattina
lasciami perdere, Tom… Lasciami ai miei ricordi da
vecchio” dice e sorride.
Sguardo non convinto.
Ma che farci, è
Danny.
Ha quelle fase
così, un po’
malinconiche da cui ne esce con qualche testo.
Let it
be, let it work.
“Ascolta bro,
sono passato per
lasciarti giù la lista degli appuntamenti di questa
settimana.
Domani mattina siamo già in radio per
un’intervista”
“Non di
già…”
“Neanch’io
ho molta voglia.. vabbè,
poi avvisa gli altri. Io torno da Giò che oggi
c’è sua mamma a
pranzo”
“Se, se, vai da
Giò… VI
raggiungiamo dopo”
Tom alza le sopracciglia,
volta le
spalle ed esce.
Danny torna sul balcone. Se
lo
promette, ancora una sigaretta e poi inizia la giornata.
Però
davvero, da vecchio ripenserà a tutto questo e ci
troverà un senso.
La città
è ancora mezza addormentata.
Del resto è ancora presto. Nella via non passa nessuno, solo
una
ragazza. Tac-tac, tac-tac, l’eco dei tacchi risuona per le
case.
Il sole si erge su milioni
di teste,
cuori pulsanti, sguardi distratti che vagano per le vie come il suo.
Destini che si allontanano, futuri che si ricongiungono, telefonate
che si fanno al mattino, giornali che s aprono.
Chissà che
fatica camminare coi
tacchi, pensa distrattamente.
Vaga con lo sguardo oltre i
tetti,
sulle finestre, per la strada. La guarda mentre si avvicina al
balcone. Anche lei alza lo sguardo, e gli occhi le si illuminano di
consapevolezza.
E’un attimo.
Danny ha già
oltrepassato il salotto,
aperto la porta dell’appartamento e scendendo le scale.
E’lei.
Un
esperimento?
Un ipotesi? Un viaggio con voi ripercorrendo le tappe di Wonderland?
Pensatela
come
volete.
Volevo
condividere questo racconto. Sperando che anche voi possiate
ritrovare chi ha percorso con voi lka memory lane.
E
che mi lasciate
un commento sincero.
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