Renesmee
Nickname: Dafne_18
Titolo: I'll wait you
Genere: Romantico/Introspettivo
Rating: Verde
Personaggi: Jacob Black/Renesmee Cullen
Prompt: Paura
Introduzione: Classificata Terza al contest “About
Renesmee” di Hilary_ -Piccolo spezzone di vita
di Renesmee, descritto dal punto di vista del suo grande amico Jacob.
La bambina spaventata si recherà dall'unica persona che
saprà confortarla. Ma qual è davvero la sua paura
più grande?
Dalla OS [Resto
immobile, la gola mi si secca improvvisamente. Quelle labbra carnose e
rosee, la pelle bianca e gli occhi color nocciola... mi sorprendo
ancora di come questa ragazzina sia cresciuta in fretta.]
Note autore(facoltativo): Prima OS sul fandom di
Twilight, spero vi piaccia ^^
I'll
wait you
Paura. Un sentimento
folle, spinto da un'insana mente malata. Chi metterebbe mai paura ad
una bambina così adorabile? I miei muscoli facciali sono contratti
mentre osservo la dolce Renesmee correre in lacrime fra le mie
braccia calde.
«Jake...» sussurra,
scoppiando in singhiozzi più che disperati.
Le sorrido incoraggiante,
anche se dentro sono tutt'altro che felice.
«Che ti prende, piccola?»
chiedo, mostrandomi il più cortese possibile. Mi risulta abbastanza
difficile, cosa che nota anche la piccola perché sorride appena.
«Mi prendono in giro,
dicono che sono una strega...» Prende un profondo sospiro.
Resto immobile, la gola mi
si secca improvvisamente. Quelle labbra carnose e rosee, la pelle
bianca e gli occhi color nocciola... Mi sorprendo ancora di come
questa ragazzina sia cresciuta in fretta. E di come, nonostante mi
costi ammetterlo, suo padre e sua madre abbiano fatto un ottimo
lavoro. Mai mi sarei aspettato un tale splendore da un freddo essere
come Edward.
Mi sono perso osservando il
suo viso; lei se ne accorge. Si accorge sempre di tutto. Non riesco a
credere che questa bambina sia il mio imprinting, la mia ragione di
vita. Sono troppo fortunato.
«Non avere paura. Che male
ti possono fare?» chiedo, prendendola in braccio e avviandomi lungo
il sentiero per il bosco.
Lei mi stringe e si scalda
contro il mio petto. I nostri corpi emanano quasi lo stesso calore,
eppure sento che anche il suo mi sta scaldando.
«Ho paura che domani lo
diranno alla maestra. Dovremo cambiare casa ancora e papà sarà
triste...» sospira lei tirando su con il naso.
Reprimo la voglia di parlare
male di quel vampiro. È suo
padre, purtroppo.
«È colpa sua se vai a
scuola.» mormoro io, spostando la mia Renesmee sulla spalla
sinistra.
Lei sorride. «Sei geloso?»
chiede con la sua solita tranquillità.
Allora la prendo e le faccio
il solletico, gettandomi sull'erba con lei fra le braccia.
«Certo che sono geloso!»
sbotto, fingendomi il più indignato possibile.
La piccola sorride, poi
guarda il cielo, come se la sua mente fosse affollata da pensieri
contrastanti.
La osservo, mentre le sue sopracciglia si incurvano
e la bocca si apre appena.
«Che c'è?» chiedo. Lei
continua a spostare i suoi enormi occhi marroni sulle nuvole sopra di
noi.
Sbuffa, poi noto un lieve
rossore sulle sue labbra. «E se... se un giorno fossimo costretti a
dividerci?»
La voce le si spezza; c'è
un che di innaturale in tutto ciò. Perché una bambina così piccola
pensa a quelle cose? Sono sorpreso: in un certo senso la domanda mi
fa sentire felice, ma in un altro no. Una bambina così piccola non
dovrebbe avere certi pensieri, a meno che...
«Mi stai nascondendo
qualcosa?» domando, mostrandomi il più calmo possibile.
Lei sorride. «Lo sai che
non potrei...»
«E allora che c'è?»
chiedo, inchiodandola con i miei occhi scuri.
Lei si alza su un gomito e
mi fissa «Ho paura, Jake. Ho paura di perderti. Non mi interessa
degli altri, io voglio solo te. Voglio vivere solo con te, sempre
così, tutti i giorni. Voglio vivere con il mio migliore amico... per
sempre...»
Quelle parole mi spiazzano,
i miei occhi si spalancano e il mio cervello è in ebollizione.
Sospiro e la abbraccio. Non so cosa fare, non so cosa dire. Dopotutto
non c'è altro da aggiungere. I miei sentimenti non possono uscire
adesso. Ci sono solo due anime, due cuori che aspettano di aprirsi
all'amore. Mi guarda interrogativa.
«Io sarò con te per
sempre» mormoro allora, lasciando che il suo sorriso mi illumini la
giornata.
'Ti aspetterò,
Renesmee, anche se dovessi attenderti per sempre.”
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