Miei
cari lettori, per festeggiare la notte più stregata
dell'anno vi
regalo questa raccolta di flashfic, tutte a tema mostruoso!
Una flash per ogni fiamma, più il finale.
Enjoy them!
HALLOWEEN
Hunted
school? I‘m a … what?
- HIEEEEeee!
- Chaos. Zitto Dame-Tsuna!
BONK
Proprio un bel modo di iniziare la giornata, vero?
Il nostro protagonista, Tsunayoshi “Dame-Tsuna”
Sawada, si
era svegliato solo per trovarsi un ambiguo/raccapricciante uomo in nero
che lo osservava come un falco dal fondo del letto.
E quando, come avrebbe fatto ogni persona sana di mente che si
rispetti, aveva gridato come una fanciulla settecentesca per lo
spavento era stato brutalmente martellato.
Con un martello verde provvisto di un simpatico musetto che Tsuna
etichettò come “allucinazioni da appena
sveglio”.
- C-chi s-se-sei?
- Il mio nome è Reborn, Dame-Tsuna, e sono qui per portarti
alla tua nuova scuola.
In povero ragazzo osservò l’estraneo, lo
spaventoso individuo che si era chissà come introdotto in
casa sua,
Tsuna
cercò d’ignorare che probabilmente era stata sua
madre a
farlo entrare, magari gli aveva pure offerto uno spuntino ignorando
totalmente l‘aria da “ sanguinoso
omicidio” del tizio
ed il fatto che nessuno l‘avesse mai visto prima
poi si girò dall’altra parte cercando
di riaddormentarsi.
Nossignore, niente scuola per lui! Era stato espulso in seguito ad atti
di bullismo.
Non suoi, intendiamoci, degli altri.
Peccato che per disperdere i bulli aveva dato fuoco alla scuola ed a
mezzo quartiere.
e
sul serio, non capiva perché nessuno gli avesse creduto
quando
aveva detto che non aveva una sola dannatissima ipotesi di come fosse
successo;
la tesi della punizione divina era stata bocciata senza
possibilità d‘appello
Il preside, così come mezza città,
chissà perché se l’era legata al dito!
Risultato: Si era ritrovato immediatamente espulso dalla sua scuola e
da tutte quelle della città. Intendiamoci, lui mica si
lamentava, niente più bulli, noiosi professori e
improponibili
compiti a casa. Urrà!
Peccato che il nostro protagonista, perso nel suo mondo di arcobaleni,
unicorni e farfalle, non avesse notato il ghigno inquietante del losco
figuro.
Ne notò quando Reborn accarezzò il camaleonte
verde che
gli stava comodamente appollaiato sul fedora nero, e come questo si
trasformò in un pesante mantello.
Non lo notò, così si ritrovò
totalmente impreparato alla botta che lo mise fuori combattimento.
Quando si risvegliò, parecchie ore più tardi e
con un mal
di testa atroce, la prima cosa che vide fu la faccia di Reborn.
- HIEEEeeee! Ancora tu?
Poi vide il cielo blu, la foresta che li circondava e la pistola,
sempre verde, misteriosamente comparsagli in faccia.
- HIEEEEEEEEEeeeeeeeee! COME…? DOVE? PERCHE’ SONO CON TE?
Reborn si limitò a ritrasformare la pistola in un martello
e se Tsuna non fosse stato
già impegnato a correre come un pollo senza testa nel
panico, avrebbe iniziato lì
ed a smartellarlo allegramente per zittirlo.
Poi ghignò.
e Tsuna sentì
distintamente i quattro micro-infarti ed i vent’anni persi
per lo spavento
- Sawada Tsunayoshi, stregone, ti do il benvenuto alla
Vongola
Hunted Accademy, la migliore scuola per mostri del mondo! - Poi
ghignò, e lì Tsuna capì che
quell’uomo non
era semplicemente pericoloso, sadico e spaventoso, no, era il MALE puro
- Chaos, sono Reborn, il tuo tutor! Benvenuto
all’inferno
Dame-Tsuna!
A dead
friend? Gosh, I’m fucked!
Tsuna sospirò mentre imboccava il corridoio che stava in
precedenza sbirciando da dietro l’angolo.
Niente Reborn.
Niente strani tizi in mimetica o pazze ninja munite di ogni possibile
arma mai inventata.
Nessun fastidiosamente rumoroso individuo con casco incorporato.
e sul serio, chi indossa il casco
della moto oscurato al chiuso?!
Niente scienziati pazzi, assassini semi-invisibili o loschi
individui in cappe fluttuanti.
In altre parole nessuno degli inquietantissimi tizi che il giorno prima
avevano provato a fargli passare per professori.
MOSTRI!!!
In quella scuola erano tutti dei maledetti MOSTRI!
E non in senso
figurato, aveva il Cavaliere Senza Testa come professore di letteratura
e l’uomo che aveva ispirato il Faust per
chimica!
Aveva fatto bene a svegliarsi alle sei, ora poteva recarsi
in classe senza rischiare di scatenare un incendio
o
un’inondazione, un’invasione demoniaca, una
tempesta di
fulmini,…
Reborn si era divertito a spiegargli l’effettiva
portata dei suoi poteri, traumatizzandolo a vita
per il terrore come il giorno prima.
Infatti, quando si era ripreso dall’attacco di panico gli era
stato spiegato che quella scuola, e davvero preferiva non riferirsi ad
essa come la sua scuola, era stata fondata da Giotto, o Vongola I, per
permettere a persone in possesso di poteri misteriosi come il suo di
studiare in sicurezza.
E così eccolo qui, da piromane in erba a possibile stregone,
rinchiuso in una scuola per mostri ed affini senza conoscere nessuno e
con un aspetto da fratellino degli shoujo manga che gridava “prendetevela
con me, che sono piccolo, tanto carino ed indifeso!”.
Così il nostro eroe, lemme lemme, all’ora indegna
delle
6.45 di mattina, si preparava ad entrare nella sua futura aula.
Stava per aprire la porta quando una voce dietro di lui lo
fermò.
- Maa maa, hai intenzione d’entrare? Potresti per favore
spostarti?
- HIEEEE!
Ok, in realtà non lo fermò.
Gli fece venire un infarto, l’ennesimo da quando era iniziata
quella storia, lo spinse ad aprire la porta, entrare
nell’aula e
sbattere la porta chiusa in o.25 sec.
Tsuna era così appoggiato alla porta, cercando di far
entrare
aria nei suoi polmoni sovversivi che si rifiutavano di funzionare,
quando si rese conto di quello che aveva fatto. Aveva appena sbattuto
la porta in faccia ad un probabile mostro sanguinario, il quale era
stato sorprendentemente gentile.
Era morto.
Così fece l’unica cosa possibile,
riaprì la porta,
s’inchinò ed iniziò a scusarsi ad un
ritmo di 50
parole al sec.
- Ahahaha! Sei divertente! Il mio nome è Yamamoto Takeshi,
tu?
Tsuna sbirciò da sotto la frangia prima d’alzarsi,
incontrando un viso sorridente incorniciato da corti capelli neri
sbarazzini, schiacciati da un cappellino da baseball.
A prima vista innocuo, persino amichevole ed umano, ma poteva fidarsi?!
Non è che avesse molta scelta comunque.
Così si tirò su e gli strinse la mano.
- Sawada Tsunay- HIEEEEE!
- Ahahah! Il mio braccio, pardon!
E mentre uno Tsuna traumatizzato restituiva al non-morto il braccio che
gli era rimasto in mano per poi svenire, pensò che non si
sarebbe mai, MAI più fidato.
Lonely Cat
Werewolf. I don’t wanna be a sorcer!
- Buongiorno Tsuna!
Il ragazzino saluto felice il non morto.
Certo, quando aveva scoperto COSA esattamente fosse l’altro
era
svenuto come una pera, ma una volta appurato che non doveva temere per
il suo cervello
Yamamoto
mangiava hotdog invece dei cervelli, iniziava a pensare che quel posto
pullulasse di individui strani anche per gli standard mostruosi
e che l’altro era gentile e disponibile erano
diventati subito amici.
Takeshi trovava Tsuna adorabile e Tsuna era felice di poter parlare con
qualcuno senza correre il rischio di essere mangiato, o sbranato, o
prosciugato, … insomma, senza essere costantemente
terrorizzato.
Così ad una settimana dall’inizio dei corsi
avevano preso
la routine di recarsi insieme dai dormitori alla scuola, chiacchierando
allegramente.
Tsuna riusciva quasi a dirsi che era così che doveva essere
la
vita di un comune liceale; almeno finché Yamamoto perdeva un
pezzo
un
braccio; od una gamba; una volta aveva persino smarrito la testa ed
erano arrivati tardi per cercarla.
Quindi sì, un adolescenza
perfettamente normale!
oppure uno dei professori evocava un demone oppure li usava
come cavie per degli intrugli strani.
Quindi una normale, terrificante mattina, quando Skull sensei li
informò che un nuovo studente si sarebbe unito a loro.
- Vi presento Gokudera Hayato-kun, viene dall’Italia, da uno
dei più grandi branchi di gatti mannari del mondo.
Era un ragazzo dagli improbabili capelli argentei, due occhi verdissimi
impegnati a fulminare la classe e due orecchie ed una coda da ghepardo
che facevano bella mostra di sé.
Tsuna stava osservando le orecchie, chiedendosi se fossero morbide come
sembravano, quando l’altro venne davanti a lui e
calciò la
sua scrivania. Duro.
Tsuna
si chiese distrattamente, mentre si aggrappava alla sedia per non
finire gambe all’aria, come facesse ad attrarre
naturalmente tutti i pazzi e gli stramboidi nel raggio di 20 km
- Tzè. Ed uno deboluccio come te dovrebbe essere
uno stregone?! Mi rifiuto di riconoscerti come mio superiore. Ti sfido.
Quindi sì, una settimana scarsa di lezione, in cui non
avevano neanche iniziato a parlare dei suoi poteri,
E voleva davvero sapere di chi
era stata l’idea di studiare le creature in ordine alfabetico.
Un dannato arimaspi, con
tutto il
rispetto per Birdie-san, non rischiava di aprire un portale demoniaco
se qualcuno gli arrivava alle spalle
figurarsi come funzionassero, per non parlare
dell’USARLI in
combattimento, ed era impegnato a combattere uno spaventosissimo
mannaro munito di artigli affilati e zanne da predatore.
Ed aveva comunque vinto. Senza sapere come e perché, ma
aveva vinto.
Ora a quanto pare aveva guadagnato un famiglio.
- La prego Juudaime, mi prenda come suo sottoposto.
- Ma non potremmo semplicemente essere ami-
- Assolutamente no!
- Ah ah, sembra divertente Tsuna, prendi anche me!
- Zitto baseball freak, come se ti permettessi di …
Tsuan li ignorò mentre si disperava in un angolo. In un
giorno
aveva stipulato ben due contratti, uno con un gatto mannaro ed uno con
un non-morto.
Reborn sarebbe stato fiero di lui.
Peccato che Tsuna NON VOLEVA ESSERE UN MALEDETTO STREGONE!
Lust? Blood?
A scary, appalling pureblood Vampire!
- Juudaime! Come sta questa mattina? Ci sei anche tu baseball freak!
Come ti permetti di tentare di rubarmi il posto di braccio destro!
Non…
Tsunayoshi ignorò quella che da due settimane a quella parte
era
diventato routine, ossia il battibecco dei suoi due migliori amici, per
osservare una nuvola dalla forma strana.
Aveva una strana sensazione.
Reborn gli aveva detto che alcuni rari stregoni disponevano anche di
capacità profetiche, ma quello non era il suo caso, no?
Reborn
l’aveva detto solo per terrorizzarlo, no?
non
sapeva se fosse per l’eredità di dio della morte,
ma il
suo Tutor oltre ad essere sadico e crudele, aveva un umorismo degno di
Jack lo Squartatore e la tendenza a divertirsi a spese dei suoi poveri,
ultimamente abusatissimi nervi
Tsuna decise che lui non aveva assolutissimamente la
capacità di prevedere il futuro e che Reborn era solo un
sadico.
Povero illuso.
- Maa maa, calma Gokudera. La scuola mica scappa!
- Taci Baseball Freak, per colpa tua Juudaime rischia di fare tardi.
Tsuna era a tanto così dal fulminarli
o congelarli, o bruciacchiarli,
insomma dal fare qualcosa per farli smettere di litigare come bambini
dell’asilo
con i loro battibecchi avevano fatto tardi, ed ora potevano
sentire la prima campanella.
Erano ufficialmente in ritardo.
Fu solo grazie alla sua capacità di preveggenza,
sì, la stessa che si
era appurato non possedesse
che Tsuna riuscì ad evitare il tonfa che
creò un
piccolo cratere nel pezzo di terra dove mezzo secondo prima stava lui.
Alzò gli occhi per incontrare un pallido, spaventoso
adolescente
dai capelli neri e gli occhi grigi. Emanava una sete di sangue
spaventosa.
Tsuna dovette farsi forza per non svenire.
- Erbivori, siete in ritardo. Vi morderò a morte.
E di nuovo combattimenti,
Tsuna
iniziava a pensare che in quella scuola più che insegnare
facessero combattere gli studenti, chi sopravviveva imparava ad usare i
propri poteri
questa volta contro quello che il nostro protagonista aveva
imparato essere il presidente della commissione disciplinare, Hibari
Kyouya, vampiro purosangue.
Se la cavò con un dignitossissimo pareggio!
Il vampiro sorrise spaventoso mentre rinfoderava i tonfa
e
Tsuna probabilmente avrebbe dovuto essere abituato alla follia che
permeava quel posto, ma persino con questo e con il fatto che
l’altro era un vampiro non potè fare a meno di
chiedersi
dove diavolo se li nascondesse quei maledetti tonfa il prefetto
e si spolverava la divisa, per poi porgere la mano a Tsuna e
tirarlo su.
- Sei interessante onnivoro. Diventa il mio contraente.
e
non che Tsuna potesse lamentarsi, era troppo terrorizzato per anche
solo pensare di parlare, ma almeno chiedere se lui era
d’accordo
prima di morderlo e siglare l‘accordo?!? Prepotente!
Come diavolo era finito a stipulare un contratto con uno
degli esseri più spaventosi, se non il più spaventoso
degli studenti di quella maledetta scuola?!?
Fu solo più tardi, in infermeria con Yamamoto e Gokudera,
che un quesito fondamentale gli venne in mente.
- Ma allora, quando Hibari-san dice “Ti morderò a
morte” … intende letteralmente?
Oni?
He’s a damn, annoying child!
Sveglia terrorizzante, gentilmente fornita da quello che era il
più spaventoso shinigami di sempre?
Check!
e
sul serio, non importava quanto Reborn gli ripetesse che era
virtualmente immortale, Tsuna aveva la certezza che, se si andava
avanti così, non avrebbe raggiunto i vent’anni
Battibecco dei sue due migliori amici, che più
che mostri centenari sembravano mocciosi umani?
Check!
Tsuna
si ritrovò a chiedersi se magari, dando a Yamamoto una palla
ed
a Gokudera una delle strane riviste che leggeva in classe, sarebbero
riusciti ad arrivare a scuola senza ferite ed in orario. Col suo
cuginetto di cinque anni funzionava!
Combattimento con quello che, secondo lo SBAGLIATISSIMO
parere di
Yamamoto, era un potente e sanguinario vampiro con una piccola cotta
per lui ed enormi difficoltà ad esprimerla normalmente?
Check!
davvero,
avrebbe voluto chiedere come “Ti morderò a
morte”
poteva essere interpretato come “Mi piaci. Mettiti con
me.”
Neanche Hibari-san poteva essere così prepotente, per non
dire
socialmente inetto
Professori psicopatici?
Check!
Strano bambino mucca che piangeva in kwatt aggrappato alla gamba?
Che…Aspetta, CHE COSA?!
Per capire come mai Tsuna, Yamamoto e Gokudera stavano rischiando di
finire fulminati bisogna tornare a quella mattina.
Naturalmente, come tutti i disastri nella vita di Dame-Tsuna, tutto era
iniziato con la spaventosveglia di Reborn.
Quella mattina il suo amato tutor, nel perseguire la nobile missione di
rendere la sua vita un inferno, aveva deciso di svegliarlo con un
defibrillatore.
Sì, uno di quei cosi che ti danno la scossa per farti
ripartire il cuore.
Tsuna
aveva cercato di spiegare a Reborn che, dato che lui era per il momento
ancora vivo, quell’affare faceva più male, molto
male,
che bene.
Ma secondo voi quello aveva ascoltato? Ecco, bravi, la
risposta era stata una nuova scarica, più potente ancora
Comunque, dopo l’elettrosveglia, i due erano
impegnati in un
discreto battibecco quando dalla finestra era fluttuato nella camera un
moccioso che aveva subito iniziato a tentare di colpire lo shinigami
con dei fulmini.
Al che Tsuna, che ormai aveva raggiunto la pace dei sensi data dalla
morte delle cellule cerebrali e dal logoramento delle rimanenti per gli
shock subiti da quando aveva conosciuto l’altro,
approfittò della distrazione per prepararsi.
Peccato che quando tornò nella camera c’era Reborn
che
incombeva sul bambino con il famoso martello, e sembrava ben deciso ad
usarlo.
Naturalmente si fece prendere dal panico, ed altrettanto naturalmente
perse il controllo dei suoi poteri, scatenando una mini tempesta di
fulmini.
Peccato che nel farlo costrinse Reborn ad indietreggiare
lo sapeva, questo gli sarebbe
più tardi costato la sua immortale vita!
e ricaricò il bambino, che a quanto pare dovette
gradire,
perché s’attaccò a lui scatenando
fulmini quando
qualcuno tentava di staccarlo.
Ecco come, all’ora di pranzo, un nuovo tatuaggio da contratto
faceva bella mostra di se sul suo braccio destro.
Ora, se solo fosse riuscito a convincere Lambo che lui NON era il suo
papà.
… E già che c’era doveva anche trovare
un modo per
evitare Hibari-san, che sembrava decisissimo a coprire il posto di
genitore vacante.
Wild ghost?
Oniisan? I’m totally alive, dammit!
Questa volta ci troviamo in terrazza, all’ora di pranzo.
Tsuna, come al solito, cercava di mangiare il proprio bento mentre
imboccava Lambo, evitava che Gokudera ammazzasse alternativamente il
bimbo o Yamamoto e che Hibari ammazzasse tutti loro per il casino
assurdo che mettevano su.
Come se non bastasse da un po’ di giorni a quella parte si
era
aggiunto all’allegra combriccola uno spaventosissimo
individuo
presentatosi come demone superiore, tale Rokudo Mukuro, che pareva
trovare deliziosamente divertente provocare e punzecchiare Hibari-san
fino al punto di rottura per passare il tempo.
ora,
Tsuna non era uno che giudicava, infondo ognuno era libero di scegliesi
di che morte morire.
Ma avrebbe davvero apprezzato che quel demone
ananas lo tenesse fuori dai suoi palesi tentativi di suicidio;
e che
mentre c’era la piantasse di giocare al piccolo stalker,
l’altra notte per il casino fatto da lui, Hibari-san e
Gokudera-kun mentre combattevano sotto la sua finestra non era riuscito
a dormire
Quindi morale della favola stava cercando di nutrirsi
evitando
tonfa vagabondi, fendenti di tridenti con illusioni varie ed eventuali
e pezzi di cemento volanti.
Almeno finché una nube di polvere che si dirigeva
rapidamente
sul terrazzo, scalando le mura della scuola niente meno, non
attirò la sua attenzione.
Fece appena in tempo a coprire il proprio bento
come
abbiamo detto il poveretto si era ormai rassegnato alla follia
dilagante, non aveva più l’energia per strillare
terrorizzato tutte le volte, con grande scorno del suo tutor che si
vedeva così privato di uno dei suoi maggiori intrattenimenti
che uno strano ragazzo si materializzò dal nulla
frapponendosi fra Hibari e Mukuro.
Tsuna e Gokudera fecero tanto d’occhi, mentre Hibari-san
ringhiò.
Mukuro si esibì nella sua solita risata raccapricciante,
Lambo
russò da in braccio a Tsuna e Yamamoto si limitò
a
ridacchiare, sollevando poi una mano come saluto, apostrofando
l’altro.
- Yoh senpai, come va?
- Oh YAMAMOTO! ESTREMAMENTE BENE? E TU?
Dopo essersi ripresi dalla potenza vocale dell’altro Yamamoto
presentò a tutti Sasagawa Ryohei, fantasma e capitano del
club
di boxe della scuola.
Naturalmente il tipo non poteva essere normale,
anche
per gli standard dei fantasmi.
Il ragazzo era praticamente sempre
tangibile, incredibilmente forte ed a parte la leggera trasparenza era
tutto il contrario di un fantasma.
Di sicuro Sasagawa senpai non era un
tipo che passava inosservato!
perché dopotutto era di Sawada Tsunayoshi che si
stava
parlando, quindi dopo aver combattuto con Hibari-san e litigato con
Gokudera-kun aveva deciso che Tsuna doveva assolutamente chiamarlo
Oniisan ed iscriversi al club di boxe.
Quindi detto fatto, Tsuna si era ritrovato trascinato in una battaglia
campale per il possesso della sua persona, che a quanto pare era
parecchio richiesta, mentre si massaggiava il tatuaggio per il
contratto che il fantasma gli aveva dolorosamente piazzato con una
manata da 50 kg sulla schiena
alla
faccia dell’intangibilità dei fantasmi, si era
ritrovato
praticamente incorporato alla parete dopo la “gentile
pacca” di oniisan!
naturalmente senza che nessuno si fosse nemmeno sognato di
chiedere il suo parere.
Iniziava a farci, tristemente, l’abitudine.
Eerie eye.
The scary demoniac pineapple!
Quella che era iniziata come una tranquilla, normale giornata si era
trasformata in una tragedia attorno all’ora di pranzo.
I nostri erano in terrazza quando un buco si era aperto risucchiando il
nostro protagonista per portarlo … in giardino. Ora,
nonostante
la bellezza del luogo, Tsuna era a tanto così dal dargli
fuoco
quando scorse qualcuno sotto un ciliegio.
- MUKURO-SAN!
Il nostro ingenuo corse dall’altro, che pareva decisamente
pesto, e lo aiutò a sedersi.
- Kufufu, cosa fai qui? Lasciami morire.
- HIEEE! COSA? ASSOLUTAMENTE NO! Come posso aiutarti?
- Sei sicuro?
- Sì!
- In questo caso…
Il demone tirò giù il ragazzo e … lo
baciò.
- Kufufu, mi raccomando, prenditi cura di me, Tsu-na-yo-shi-kun
Peccato che in quel momento un certo vampiro passasse di lì,
ed avesse assistito a tutta la scena. COMPRESO IL BACIO.
Naturalmente si scatenò l’equivalente mostruoso
dell’apocalisse,
Mukuro era miracolosamente
guarito da tutte le ferite, guarda tu i casi della vita
e se Tsuna fosse stato sveglio probabilmente avrebbe cercato
di fermarli.
Peccato che fosse attualmente svenuto, con al suo fianco un Gokudera
che alternativamente tentava di trattenere l’anima del suo
prezioso Juudaime dall’emigrare verso più verdi,
TRANQUILLI lidi e lanciava epiteti irripetibili verso Yamamoto, che
rideva come se davanti a lui non fosse in corso una carneficina.
vi ricordate quando Tsuna si era
chiesto se era lui ad attrarre tutti i pazzi e gli stramboidi?
Bè, la
risposta era no.
Attirava tutti i pazzi,
gli stramboidi ED
i maniaci. Oh gioia!
Early dead?
The gentle banshee!
Avevamo lasciato il nostro protagonista circondato da pervertiti,
psicopatici e mostri mentalmente instabili.
Ora lo ritroviamo più o meno nella stessa situazione, ma in
fuga
da questi; era riuscito a seminare i suoi contraenti per cercare un
angolino solitario.
Quello era il programma prima di sentire dei singhiozzi provenire da un
armadietto; aveva subito troppi episodi di bullismo per non
riconoscerli subito, quindi decise d’aprirlo.
Dentro c’era una graziosa ragazza con capelli viola in una
starana acconciatura
Tsuna si rifiutò di
ricordare dove avesse visto una pettinatura simile, aveva completamente
rimosso Il Pervertito
e l’Innominabile
Episodio dalla sua mente
ed un solo occhio visibile arrossato dal pianto.
Stava per aiutarla ad uscire e tentare di consolarla, quando la ragazza
gli si lanciò addosso facendolo cadere.
E salvandolo dal vaso caduto dal buco apparso sul soffitto sopra a
dov’era lui prima.
Tsuna
considerò d’informare il preside riguardo a quei
buchi,
poi ricordò che era il superiore di Reborn e decise che era
più salutare rinunciare
Saltò fuori che Chrome era vittima di bullismo
perché non un mostro potente.
Naturalmente Tsuna non se la sentì di abbandonarla,
soprattutto vista la potenza della sua preveggenza!
Reborn era fiero di lui
o almeno la sua idea di essere
fiero, che comprendeva pistole, coltelli ed ancora più
formazione infernale!
per aver stipulato ben sette contratti in così
poco tempo.
Lui era semplicemente contento per il suo primo contratto in
cui non
aveva firmato sotto sguardi terrorizzanti, ricatti emotivi,
intimidazione, forza bruta ed inganno.
Voleva piangere!
Night 31/10.
The terrible examination!
E’ già passato un anno da quando Tsuna era stato
brutalmente rapito e trascinato alla Vongola Hunted Accademy dal Male
Incarnato nella spaventosissima persona di Reborn
che, gaudio e giubilo, sembrava
essersi affezionato a lui abbastanza da prestargli un occhio di riguardo
Molte cose erano cambiate … no, ok, tutte balle.
Gokudera-kun continuava ad intimidirlo e lasciarlo perplesso in parti
uguali.
era
spaventoso come passasse dal tono adorante che riservava a lui a quello
incavolato per il resto del mondo.
Avevano anche provato un corso per
la gestione della rabbia; il moderatore era ancora in ospedale
Yamamoto era ancora allegro, anche se Tsuna aveva imparato a
non avvicinarsi mentre si allenava a baseball o con la spada.
quando
si era fatto convincere ad aiutarlo negli allenamenti aveva dovuto
passare le successive due settimane col gesso al braccio, difendendolo
dagli altri contraenti e da una serie di spaventosi professori e ancor
più terrorizzanti studenti che volevano la sua testa
Hibari-san continuava ad imperversare, anche se ora doveva
conciliare i suoi compiti di prefetto con la pulizia da fare intorno al
suo ragazzo, costantemente assediato da maniaci.
era
finalmente riuscito a conquistare Tsuna;
peccato che, oltre a Mukuro,
si fossero uniti alla schiera dei corteggiatori Xanxus, Squalo,
Spanner, Byakuran, e tutta una serie di inopportuni insetti
Lambo era ancora con lui, ancora lo chiamava papà
ed ancora
tentava inutilmente d’ammazzare Reborn, scatenando piogge di
tuoni e fulmini.
almeno
Hibari-san aveva smesso di terrorizzarlo cercando di convincerlo a
chiamarlo papà;
quello che Tsuna non sapeva è che aveva
iniziato con la corruzione, preferendo pagarlo in caramelle
perché fulminasse gli scocciatori che
s’assiepavano
intorno allo stregone
oniisan era come sempre estremo, parlava con un
tono di voce improponibile e gestiva il club di boxe.
era
più rumoroso del solito da quando aveva trovato ben due
membri,
tali Lussuria ed Aoba, che erano strani come loro.
Ma, contando che
erano i primi membri in decenni Tsuna decise di non interferire.
Inoltre, se era al club oniisan non poteva litigare con Gokudera-un e
Hibari-san
Mukuro era raccapricciante come sempre e sembrava divertirsi
sempre più a mettere nei guai il povero mago.
da
quando si erano uniti alla schiera dei corteggiatori di Tsuna, e quindi
dei possibili oggetti di scherno, individui come Xanxus e Byakuran
aveva sempre la sua versione del sorriso di un bambino la mattina di
Natale. Spaventoso!
Chrome, che si era poi scoperto essere cugina di Mukuro, era
tranquilla come all’inizio e Tsuna spesso si sentiva in colpa
ad
averla trascinata nella folle babele che era diventata la sua vita.
almeno
finche la ragazza faceva qualcosa di spaventoso, come informarlo in
tutta tranquillità che quel giorno Xanxus e Byakuran
sarebbero
capitati in terrazzo proprio mentre c’era anche Hibari-san
Quindi sì, era passato un anno, molte cose erano
successe e ancora di più ne sarebbero accadute.
Aveva trovato nuovi amici, era cambiato, in meglio, era maturato.
Quindi, mentre si strappava i capelli dall’ansia, si chiese
perché gli esami gli facessero ancora lo stesso, identico,
effetto.
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