La forza di Chiara

di Beeble
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La forza di Chiara
- ci sono cose così importanti che se ce ne staccassimo non saremmo più noi -




Ho rinunciato a tante cose, ma non ho mai rinunciato a me stessa’.
 
Queste le parole della zia…
E quanto aveva ragione…
Si era quasi data a lui… a lui che amava ma…
Ma non l’aveva aspettata.
La tristezza è padrona, la rabbia, il risentimento, la vergogna verso me stessa.
Ho sbagliato prima che Giorgio mi dicesse che mi aveva tradita: io stavo tradendo me stessa.
Una volta un’amica mi disse che il fidanzato le aveva detto ‘Ti amo talmente tanto che non posso aspettare a fare l’amore con te’… già all’epoca questa frase mi era suonata male nella mente…
Ma ora la capisco appieno.

Chi ama davvero è disposto a dire: ‘Ti amo così tanto che aspetterò una vita per qualsiasi cosa perché ti amo’.

Ma Giorgio non è quello che conosco, questo non è il mio Giorgio, questo è un altro.

Mi resta fra le mani, come granelli di una manciata di sabbia, la consolazione che non ha perso del tutto sé stesso se ha potuto non mentirmi fino alla fine.


Dopo quello schiaffo avrei voluto accarezzarlo, dirgli scusa ma non l’ho fatto.
Gli ho solo gridato ‘Vattene, vattene!’.
E lui se n’è andato senza dire una parola.
Anzi una l’ho sentita.
Prima di chiudersi la porta alle spalle ha detto uno scusa sussurrato.
Più sincero delle scuse di prima.
Ma non abbastanza da salvare la nostra storia.
Tutti quei bei momenti, tutta quell’ansia che sentivo dentro, quell’ansia che sentivo venire da lui, quel malessere… non centravo io, era solo senso di colpa.
 

Non so cosa il futuro serbi per noi due.
Spero un giorno di riuscire a ricordare i bei momenti insieme, prima di oggi.
Stringo il cuscino e soffoco i miei singhiozzi.
Non voglio papà, non voglio zia.
Non c’è nessuno in questo momento.
Io voglio mamma.

 
Vorrei raccontare a lei di questo amore tradito, rotto, sciupato.
Come ha potuto quel Giorgio che io conosco andare a letto con la mia migliore amica? E lei come ha potuto? Mi ha anche consigliato di aspettare…
Mi alzo, prendo il vaso di fiori con le rose che qualche giorno fa mi ha regalato Giorgio e lo lancio a terra.
Poi cado in ginocchio e piango.
 

Entra papà tutto allarmato e sento che accende la luce.
Poi si inginocchia accanto a me.
Mi stringe solo. Non fa domande, non è bravo con le parole ma è perfetto, il mio papà.
Mi stringe in un abbraccio così grande che mi sembra di sentire la mamma.
 



Quando zia viene a svegliarmi sembra tutto tornato alla normalità.
C’è calma in casa, io sono sul mio letto.
Lei mi accarezza la testa e dice solo: “Ci sono cose così importanti per una persona che, se se staccasse, non sarebbe più lei”.
“Lo so, zia, lo so”.
 
Spingo le coperte in fondo al letto e mi alzo.
Oggi è un nuovo giorno.
So che il dolore tornerà ma per ora è andato via.
Il sole splende: ne sento il tepore passando accanto alla finestra.


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Angolo dell'autrice:

Quella che nasceva come una one shot diventa una 'missing moments' che spero di riuscire ad aggiornare di volta in volta qualche giorno dopo la puntata in tv, ma prima della successiva.

A presto,
fatemi sapere cosa ne pensate,

Fabiola


Ancora un grazie immenso a Halley Silver Comet e a Dark_Wolf per le profonde riflessioni ed i complimenti nel primo capitolo di questa raccolta di 'momenti perduti'.






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