Hola raga!
Questo è il primo chapter della fic sul magnifico Quintetto
del Suono , un soggetto sfruttato di rado nelle fic, e ne approfitto
per fare un omaggio a loro e alla musica...Recensite in molti!
1°
cap: Now we are five!
Tayuya se ne
stava sciattamente stravaccata sul ramo di una grossa quercia , con
lo sguardo attento di chi si aspetta l'arrivo di qualcosa o qualcuno
da un momento all'altro; durante la trepidante attesa maltrattava le
povere giovani foglie smeraldine attaccate ai rami. Rendeva l'idea di
una persona in cerca di un impiego per spendere il proprio tempo . Ci
sarebbero stati molti modi per colmare il vuoto dell'attesa, ma se ti
trovi in un villaggio fantasma, abitato da mentecatti e sfollati che
cercano spasmodicamente di soddisfare i desideri di un capo
egocentrico a cui non è passato neanche dall'anticamera del
cervello di fornire ai propri abitanti strutture adibite allo svago ,
cosa puoi fare dalla mattina alla sera?
D'un tratto un'
ombra imponente si avvicinò alle spalle della ragazza, che
sbuffava come una teiera.
-Sei una
cretina- mormorò l'ombra misteriosa all'orecchio della dolce
fanciulla.
-Vaffanculo
Jirobo!-Rispose con estrema grazia voltandosi indispettita verso il
suo interlocutore.
-Sono anni che
ci conosciamo e sai bene che non mi piace perdermi in
formalità.-Aggiunse.
Jirobo si
spostò dall'ombra delle frasche e si sedette sul ramo davanti
a lei, osservando curioso le ghiande e chiedendosi che sapore
avessero.
-Senti, Tayuya-
proseguì conciliante indirizzato alla figurina imbronciata.-So
che è una palla, ma io e te siamo stati nominati da Orochimaru
come membri del quintetto speciale!-Esclamò enfatizzando le
ultime due parole.
-E allora?-
Domandò lei scettica alzando un sopracciglio.
-Allora!? Ti
rendi conto che ora siamo responsabili di missioni segretissime e di
vitale importanza?-
Rincarò
il ragazzo strabuzzando gli occhi. -Comunque- proseguì -Non è
stata una mossa intelligente non presentarti alla chiamata del capo
insieme ai nostri compagni. Dopotutto non sono così malaccio!-
-Ah no?-
esclamò Tayuya sarcastica -Ma te sei fuori! non sono venuta
appunto perchè li avevo già visti l'altro giorno
durante la selezione.-
Fece una
pausa.Per tutta la durata della conversazione teneva la testa bassa
di proposito per evitare di posare l'occhio su Jirobo che si
strafogava con le ghiande peggio di un suino
.-Sono i peggio
sfigati- Riprese continuando a maltrattare le povere piante.-e per
questo non ci tengo a familiarizzare con quelli-
Detto questo,
susseguì un'altra pausa di silenzio che durò qualche
minuto, in cui entrambi rimasero assorti nei proprio pensieri, lo
sguardo fisso sulle cacche di piccione sul porfido del muretto,
l'unica attrazzione interessante nel raggio di qualche chilometro.
-Ma chi me l'ha
fatto fare di trasferirmi in questo villaggio!- mormorò d'un
tratto la rossa tra sè e sè, attirando l'attenzione del
dirimpettaio.
-Boh, se non lo
sai te...-
-Voglio dire, a
parte un locale che apre la sera, per il resto non c'è
nessun'altro luogo decente,e tranne noi due, non c'è nessuno
che sappia cosa sia uno strumento musicale!E menomale che si chiama
Villaggo del Suono..-Si lamentò la ragazza.
-Potremo
esibirci insieme nel locale come si fece l'anno scorso:io alla
batteria e tu al flauto ed al canto.- Suggerì l'altro con
naturalezza.
La ragazza fece
un ghigno malefico e sentenziò:
-Sì, e
magari anche questa volta verremo ricoperti di pomodori da capo a
piedi. Forse non l'hai capito:ABBIAMO BISOGNO DI PIù
MUSICISTI!-Detto questo lanciò una ghianda ad un innocente
piccione che cacava allegramente sul muretto, colpendolo in pieno.Ad
un tratto Jirobo ebbe come una folgorazione:
-Ah!mi ero
dimenticato di dirti che ho scambiato un paio di chiacchiere con gli
altri tre membri.Insomma, Kidomaru, quello scuro di pelle con quattro
braccia, mi ha detto che suo padre gestiva un negozio di strumenti
musicali e che non se la cava male alla chitarra ed alle tastiere.-A
sentire questo l'espressione di Tayuya si fece più
interessata.
-Continua..-
-Poi mi ha
detto che tempo fa aveva un gruppo blues...ma poi si sono sciolti
perchè molti erano deceduti a causa di uno scontro...L'altro ,
quello strano di nome Sakon ha un gemello siamese che si chiama Ukon,
un idiota completo, sai,..-
-Com'è
che si chiama il terzo?-Interruppe bruscamente la ragazza.
-Ah, quello è
il capogruppo, si chiama Kimimaro e dicono che è l'ultimo
esponente del formidabile clan Kaguya...-
-Mai sentito..-
-...Ed è
un grande leccaculo di Orochimaru e poi,- aggiunse sussurrando
avvicinandosi all'amica-Si dice che sia affetto da una malattia
congenita terminale, è probabile che tra poco tiri le cuoia!-
-Kimimaro...-
Riflettè la rossa assorta tra sè e sè .-l'avevo
gia notato in giro e non sembra niente male..Sai mica se ha la
ragazza?- chiese con un sorrisetto furbo all'amico. -No , sai , non
mi spiacerebbe una botta e via prima che schiatti.
-Mi spiace
deluderti, ma ho saputo che ha fatto il salto della quaglia già
da un bel po' di tempo...-
-Coosa?!-Esclamò
la diretta interessata sull'orlo della più dispertata
delusione.-anche lui, sniff, stessa fine di Kabuto...-
-Suvvia!-La
consolò l'amico fedele-può darsi che tu abbia qualche
remota possibilità, sei così poco femminile..-
Non fu furbo
formulare tale frase da parte di Jirobo, ma non descriviamo la
reazione della ragazza, dal momento che potrebbe turbare deboli
stomaci).
-Senti Tayuya,
stasera vado al locale con kidomaru e Sakon, vieni anche tu?-Domandò
massaggiandosi un enorme bernoccolo sulla fronte.
La ragazza, con
gli occhi ancora fiammeggianti (giammai dire a Tayuya che non è
femminile,giammai!Poi le avete viste le conseguenze..) dovette
attendere di sbollirsi un poco prima di rispondere:
-Mh..Solo se mi
offri la birra-
-Ok..-Sospirò
quell'altro immaginandosi i contanti che volavano via dal portafoglio
come farfalle.
-Intendo, per
tutta la settimana..-
A quel punto,
poteva dire addio al portafoglio intero (Tayuya è un'
alcolizzata della peggior specie).
***
Verso le dieci
di sera l'aria era ancora calda e umida come durante la giornata.
Jirobo passeggiava placidamente per le poche e strette vie, e quella
camminata tanto breve aveva iniziato a procurargli delle grosse
macchie di sudore sotto le ascelle, che non sarebbero state un bel
vedere se la maglia non fosse stata nera. Arrivò davanti al
locale, o meglio,l'unico locale: “Il Ronzino Perplesso”,
un tugurio decadente e polveroso in stile far west post- moderno che
più che altro poteva sembrare uno squallido tentativo di
imitazione da parte del fondatore del villaggio, che di queste cose
sembra non chiapparci granchè. I ragazzo si appoggiò
con la schiena al muro vicino all'entrata, fischiettando la melodia
di un brano di uno dei suoi gruppi heavy metal preferiti. Dopo poco
scorse all'orizzonte la nanesca figura di Tayuya, strizzata in un
vestitino nero attillato che arrivava fino al ginocchio; più
che un rispettabile ninja di alto livello, pareva la ragazza-tubetto
in cerca di aiuto umanitario da parte di qualche esponente del sesso
opposto che la degnasse di uno sguardo.
-Guarda che
Kimimaro non viene...- Esordì il l'imponente ragazzo cercando
di dedurre il motivo di tale travestimento.
-Se non te ne
sei accorto sono una ragazza, e noi ragazze non ci vestiamo
decentemente solo quando vogliamo imbroccare! Capito, coglione?-
Dopo averlo
aggredito in quel mogo urlando come un'aquila, entrò nel
locale con passi lunghi e ben distesi, non lasciando neanche il tempo
a Jirobo di ribattere.
“Magari
non avrò azzeccato il motivo, ma stai a vedere che c'è
rimasta male per la mia battuta di stamani!”Entrò anche
lui nel locale, massaggiandosi pregando gli dei hidaniani che la
serata sarebbe proseguita meglio di come era iniziata. Passarono
davanti al bancone dove si trovava sempre il proprietario: un ceffo
anziano (probabilmente col piede già nella fossa) dal volto
rugoso come una castagna vizza con la barba lunga fino all'ombelico e
sulla fronte una bandana di paysley da hippy redivivo. Non un granchè
come esemplare, ma nell'insieme dell'arredamento della bettola era
molto suggestivo. Jirobo prese Tayuya per un braccio e la trascinò
alla ricerca degli altri due compagni. Sedevano a un tavolo
nell'angolo dello stanzone facendo a gara chi manteneva più a
lungo il tappo del fiaschetto di sakè in equilibrio sul naso.
Questi ultimi si girarono quando la gigantesca ombra di Jirobo coprì
la fioca luce del lampadario.
-Ehi, amico,
allora sei venuto!- Gridò giulivo (e forse un po' brillo)
Kidomaru.
-Ehilà
compare! Quella tua amichetta è il quarto elemento della
squadra?- Chiese in modo confidenziale Sakon coprendo con una mano
una vistosa patacca d'unto sul nuovo abito floreale.
-Sì
questa è Tayuya!- gongolò Jirobo soddisfatto -Ti
presento Kidomaru e Sakon con il fratello Ukon- Una testa sbucò
dalla nuca del compagno:
-Ciao, come
va?-
Tayuya sfoggiò
un sorriso alquanto forzato durante le presentazioni. Tirò
l'amico per la manica e gli mugugnò tra i denti:
-Posso parlarti
un attimo in disparte?-
-Ehm, noi
andiamo ad ordinare qualcosa da bere al bancone, torniamo subito.-
Azzardò Jirobo assecondando l'amica.
-OK!Tanto il
posto non ve lo ruba nessuno!-
Si
allontanarono un poco; quando si accertarono di essere spariti dal
loro campo visivo, Tayuya esplose di botto:
-TI PREGO,
ANDIAMO VIA! NON VOGLIO STARE CON QUESTI TRUZZI!- Guardò con
occhi imploranti il compagno, provando ad arruffianarselo con le
buone.
-Però...Dai,
questa è un occasione d'oro per trovare in un sol colpo
chitarra e tastiera.Come si suol dire: due piccioni con una fava!-
-La fava sei
te!-Rispose scocciata la rossa alla sua proposta allettante.
“Però,
in effetti un chitarrista non sarebbe male..”
-Mi hai
convinto...-Borbottò senza troppo entusiasmo.
Come volevasi
dimostrare, Jirobo riusciva sempre a colpire nel segno.
Tornarono dai
compagni dopo poco; Tayuya reggeva una pinta di birra di proporzioni
spropositate, più grossa della propria testa, mentre Jirobo
fissava sconsolato il vuoto incolmabile lasciato dai bigliettoni che
avevano inesorabilmente abbandonato il calduccio del portafoglio.
-Ma lo sai che
la birra è da sfigati? Bevi un po' di sakè con noi che
siamo dei veri signori!- Esclamò Sakon quando la rossa si
sedette nel posto vuoto accanto a lui.
-Ma lo sai che
non me ne importa una sega?- Ribattè di rimando facendogli il
verso.
-Però,
che linguaggio che ha questa signorina carina!- Osservò acuto
Kidomaru poi le chiese: -Mi hanno detto che sei una ninja notevole e
che non te la cavi male come musicista. Suoni diversi strumenti a
fiato, no?-
La ragazza
squadrò per un attimo la figura sfuocata del compagno
attraverso il vetro del boccale, poi lo poggiò sul ripiano.
-Se per questo
non me la cavo malaccio anche a cantare.Non ho una voce splendida, ma
è orecchiabile.-
Mentre parlava
aveva assunto un piglio professionale da donna in carriera che
sorprese i tre.Buffo come certi argomenti possano cambiare le
persone!
-Sai che sei
forte?- Si complimentò Sakon -Sei una ninja esperta e pure
musicista, Gaanzo! Hic!-Sobbalzò a causa di un attacco
di singhiozzo da sbornia, scivolando giù dalla sedia e
battendo una sonora sederata per terra.
-Tutto bene?-
Chiesero gli altri in coro.
-Si, *hic*,
sono ancora vivo e vegeto. Comunque,*hic*, anch'io suonavo il
basso qualche tempo fa...Potrei rispolverare i vecchi spartiti e, che
ne so, accompagnarti mentre tu canti..- Suggerì avvicinandosi
ad ella.
-Uh, Sakon, se
non ti conoscessi bene, direi che ci stai provando!-lo interruppe
Ukon da sotto la veste.
L'altro rinvenì
momentaneamente afferrò il fiaschetto del sakè e lo
brandì pericolosamente contro il consanguineo dietro la
propria nuca.
-Dannato
bastardo, come osi!-Una mano spuntò dietro la schiena di Sakon
ed afferrò il boccale ormai vuoto di birra di Tayuya.
-Non puoi
colpire tuo fratello!-Gridò come impazzito Ukon mollando una
randellata in testa all'altro.Nel frattempo Kidomaru era piegato in
due dagli spasmi risate e sbatteva incessantemente il pugno sul
tavolo.Jirobo, che non sapeva che pesci prendere, cercò di
intervenire nella situazione ma come tutta risposta dai due
contendenti, fu minacciato con i vetri aguzzi delle bottiglie rotte.
E Tayuya?Dopo aver capito
che aria tirasse, era svicolata da sotto il tavolo ed era
furtivamente scappata dalla finestra.
Camminava in punta dei
piedi lungo il vialetto per non farsi scoprire.
“Che gabbia di
matti, appena esce Jirobo gliene dico quattro!”Stava per
sedersi sul marciapiede, che captò una melodia provenire dalla
sua destra.Tese le orecchie e provò a seguirla . Dai suoi
calcoli dedusse che l'edificio di provenienza non era lontano. Con un
balzo felino salì su un tetto e con quel brusco movimento
squarciò un lembo del vestito.
-No!Merda!Ci mancava anche
lo spacco,ora.Mia mamma mi ucciderà!-
Camminò furtiva sul
tetto, fino a che scorse una finestra da cui scorse una luce soffusa.
La musica veniva da là; si avvicinò quatta quatta alla
finestra e riuscì a riconoscere dalle note della canzone che
chi abitava in quel palazzo stava ascoltando “Ashes to Ashes”
di David Bowie, il suo cantante preferito.
“Qui c'è
qualcuno che la sa lunga in fatto di musica”
Si appostò sul ramo
dirimpetto alla finestra e potè vedere chiaramente chi v'era
in quella stanza.
“Kimimaro?!!”
Visione scioccante: il
ragazzo aveva indosso l'uniforme del suono, abbassata sulle spalle ed
aperta sul davanti, mostrando un corpo snello e muscoloso.Ballava.E
cantava.Muoveva le braccia ed il busto sinuosamente, con la
scioltezza di una serpe.E la voce! Così rauca e profonda che
si uniformava perfettamente a quella del celeberrimo cantante.
-Oh, mio Dio...- Tayuya si
portò sconcertata la mano alla bocca, le dita tremanti un po'
allargate. Rimase immobile in quella posizione per qualche secondo,
poi si rese conto che, se Kimimaro si fosse voltato verso la finestra
e l'avesse vista, non avrebbe mai potuto raccontare lo scoop a
Jirobo. Congiunse le mani nella consueta posizione della tecnica di
mimetizzazzione più efficace in queste circostanze.
-Fresche frasche no
jutsu!-Afferrò due rami pendenti sopra di lei e li abbassò
innanzi a sè, dimodochè le foglie potessero coprirla.
Nel frattempo continuava a
sbirciare quel corpo esile e cereo che si contorceva i una danza che
rimembrava molto lo stile Dandy degli anni '70 ( Stile
Bowie,appunto...ndautrice).
-Deh, direi che Jirobo
avesse ragione riguardo i suoi gusti...-
La canzone finì e
lo pseudo-cantante si mise a sedere su un lettaccio di legno
polveroso, magari fregato al proprietario de il Ronzino Perplesso.
Tayuya poggiò un piede su una sporgenza sotto di lei per
aiutarsi a scendere. Quando si parla di sfortuna, proprio in quel
punto ed in quell'istante un gatto stava passeggiando. Neanche a
dirlo, premette sulla coda e l'animale lanciò un miagolio
acuto che fece voltare Kimimaro vrso la finestra.
“Shh!Chetati brutta
palla di pelo!”In preda al panico diede una poderosa pedata
alla bestiola che fu scaraventata sul davanzale di una finestra
dell'abitazione accanto. Gesto che le costò caro: si sbilanciò
troppo e lasciò la presa dei rami che la occultavano ; allora,
temendo di essere scoperta, si tuffò su un lato e, invece di
finire sul ramo sottostante , mancò il bersaglio e si fece a
ruzzoloni tutta la tettoia-il vestitino nero ringrazia-fino a
capitombolare nel bel mezzo di strada.
-Ti vedo in gran forma ,
Tayuya!-La ragazza, rintontita per la botta, si alzò a fatica
a sedere e cercò di mettere a fuoco la figura che le si stava
avvicinando.Dalla mole sembrava essere Jirobo.
-Sai che ti sta bene
questo spacco?- Osservò lui abbozzando cinicamente un ghigno.
-Idiota!Sai che rischiavo
di lasciarci la pelle?-Rispose dopo aver ritrovato la lucidità
per un'istante perduta :-E comunque, non immaginerai mai quello che
ho visto...-
-Ok,Ok..-la interruppe
fatman sollevandola di peso -ho gia sopportato i deliri di Sakon
ubriaco come un tegolo, non mi interessa sapere cos'hai provato nelle
visioni durante il delirium tremens.-
-Ma io non sono
ubriaca!Mettimi giù- Sbraitò stizzita la ragazza che si
dimenava inutilmente dalla presa dell'altro.
-E io non sono grasso!..A
parte tutto, ti informo che domani pomeriggio, se non abbiamo
missioni da compiere, ci ritroviamo tutti a casa mia per discutere
che brani suonare.-
Tayuya si bloccò
disorientata:
-Tutti chi? Che brani?-
Jirobo si picchio la
fronte col palmo della mano (beccando il bernoccolo e facendosi pure
male).
-Giusto!Te non ne sai
niente!
Tayuya divenne sempre più
disorientata
-con Sakon e Kidomaru
siamo diventati ufficialmente una band!-Dichiarò trionfante
E svenne.
Fine primo capitolo!
Piccole noticelle:1 per
chi non lo sapesse, la parola “fava” in Toscana vuol dire
anche “idiota” o “deficiente”, come si può
notare nel gioco di parole là sopra.
2:David Bowie è un
cantanteche andava di moda negli anni '70 e '80 e faceva musica
pop-rock(ripeto: per chi non lo sapesse).
3:Il titolo del capitolo è
preso dall'album di un gruppo folk di nome Steeleye Span, il cui
titolo originale è “Now we are six”.
Allora, alla
prossima!
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